Reviews

Lies and Sorcery by Elsa Morante

lauradestefanis's review against another edition

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emotional slow-paced

5.0

cisium's review

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  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.75

yes i read it because elena ferrante likes it, yes i can see why!!!

terrypaulpearce's review

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2.0

I tried so hard to finish this. DNF at 80-90%.

chiaramasciari's review against another edition

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3.0

bellissimo libro solo che ad un certo punto iniziano a succedere una serie di cose deliranti e ho perso il filo. TW per l’incesto

divasin's review

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Not a single character who wasn't selfish, cruel or bitter, usually all of the above.

marcovaglica's review against another edition

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5.0

La Morante, nel periodo in cui dovette fuggire da Roma a causa della seconda guerra mondiale, cominciò, non senza problemi, una prima stesura del suo romanzo d’esordio. «Un libro - ammise l’autrice - che avevo vagheggiato di scrivere fin da quando, posso dire, ero bambina». Ella si riferiva a “Menzogna e sortilegio”, in cui la protagonista non è che un alter ego dell’autrice stessa.

Certo, per diventare uno scrittore si deve conoscere a fondo la tradizione letteraria maschile, che è secolare e ricchissima di opere straordinarie. Ma bisogna anche imparare a ridefinirla, questa tradizione, forzandola a seconda delle proprie necessità per rinnovare un canone letterario prettamente maschile, affinché sia dato spazio alle voci e alle storie femminili. Elsa Morante agì proprio a questo modo per “Menzogna e sortilegio”. Dunque, ispirandosi ai più illustri scrittori dell’Ottocento - Stendhal, Tolstoj e Proust per citarne alcuni -, scrisse un grandioso romanzo familiare le cui voci al centro della narrazione sono proprio quelle delle donne, esso diede così inizio all’opera letteraria di una tra le più importanti scrittrici dell’età contemporanea.

Si narrano, all’interno del libro, le vite di tre diverse generazioni femminili: la prima è quella di Cesira, nonna materna della narratrice, la seconda è quella di Anna, la madre, e la terza e ultima è quella di Elisa, l’io narrante. La generazione di Anna è quella cui l’autrice dà più importanza, altri personaggi che compaiono in questa parte sono il Cugino Edoardo, Francesco, Rosaria. Le vicende dei quattro si incrociano, e soltanto alla fine della narrazione le loro storie giungeranno a compimento, ognuno ottenendo una propria redenzione.

Si capisce la scelta della parola menzogna nel titolo fin dalle primissime scene: i personaggi si mentono l’un l’altro, non smettono mai di farlo, sicché ogni diversa generazione sfrutta la menzogna per affrontare una realtà difficile da accettare altrimenti. La scelta poi della parola sortilegio è evidente soprattutto nel prologo e nelle ultime pagine, parti della narrazione in cui i personaggi sono come sotto l’effetto di un incantesimo, a causa del quale i genitori di Elisa si raffigurano davanti a sé altri personaggi morti. Questo, in loro, è la conseguenza di un particolare disagio e dell’impossibilità di superare i lutti, andando perciò incontro alla follia. Ma nel caso di Elisa, il sortilegio va inteso più come una forza benefica che le permette di narrare di eventi e personaggi a lei distanti temporalmente. Elisa, alla fine, riuscirà a rinunciare al mondo reale, abbandonandosi alla narrazione, al sogno di un passato glorioso che, inconsistente, può essere rielaborato senza alcuna pretesa di veridicità.

I temi principali, oltre alla menzogna e al sortilegio già citati, sono anche l’amore, la morte, la gelosia. Da notare come qualsiasi rapporto romantico descritto dalla Morante finisca sempre per generare sofferenza, sia perché il rapporto è impossibilitato da cause maggiori, sia perché uno dei due innamorati mente all’altro e non lo ama davvero. Inoltre, come anche ne “L’isola di Arturo”, è data molta importanza al rapporto madre figli, e anche agli oggetti, che caricati di affetti e ricordi finiscono per essere degli amuleti, simboli delle persone che non ci sono più.

La narrazione, al solito modo della Morante, è densissima, simile a un romanzo ottocentesco, perché ricca di descrizioni e introspezioni psicologiche le quali rendono i personaggi profondi, tridimensionali. La storia è angosciante e febbrile, misteriosa: nessuno all’interno del libro può sfuggire alla propria sorte, talvolta finendo per impazzire, e le disgrazie certo non mancano. Nelle oltre settecento pagine che compongono questo grandioso romanzo familiare, si evidenzia uno stile narrativo che sarà d’ispirazione per innumerevoli scrittrici, tra le quali Donatella Di Pietrantonio ed Elena Ferrante.

«Francesco invidiava spesso ad Anna la sua felicità, al punto che avrebbe voluto trasformarsi in lei per rubargliela. Ma quale felicità mai? Quella di essere se stessa. Il fuoco e lo splendore di cui rivestiamo la persona amata a noi paiono una sua virtù, non già un nostro inganno. Né sappiamo concepire questa persona se non piena di splendore e di fuoco e sempre, come Narciso, beata di se stessa quanto noi lo siamo di lei. E se l’amarezza d’ogni conquista, anche della più fortunata, è l’inane volontà di confondersi in uno con l’altra persona, l’ultimo termine di questo desiderio non è appunto la folle pretesa di non esser più noi stessi, ma lei, cercando in tale metamorfosi il possesso, o il riposo? Se ciò vale anche per gli amati fortunati, quelli sfortunati conoscono, in più, l’odio di se stessi. Odio per la propria persona brutta (mentre l’altra è bella); oscura (mentre l’altra è lucente); inquieta (mentre l’altra è indifferente e calma a somiglianza degli dèi)».

jorvikreads's review

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Not bad by any means but I just don't feel compelled to pick it up. 

zisiz's review against another edition

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medium-paced

3.0

airamainefats's review against another edition

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challenging dark emotional mysterious reflective sad tense slow-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? N/A
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.25

krhargrove's review

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challenging dark reflective sad slow-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0