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It requires a bit of mental aerobics to read a novel by Stephenson, but it is worth it. Stephenson is clearly very intelligent and this book is a fantastic info dump. It is also quite funny at times. I will certainly be reading another Stephenson novel in the future.
I'll give it five stars but this book is just too darn long
Math, masturbation, and mining. Written in the style of a bipolar author trying to cope with progress deadlines from the publisher. The ending? A telegram STOP because, you know, the author is done with writing this dreck. It's done, and I'm done with this author. Gah.
adventurous
funny
informative
inspiring
mysterious
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Oh man this was so fun. The writing style is like if Douglas Adams was a 1990s hacker. It was so perfectly believable in everything from WWII cryptography to late 1990s technofuturistic business ideas. There was so much attention to detail, some details pop up unexpectedly 800 pages after they're introduced disguised as an expositional aside.
Questo è il primo libro di Stephenson che leggo, ma sicuramente non sarà l’ultimo.
Ancora una volta, i consigli letterari del buon Valberici si rivelano eccellenti, mi sono goduto enormemente questa lettura affascinante e stimolante.
Di cosa si tratta?
Innanzitutto si svolge in due tempi differenti, durante la seconda guerra mondiale e quasi ai giorni nostri, agli albori di internet (infatti il libro è di una quindicina di anni fa, e tecnologie allora all’avanguardia sono ora alla portata di tutti o quasi).
Nella seconda guerra mondiale seguiamo il dottor Waterhouse, matematico amico di Turing, che diventa in breve tempo uno dei crittografi di punta degli Stati Uniti, finendo in un’organizzazione segretissima angloamericana volta a decifrare i codici utilizzati da tedeschi e giapponesi, e sopratutto a capire come utilizzare queste informazioni senza far capire al nemico che il codice sia stato bucato.
Questa storyline è interessantissima, piena zeppa di riferimenti matematici e di spiegazioni, mostrandoci dei veri geni all’opera nel momento in cui il mondo più aveva bisogno di loro. Dalle discussioni matematiche di tre ragazzi in bicicletta, alla guerra di cervelli tra i tedeschi e gli alleati per decifrare i messaggi nemici e vincere la guerra.
Allo stesso tempo seguiamo anche le vicende di un marine inizialmente di stanza in Asia, Shaftoe. Amico di un soldato giapponese che presto diventerà un nemico da eliminare come tutti i suoi compatrioti, coinvolto nell’inizio della guerra e sopravvissuto per miracolo, finirà con il diventare membro del gruppo di Waterhouse, uno degli operativi, incaricato di svolgere missioni apparentemente senza senso, ma orchestrate dal matematico per mascherare le loro conoscenze dei movimenti tedeschi.
Con lui c’è il padre Root, personaggio misterioso dalle inifinite conoscenze, ma questa storia si distacca da quella di Waterhouse solamente quando i due incontrano Bischoff, abilissimo comandante di U-boat tenuto in grandissima considerazione dal Reich.
I tre si ritroveranno presi in una morsa titanica tra la necessità sia del Reich sia degli Alleati di non far scoprire al nemico i propri segreti, che riguardano codici cifrati e lingotti d’oro.
E riguardano una misteriosa organizzazione, la societas eruditorum.
Nel presente invece abbiamo a che fare con un nipote di Waterhouse, Randy. Esperto di informatica, appassionato di giochi di ruolo, ovviamente agli albori del boom tecnologico è un precursore delle moderne start-up, con l’amico di origini polacche Avi, esperto businessman. I due e i loro soci sono paranoici della sicurezza e della privacy, sviluppano e utilizzano complicatissime tecnologie di crittaggio dei messaggi e si stanno imbarcando nella loro più grande impresa: la cripta.
Il sogno di creare, in un piccolo sultanato compiacente, un bunker impenetrabile che diventi un rifugio digitale per i dati di ogni tipo, immune ai controlli e alle censure delle nazioni.
Un sogno che ha svariate ramificazioni, dalla possibilità di creare una Svizzera digitale per ricchissimi individui desiderosi di nascondere soldi di provenienza non del tutto lecita o dimostrabile, alla possibilità di creare una valuta indipendente e robusta, digitale, che dia stabilità all’est, fino all’utopia di utilizzare il tutto per evitare che avvengano nuovi Olocausti.
In questo progetto entra una compagnia di esperti subacquei, incaricati di passare i cavi sottomarini che dovranno collegare il sultanato al resto del mondo. La compagnia degli Shaftoe, Douglas (figlio di Bobby, il marine della seconda guerra mondiale, e lui stesso ex-soldato rude, minaccioso e con ampissime conoscenze) e America, sua figlia, una sorta di soldato indipendente e pericolosissimo.
Ovviamente nessuno dei tre è a conoscenza del passato comune delle due famiglie, e altrettanto ovviamente tra Randy e Amy scatterà la proverbiale scintilla. Tra gruppi mafiosi che lanciano messaggi, lobby che muovono cause, avvocati che si travestono da sicari, governi che si muovono in forze per distruggerli.
Aiutati solo da alcuni fantasmi che dalle nebbie del tempo, dalla seconda guerra mondiale, ricompaiono per aiutare Shaftoe e Waterhouse a distanza di due generazioni.
La parte nel passato relativa a Waterhouse è illuminante.
Quella relativa a Shaftoe mostra più da vicino la guerra e i suoi orrori.
Quella nel presente ricorda un poco, nelle parti di paranoia (giustificata) relativa alla privacy, Doctorow.
Un mosaico enorme e complesso, farcito di spiegazioni matematiche e informatiche, oltre che di discrete nozioni sulla crittografia.
Una lettura davvero affascinante, consigliatissima a chiunque sia interessato alla crittografia, alla matematica o all’informatica (perché non sarà un trattato, ma queste parti a volte sono abbastanza dettagliate e chi non le apprezzi rischierebbe di stancarsi e mollare il libro, o saltare interi capitoli).
Ancora una volta, i consigli letterari del buon Valberici si rivelano eccellenti, mi sono goduto enormemente questa lettura affascinante e stimolante.
Di cosa si tratta?
Innanzitutto si svolge in due tempi differenti, durante la seconda guerra mondiale e quasi ai giorni nostri, agli albori di internet (infatti il libro è di una quindicina di anni fa, e tecnologie allora all’avanguardia sono ora alla portata di tutti o quasi).
Nella seconda guerra mondiale seguiamo il dottor Waterhouse, matematico amico di Turing, che diventa in breve tempo uno dei crittografi di punta degli Stati Uniti, finendo in un’organizzazione segretissima angloamericana volta a decifrare i codici utilizzati da tedeschi e giapponesi, e sopratutto a capire come utilizzare queste informazioni senza far capire al nemico che il codice sia stato bucato.
Questa storyline è interessantissima, piena zeppa di riferimenti matematici e di spiegazioni, mostrandoci dei veri geni all’opera nel momento in cui il mondo più aveva bisogno di loro. Dalle discussioni matematiche di tre ragazzi in bicicletta, alla guerra di cervelli tra i tedeschi e gli alleati per decifrare i messaggi nemici e vincere la guerra.
Allo stesso tempo seguiamo anche le vicende di un marine inizialmente di stanza in Asia, Shaftoe. Amico di un soldato giapponese che presto diventerà un nemico da eliminare come tutti i suoi compatrioti, coinvolto nell’inizio della guerra e sopravvissuto per miracolo, finirà con il diventare membro del gruppo di Waterhouse, uno degli operativi, incaricato di svolgere missioni apparentemente senza senso, ma orchestrate dal matematico per mascherare le loro conoscenze dei movimenti tedeschi.
Con lui c’è il padre Root, personaggio misterioso dalle inifinite conoscenze, ma questa storia si distacca da quella di Waterhouse solamente quando i due incontrano Bischoff, abilissimo comandante di U-boat tenuto in grandissima considerazione dal Reich.
I tre si ritroveranno presi in una morsa titanica tra la necessità sia del Reich sia degli Alleati di non far scoprire al nemico i propri segreti, che riguardano codici cifrati e lingotti d’oro.
E riguardano una misteriosa organizzazione, la societas eruditorum.
Nel presente invece abbiamo a che fare con un nipote di Waterhouse, Randy. Esperto di informatica, appassionato di giochi di ruolo, ovviamente agli albori del boom tecnologico è un precursore delle moderne start-up, con l’amico di origini polacche Avi, esperto businessman. I due e i loro soci sono paranoici della sicurezza e della privacy, sviluppano e utilizzano complicatissime tecnologie di crittaggio dei messaggi e si stanno imbarcando nella loro più grande impresa: la cripta.
Il sogno di creare, in un piccolo sultanato compiacente, un bunker impenetrabile che diventi un rifugio digitale per i dati di ogni tipo, immune ai controlli e alle censure delle nazioni.
Un sogno che ha svariate ramificazioni, dalla possibilità di creare una Svizzera digitale per ricchissimi individui desiderosi di nascondere soldi di provenienza non del tutto lecita o dimostrabile, alla possibilità di creare una valuta indipendente e robusta, digitale, che dia stabilità all’est, fino all’utopia di utilizzare il tutto per evitare che avvengano nuovi Olocausti.
In questo progetto entra una compagnia di esperti subacquei, incaricati di passare i cavi sottomarini che dovranno collegare il sultanato al resto del mondo. La compagnia degli Shaftoe, Douglas (figlio di Bobby, il marine della seconda guerra mondiale, e lui stesso ex-soldato rude, minaccioso e con ampissime conoscenze) e America, sua figlia, una sorta di soldato indipendente e pericolosissimo.
Ovviamente nessuno dei tre è a conoscenza del passato comune delle due famiglie, e altrettanto ovviamente tra Randy e Amy scatterà la proverbiale scintilla. Tra gruppi mafiosi che lanciano messaggi, lobby che muovono cause, avvocati che si travestono da sicari, governi che si muovono in forze per distruggerli.
Aiutati solo da alcuni fantasmi che dalle nebbie del tempo, dalla seconda guerra mondiale, ricompaiono per aiutare Shaftoe e Waterhouse a distanza di due generazioni.
La parte nel passato relativa a Waterhouse è illuminante.
Quella relativa a Shaftoe mostra più da vicino la guerra e i suoi orrori.
Quella nel presente ricorda un poco, nelle parti di paranoia (giustificata) relativa alla privacy, Doctorow.
Un mosaico enorme e complesso, farcito di spiegazioni matematiche e informatiche, oltre che di discrete nozioni sulla crittografia.
Una lettura davvero affascinante, consigliatissima a chiunque sia interessato alla crittografia, alla matematica o all’informatica (perché non sarà un trattato, ma queste parti a volte sono abbastanza dettagliate e chi non le apprezzi rischierebbe di stancarsi e mollare il libro, o saltare interi capitoli).
adventurous
informative
inspiring
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
No
A vast expanse of a book, that tells a gripping tale
Good book. Gets a 4 star but should of been 800 pages instead of the 1130. The man can write exceptionally at times, but he writes and writes and writes. Descriptions so in depth that he loses himself along with us. Still --- worth the effort.
informative
reflective
medium-paced
Stephenson is smart, witty, entertaining, and though provoking. this book is an amazing romp. I'm now committed to reading the entire Baroque cycle!