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This book is so hard to describe. It felt like a beautiful conversation, or even lecture, about everything that is ancient Greece. I love how mythology, literature, history and philosophy are interwoven and talked about with so much respect. This is a great critique of mythology, not an easy one, but all the much better for it. I could read a thousand books like this, it was an absolute delight.
"The god's eyes slithered over her wet skin, from toes to bare neck, refraining only from the mysteries of the groin. They lingered over her chest, glistening like armour. The tips of her breasts sent sharp javelins flying into the wound Eros had opened."
...and that's all you need. the fact that this (rambling self-important pseudo-philosophy + bad erotica) won a couple of french awards just makes me feel disappointed in france.
i learned some stuff which was cool i guess. if you flip haphazardly between passages from Jung and wiki pages for Greek stories you'll get the kind of effect I think the book was going for, but it'll actually be a good read.
...and that's all you need. the fact that this (rambling self-important pseudo-philosophy + bad erotica) won a couple of french awards just makes me feel disappointed in france.
i learned some stuff which was cool i guess. if you flip haphazardly between passages from Jung and wiki pages for Greek stories you'll get the kind of effect I think the book was going for, but it'll actually be a good read.
Si entra nel mito quando si entra nel rischio, e il mito è l'incanto che in quel momento riusciamo a far agire in noi. Più che una credenza, è un vincolo magico che ci stringe. E' una fattura che l'anima applica a se stessa. "Bello infatti è questo rischio, e occorre con queste cose in certo modo incantare (epadein) se stessi." Epadein è il verbo che designa il "canto incantatore". "Queste cose", nella sprezzatura della forma pronominale, sono le favole, i miti.
Rich, profound, dense and full of wisdom. Calasso turns mythology inside out and breathes new life and insight into stories we know well and stories we have never heard. It is a journey that opens your eyes to humanity itself.
adventurous
informative
inspiring
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
N/A
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
"For centuries people have spoken of the Greek Myths as something to be rediscovered, re-awoken. The truth is it is the myths that are still out there waiting to wake us and be seen by us, like a tree waiting to greet our newly opened eyes."
I'm so angry that it's take me this long to find this glorious book! Myths, tales of gods, heroes and monsters effortlessly woven together with beautiful and elegant writing. Taking a look at the stories from each and every direction I quickly became obsessed with this book.
I'm so angry that it's take me this long to find this glorious book! Myths, tales of gods, heroes and monsters effortlessly woven together with beautiful and elegant writing. Taking a look at the stories from each and every direction I quickly became obsessed with this book.
Graphic: Adult/minor relationship, Animal cruelty, Animal death, Death, Incest, Physical abuse, Rape, Sexual assault, Sexual content, Sexual violence, Suicide, Violence, Suicide attempt, Murder, Abandonment, Sexual harassment, War
adventurous
challenging
informative
mysterious
reflective
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
Yes
There's a lot to this book. From Greek to Egypt you're bound to learn something.
Opera immensa, difficile apprezzarla pienamente con una sola lettura... Il mito, tutto il mito greco, raccolto in un unico libro, raccontato, interpretato, rivisitato, con la circolarità e le mille versioni che sono proprie, appunto, del mito. Un libro sicuramente difficile, ma ricco, denso, a tratti illuminante, in certi punti estremamente oscuro, è una lettura che mi ha arricchito moltissimo e credo riprenderò sicuramente.
Tra un mito e l'altro, emerge la famosa cultura greca, la matrice classica da cui discende, a quanto pare, tutta la cultura occidentale. La razionalità, l'eleganza, la logica, sono solo alcune delle qualità che siamo soliti attribuire ai nostri illustri antenati ellenici. Nulla di più sbagliato!
"I Greci non avevano alcuna inclinazione alla temperanza. Sapevano che l'eccesso è il dio, e che il dio travolge la vita (...) La sobrietà occidentale, che due millenni dopo sarebbe diventata il buon senso di chiunque, fu all'inizio un miraggio intravisto nella tempesta delle forze."
Ho l'impressione che gran parte di quel che noi moderni siamo soliti considerare "classico", ha in realtà a che fare con il neoclassico, una cristallizzazione estetizzante delle forme e degli archetipi della cultura classica, avvenuta tra il '600 e l'800, di cui ancora oggi subiamo l'influenza. Quel che si scopre leggendo i miti greci è che i classici erano, nei gusti, nell'immaginario, nei costumi, nella sessualità, estremamente diversi da noi, quasi degli alieni. Come sia possibile che nonostante tutto oggi noi occidentali ci consideriamo eredi della cultura classica diventa, secondo me, dopo questa lettura, ancora più inverosimile, eppure, come dice Calasso, "I miti sono composti di azioni che includono in sé il proprio opposto", e forse, proprio per questa circolarità che concilia gli opposti, ancora adesso noi possiamo specchiarci in queste incredibili storie fantasy di quasi tremila anni fa.
Tra un mito e l'altro, emerge la famosa cultura greca, la matrice classica da cui discende, a quanto pare, tutta la cultura occidentale. La razionalità, l'eleganza, la logica, sono solo alcune delle qualità che siamo soliti attribuire ai nostri illustri antenati ellenici. Nulla di più sbagliato!
"I Greci non avevano alcuna inclinazione alla temperanza. Sapevano che l'eccesso è il dio, e che il dio travolge la vita (...) La sobrietà occidentale, che due millenni dopo sarebbe diventata il buon senso di chiunque, fu all'inizio un miraggio intravisto nella tempesta delle forze."
Ho l'impressione che gran parte di quel che noi moderni siamo soliti considerare "classico", ha in realtà a che fare con il neoclassico, una cristallizzazione estetizzante delle forme e degli archetipi della cultura classica, avvenuta tra il '600 e l'800, di cui ancora oggi subiamo l'influenza. Quel che si scopre leggendo i miti greci è che i classici erano, nei gusti, nell'immaginario, nei costumi, nella sessualità, estremamente diversi da noi, quasi degli alieni. Come sia possibile che nonostante tutto oggi noi occidentali ci consideriamo eredi della cultura classica diventa, secondo me, dopo questa lettura, ancora più inverosimile, eppure, come dice Calasso, "I miti sono composti di azioni che includono in sé il proprio opposto", e forse, proprio per questa circolarità che concilia gli opposti, ancora adesso noi possiamo specchiarci in queste incredibili storie fantasy di quasi tremila anni fa.
challenging
informative
reflective
slow-paced
Un'opera di rara profondità, che sviscera i miti greci dal punto di vista filosofico e sociologico evitando di razionalizzarli troppo, anzi l'intero volume è percorso da un'atmosfera evocativa ed onirica.
Una sapiente amalgama di saggio e narrativa dunque, che arricchisce la mente ed eleva lo spirito.
Tutta questa meraviglia però ha un prezzo, l'estrema difficoltà di lettura: dovremo orientarci in un labirinto di suggestioni, echi e rimandi, dove tutto è interconnesso e ogni cosa è allo stesso tempo realtà e simbolo. Non c'è un inizio e non c'è una fine, è tutto cangiante ed in continuo movimento e per il lettore sarà dura non smarrirsi in questo mare magnum. Anche il lessico che oscilla tra i tecnicismi professorali e l'ermetismo poetico non migliora certo la scorrevolezza del testo.
Insomma un libro imbevuto di cultura, uno dei pochi da cui davvero possiamo imparare qualcosa, ma che non regala niente: la conoscenza va conquistata riga dopo riga.
Scelta obbligata per chiunque abbia interessi classici e umanistici, da leggere ma soprattutto rileggere perchè una sola volta non basta a coglierne la vastità.
Una sapiente amalgama di saggio e narrativa dunque, che arricchisce la mente ed eleva lo spirito.
Tutta questa meraviglia però ha un prezzo, l'estrema difficoltà di lettura: dovremo orientarci in un labirinto di suggestioni, echi e rimandi, dove tutto è interconnesso e ogni cosa è allo stesso tempo realtà e simbolo. Non c'è un inizio e non c'è una fine, è tutto cangiante ed in continuo movimento e per il lettore sarà dura non smarrirsi in questo mare magnum. Anche il lessico che oscilla tra i tecnicismi professorali e l'ermetismo poetico non migliora certo la scorrevolezza del testo.
Insomma un libro imbevuto di cultura, uno dei pochi da cui davvero possiamo imparare qualcosa, ma che non regala niente: la conoscenza va conquistata riga dopo riga.
Scelta obbligata per chiunque abbia interessi classici e umanistici, da leggere ma soprattutto rileggere perchè una sola volta non basta a coglierne la vastità.
challenging
informative
inspiring
mysterious
reflective
slow-paced
Strong character development:
N/A
Loveable characters:
N/A
Diverse cast of characters:
N/A
Flaws of characters a main focus:
N/A
longer review later, but an immediate warning is necessary: I think your enjoyment of this book will be determined partly by how familiar you are with Greek mythology. If you're not, the tangential nature of the storytelling may feel too confusing and the names too indistinguishable, especially those figures who are initially mentioned in passing without a character description to help them lodge firmly in your memory.