37 reviews for:

Diary of a Body

Daniel Pennac

3.94 AVERAGE


[...] Sia per poche righe o per intere pagine, l’uomo non manca di trascrivere i pensieri suscitatigli dagli eventi corporei su cui posa lo sguardo ironicamente pudico, dedicando attenzione anche a piccole cose, solitamente giudicate insignificanti, come uno sbadiglio o un neo, e soffermandosi in particolare sulle emozioni che imperversano dentro di lui e sui loro effetti [...] Scanzonato, schietto e molto umano – caratteristiche peculiari dello stile di Pennac -, questo diario custodisce la propria bellezza nel tono apparentemente leggero con cui vengono affrontati argomenti per i quali spesso proviamo imbarazzo, li scandaglia senza vergogna né malizia, prendendo il lettore per mano per accompagnarlo in un viaggio alla scoperta del più grande mistero in cui gli uomini possano rispecchiarsi.

Per la recensione completa, qui: http://lanicchialetteraria.altervista.org/?p=2393
emotional funny hopeful informative inspiring lighthearted reflective relaxing medium-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Yes
Loveable characters: Yes
Diverse cast of characters: Complicated
Flaws of characters a main focus: Complicated
emotional informative inspiring reflective medium-paced
Plot or Character Driven: Plot
Strong character development: Yes
Loveable characters: Yes
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Yes

C'è un'analisi così profonda del corpo in queste pagine, una scrittura così costante, un impegno commovente ...che non si può piano piano non finire per sentirsi il protagonista. Si vive con lui la prima giovinezza, i primi lutti ci lasciano sfiancati come se colpissero noi in prima persona.
Eppure le persone che accompagnano la vita del protagonista restano in secondo piano, diventano atmosfera e sfondo, arredano l'ambiente della storia che molto raramente perde il suo obiettivo primario. La storia di un corpo. Una storia che personalmente mi ha catturato gradualmente, in modo strano. Non mi sono trovata a divorare le pagine con foga, o a restare in piedi tutta la notte per leggere solo un altro capitolo, uno ancora e così via. Semplicemente nelle azioni di tutti i giorni, di fronte a nuove esperienze, ho imparato ad osservare in modo diverso il mio corpo e lo scorrere dei miei pensieri. Ho iniziato a sentire il protagonista e i suoi pensieri accanto a me sempre, sono entrata in contatto con lo scrittore e con un corpo come mai prima. Finendo questo libro sento veramente che il mio corpo è il corpo di tutti. Mi sento davvero umana.
informative inspiring reflective slow-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Yes
Loveable characters: Yes
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: No
emotional funny informative inspiring reflective slow-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Yes
Loveable characters: Yes
Diverse cast of characters: No
Flaws of characters a main focus: Complicated

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Il corpo è un argomento banale, riguarda tutti, eppure sono tante le cose da scoprire.
La grazia con la quale ce le racconta Pennac rende questo diario un libro bellissimo.
emotional inspiring reflective slow-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Yes
Loveable characters: Yes
Diverse cast of characters: No

L0ombra di Pennac (da immaginare proiettata nel Far West da un sole morente)

Questo librino il Pennac dei Malaussène avrebbe potuto scriverlo (e probabilmente l'ha fatto) nelle pause pubblicitarie del suo programma serale preferito. Avrebbe potuto scriverlo mentre compilava la dichiarazione dei redditi o mentre la moglie si truccava e lui la aspettava per uscire. Questo libro è l'ombra sbiadita di Pennac, è, come ammonisce severo anobii mentre clicco il voto, deludente, quindi gli do due stelline. Questo non vuol dire che anche da questo diario non si intuisca che Pennac, quando vuole (o quando può, non ho letto impunemente Ogni storia d'amore è una storia di fantasmi, ora, quando do meno di tre stelline, non solo mi sento in colpa perché io non saprei scrivere nulla e quindi mi sembra di non aver il diritto di sentenziare, anche se poi è lo stesso Pennac ad avermelo garantito, ma anche perché magari il povero scrittore si è [metaforicamente o no] fustigato le palle per far uscire dalla penna, riga dopo riga, il suo romanzo), è proprio bravo e agile di testa. L'attenzione ai particolari, i percorsi diversi che fa fare ai pensieri dei suoi personaggi, tutto questo è abbozzato anche qui, ma, appunto, è abbozzato. Uffa. Magari potrei rileggermi la saga, e rendere quest'estate, oltre che lansdaliana, anche malausseniana (dando origine a un mostro, insomma potrei sbatacchiare gli incauti molestatori sul cofano e in seguito asportarmi la milza spappolata in perfetta autonomia sul medesimo cofano [perché il primo cazzotto, ahime ahinoi, non me l'aspettavo e me lo sono preso bene bene]).

Sarà che mi aspettavo qualcosa di completamente diverso, o forse che non so nemmeno io che cosa mi aspettassi , ma il libro mi è piaciuto molto.
L'idea di narrare la vita attraverso il diario del proprio corpo è molto originale, e mi sono affezionata al personaggio di cui, ho compreso alla fine, non si conosce mai il nome.
Alcune parti sono molto divertenti, altre molto tristi. Come è la vita, insomma. Anche qualche nota noiosa, ma non eccessivamente fastidiosa.
Se siete particolarmente sensibili, potreste trovare alcune parti un po'.... schifose :P Magari non leggetelo mentre state mangiando :P
Comunque non l'intero libro, ed in generale è una buona lettura.
Considerando poi che in genere Pennac non riesce a colpirmi molto.