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La Chartreuse de Parme

Stendhal

3.48 AVERAGE


La première fois j'avais préféré le rouge et le noir mais finalement celui ci est mon préféré. Les personnages sont hauts en couleurs surtout Fabrice qui est si dramatique et la comtesse qui est un sacré personnage féminin. Mais surtout C'EST TELLEMENT BIEN ÉCRIT. Les paysages sont si beaux, la plume est belle; Stendhal vous transporte en Italie de la plus belle des manières.

Questo libro mi ha fatto provare una quantità infinità di sentimenti, andando dal


al


In breve:
Fabrizio è un giovane cadetto di una famiglia nobiliare del Nord Italia con pessime idee, tra cui quella di raggiungere alla carlona Napoleone, per quella che sarà la battaglia di Waterloo

Grazie alla zia Gina Pietranera viene reintrodotto in società in Italia senza problemi, iniziando la carriera ecclesiastica a Napoli, poi a Parma, dove si trova la zia e il suo amante, il conte Mosca.
Purtroppo, Gina si innamora del nipote

che, essendone consapevole, intavola una serie di storielle d'amore fino all'omicidio per legittima difesa del protettore di una delle sue fiamme.
Sarebbe una colpa di poco conto se i nemici della zia non brigassero in modo tale da farlo condannare a 12 anni di prigione.
Dopo la sua cattura, Fabrizio intavola una conversazione, che sfocerà in amore, con Clelia, la figlia del comandante del carcere, promessa a un altro. La passione è tale che lui rifiuterà ogni intervento della zia per farlo evadere pur di rimanere lì e solo le preghiere della ragazza lo costringono ad ubbidire.


Sorry, non è la gif giusta



Grazie a Mosca e a Gina le accuse cadono e lui può riprendere la vita di sempre, senza però Clelia, che nel frattempo si è sposata e ha fatto il voto di non vedere il ragazzo mai più, dopo un tentativo di avvelenamento che aveva colpito il padre.

Il commento:

Devo dire che, per la maggior parte del tempo, non ho sopportato Fabrizio per NULLA.
E' totalmente irresponsabile e la sua ingenuità è quasi idiozia pura. Forse all'epoca molti si saranno sentiti vicini a questo tipo di personaggio, che per i suoi ideali ed eroi rischia tutto, ma avrei voluto che smettesse di essere così avventato e iniziasse a pensare con la testa.
E' un giovane nobile, anche se, essendo secondogenito, non erediterà quasi nulla, eppure è di un'ignoranza atomica, come spesso all'inizio il narratore stesso sottolinea.
Passi l'immaturità dell'età, ma non che, in una famiglia del genere, con antenati nell'esercito, non sappia che per battersi bisogna semplicemente arruolarsi.

Nonostante tutto, il più grande fastidio mi è stato recato dal suo comportamento con le donne.
Fino al suo secondo incontro con Clelia, Fabrizio afferma spesso di non aver conosciuto l'amore e aggiunge anche la possibilità di essere incapace di provarne.

Questo non lo limita dall'avere svariate amanti (si parla di dieci sono a Napoli, dove rimane circa un anno) e dal contendere per sfizio una cantante al conte M, personaggio ancor più patetico di lui, scappandosene a piangere tra le gonne di sua zia Gina ogni volta che succede un disastro.
Pur conoscendo bene la sua infatuazione per lui (tutta Parma pensa che stiano insieme #segretodipulcinella) e non volendola ingannare sull'affetto filiale che prova per lei, Fabrizio continua a rivolgersi alla duchessa e a contare sul suo appoggio, ben contento di tutte le attenzione che gli vengono rivolte e spaventato di perderla.
Se da un lato capisco che Gina sia la sua unica amica in una città sconosciuta e che lui non disponga di chissà che entrate economiche, dall'altro penso che Fabrizio sia un bambinone viziato e attaccabrighe.

Se Fabrizio, come si vede, non è stato molto apprezzato, Gina e Mosca sono stati i favoriti.


Indomita, fiera e coraggiosa lei, manipolatore freddo ma capace di ardente passione lui.
La coppia perfetta.
Fin da subito si nota che Gina provi un amore meno passionale, misto al rispetto, mentre Mosca è travolto dall'amore come un quindicenne, nonostante sia sulla cinquantina.
Credo proprio che si completino e che, nei cinque anni di pace, si siano fatti un gran bene.
Ho adorato come entrambi manipolino il principe di Parma, in maniera diversa, e come cerchino di fare il meglio per loro.

Parlando della storia, ci sono stati vari momenti di noia, soprattutto quando Fabrizio è in giro che scappa o in prigione. Questo perché non è un gran personaggio che possa reggere a delle vicende realistiche, tanto che, dopo la prima avventura finita bene, ci si aspetta sempre che riesca a cavarsela mai grazie alle sue sole forze .
Mi è piaciuto la cornice storica (Napoleone è come il prezzemolo nella narrativa di questo periodo storico) e come vengano dipinte la corte e la nobiltà che la abita, mostrandone ipocrisie, piccolezze e stranezze.


Purtroppo Stendhal non è stato molto attento a ciò che aveva già scritto, per cui ci sono alcuni piccoli passaggi nella trama che mancano e che mi sono dispiaciuti, perché mi interessava il loro sviluppo e perché denota che forse nemmeno all'autore alla fine interessasse granché dei suoi personaggi, come già notato in Il rosso e il nero.

Conclusione:
Il libro è abbastanza scorrevole ed emozionante, soprattutto se si è patiti delle fughe e delle avventure alla Conte di Montecristo. I personaggi sono piuttosto drammatici e riescono sempre a stimolare un po' di divertimento, anche se spesso a loro spese.
Una buona lettura, ma non consiglio per nulla l'edizione della Newton & Compton, i cui caratteri sono visibili solo con un microscopio elettronico.

Me duele dar a Stendhal sólo 4 estrellas, ya que Rojo y negro sigue y seguirá siendo una de mis novelas favoritas de todos los tiempos.

¿Por qué no pongo a La cartuja de Parma las 5 estrellas como a la otra gran obra de este mismo autor?

Aquí sólo diré mis primeras impresiones; no esperen una reseña profesional.

1. Como sucede con Rojo y Negro, me gustó más la primera parte que la segunda. Creo que varios personajes y sucesos en la primera mitad fueron más emocionantes.
2. La segunda parte no fue mala, pero tiene un gran defecto que mencionaré al último.
3. Estoy de acuerdo con la gente que dice que la duquesa Sanseverina es el mejor personaje.
4. La parte de la batalla de Waterloo, que fue lo que me motivó a leer, duró muy poco para mi gusto. Lo mejor de toda la novela.
5. El romance de Clelia y Fabricio no me atrapó como el de Julien y Madame de Renal.
6. Y el gran defecto que no fue culpa del autor: los capítulos finales fueron muy apresurados. La última trama, que pudo haber sido una de las mejores, pasó demasiado rápido y hasta en el mismo libro se ve que Stendhal fue presionado por su editor. La novela iba a ser mucho más larga y siempre me quedará la pregunta: ¿Cómo se hubiese desarrollado la última trama si hubieran dejado a Stendhal trabajar con total libertad?

Comprendo por qué Italo Calvino amó esta novela; en mi caso me quedó a deber.
adventurous emotional hopeful mysterious slow-paced
Plot or Character Driven: Plot
Strong character development: Yes
Flaws of characters a main focus: Yes
reflective slow-paced

Stendhal is thick reading, but worth the effort.The novel is set mainly in the court of Parma, Italy, in the early 19th century. It follows the fortunes of Fabrice del Dongo, a young aristocrat and ardent admirer of Napoleon. He fights at Waterloo and returns to Parma, where he joins the church for worldly advantage.
adventurous challenging tense slow-paced
Plot or Character Driven: A mix
Strong character development: N/A
Loveable characters: N/A
Diverse cast of characters: No
Flaws of characters a main focus: N/A
adventurous challenging slow-paced
Plot or Character Driven: Plot
Strong character development: Yes
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: No
Flaws of characters a main focus: Yes
adventurous challenging emotional inspiring lighthearted tense medium-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Yes

So boring I could not finish it. And I almost never quit a book.