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Super unnecessary to include the morality of an abortion and women’s choice. Made me angry enough to remove a full star.
adventurous
dark
tense
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
adventurous
challenging
dark
medium-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
No
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
No
adventurous
emotional
funny
mysterious
tense
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Per quanto l'abbia amato di meno del Tempo della guerra, non posso in onestà dare un voto minore al battesimo del fuoco. Valgono le stesse argomentazioni: personaggi vivi che parlano come persone vive. Il setting però è ben diverso: Geralt è un uomo sconfitto, praticamente finito, ferito all'inizio del libro; ci sono dei dialoghi su questo inquietantemente potenti. Eppure si dovrà comunque mettere in cammino.
Il battesimo del fuoco è, in sostanza, un resoconto di viaggio. Te ne accorgi più o meno a metà, quando già è troppo tardi per fare dei paralleli con il trope del viaggio fantasy, quando già in realtà si è formata una 'compagnia'.
E di nuovo, la compagnia è fatta ad arte - difficile scegliere chi preferire, tra Zoltan, Ranuncolo, Regis e Milva - più avanti, Caer.
La cosa più strabiliante è che alla fine dell'obbiettivo ultimo del viaggio non importa granché. O meglio, importa a Geralt, e profondamente. Ma come lettore non ho avuto l'impressione di star tendendo verso un obbiettivo; non ho pensato di essere in un periodo di transizione, praticamente mai. Perché è tutto interessante. Insomma Sapkowski ha preso il trope del viaggio boschivo e l'ha arricchito con una rappresentazione seppur fantastica cruda e realistica della guerra, ci ha messo dentro dei conflitti umani, e dei personaggi di cui è difficile non innamorarsi.
In più la chiusura è magistrale.
Il battesimo del fuoco è, in sostanza, un resoconto di viaggio. Te ne accorgi più o meno a metà, quando già è troppo tardi per fare dei paralleli con il trope del viaggio fantasy, quando già in realtà si è formata una 'compagnia'.
E di nuovo, la compagnia è fatta ad arte - difficile scegliere chi preferire, tra Zoltan, Ranuncolo, Regis e Milva - più avanti, Caer.
La cosa più strabiliante è che alla fine dell'obbiettivo ultimo del viaggio non importa granché. O meglio, importa a Geralt, e profondamente. Ma come lettore non ho avuto l'impressione di star tendendo verso un obbiettivo; non ho pensato di essere in un periodo di transizione, praticamente mai. Perché è tutto interessante. Insomma Sapkowski ha preso il trope del viaggio boschivo e l'ha arricchito con una rappresentazione seppur fantastica cruda e realistica della guerra, ci ha messo dentro dei conflitti umani, e dei personaggi di cui è difficile non innamorarsi.
In più la chiusura è magistrale.
adventurous
dark
medium-paced
adventurous
dark
tense
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
adventurous
dark
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
adventurous
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
No
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
No
Loving Geralts adventures with Zoltan, Maria and Dandelion! This book focuses, primarily on these three and also the building of the secret conclave of sorceresses.
Not a lot of Ciri in this book but building her up to a great ending
Not a lot of Ciri in this book but building her up to a great ending