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Me ha gustado mucho. Creo que la autora tiene una forma única hacer interesante las vidas cotidianas de los ricos. Cada uno tiene una personalidad bien definida, con sus inquietudes, sus sueños, sus problemas y sus secretos propios pero que, de alguna forma, cuando conviven todos juntos en la casa familiar, se entremezclan de forma que, te caigan bien o te caigan mal, pero todas las historias te interesan.
Además, la forma de escribir es única. Tiene un ritmo lento, sí. Pero porque cada frase está plagada de detalles importantes que no te puedes perder. Detalles, además, que cuando menos te lo esperas, te arrancan el corazón de cuajo. Sobre todo cuando te enteras de que esta saga familiar es semiautobiografica.
Sin duda, seguiré leyendo más (de la saga y de ella).
Además, la forma de escribir es única. Tiene un ritmo lento, sí. Pero porque cada frase está plagada de detalles importantes que no te puedes perder. Detalles, además, que cuando menos te lo esperas, te arrancan el corazón de cuajo. Sobre todo cuando te enteras de que esta saga familiar es semiautobiografica.
Sin duda, seguiré leyendo más (de la saga y de ella).
emotional
reflective
relaxing
slow-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
slow-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
Come ogni estate, i Cazalet si riuniscono a Home Place, nel Sussex.
Questa ricca famiglia borghese di commercianti di legname è formata dai due capostipiti, affettuosamente chiamati il Generale e la Duchessa, dai loro tre figli maschi, con mogli e prole al seguito, e da una figlia nubile, Rachel, che vive con i genitori.
Intorno al nucleo principale gravitano poi parenti acquisiti e vari dipendenti.
Siamo nel 1937 e la guerra è ancora (fortunatamente) una minaccia lontana.
Il precedente conflitto mondiale ha segnato indelebilmente il primogenito Hugh: ha perso una mano e alcune schegge di proiettile che non si sono potute estrarre, ancora gli causano frequenti mal di testa. Il secondogenito Edward, invece, non ha riportato nemmeno un graffio, né nel corpo né nello spirito. Così, mentre Hugh è sempre posato, introverso e riflessivo, Edward è brillante ed espansivo, dotato di un lascino a cui le donne difficilmente sanno resistere.
Il più giovane dei fratelli, Rupert, è un aspirante pittore che arriva a fine mese grazie al suo lavoro come insegnante. I due fratelli maggiori, lavorando nell'azienda di famiglia, sono in condizioni nettamente più agiate e, almeno in apparenza, sono stati più fortunati anche in amore; Rupert ha infatti perso la prima moglie, morta di parto dando alla luce il loro secondo bambino, ed è ora sposato con una giovane e bellissima ragazza, Zoë, che oltre l'avvenenza non ha nulla, e non fa il minimo sforzo per essere una madre per i due figli del marito, Clary e Neville.
Hugh ha due figli, la riflessiva e giudiziosa Polly e il timido Simon, terrorizzato dall'idea del collegio; un altro bebè è in arrivo, e facciamo la conoscenza di sua moglie Sybil quando la gravidanza è ormai più che inoltrata. Il loro affetto è profondo, ma allo stesso tempo i due sono troppo preoccupati dal compiacersi l'un l'altra, tanto da essere raramente sinceri; spesso si ritrovano a far cose che non vorrebbero, solo perché convinti che sia quello che l'altro desidera, sbagliando completamente. Edward è sposato con Villy, un ex ballerina che ha lasciato il lavoro per la famiglia. Hanno due figli, l'esuberante Louise, appassionata di libri (e di Shakespeare in particolare - sogna un giorno di poter interpretare Amleto) e Teddy, via in collegio, come si addice ai giovani rampolli del suo ceto sciale. Le ragazze, invece, possono tranquillamente essere educate in casa.
Rachel non si è mai sposata, ed è segretamente innamorata di Syd; le due donne, purtroppo, non riescono a passare molto tempo insieme: Syd è angariata dalla sorella minore Evie, di cui deve prendersi costantemente cura, mentre Rachel ha un carattere talmente altruista da mettere continuamente in secondo piano i suoi bisogni e i suoi desideri, sempre al servizio di tutti gli altri membri della famiglia, per i quali rappresenta quel sostegno su cui fare sempre affidamento.
La vita dei Cazalet trascorre tranquilla, senza particolari scossoni; sono una famiglia come tante altre, molto legati alle apparenze e a ciò che è consono o meno: ci sono molti argomenti di cui è meglio non parlare, e soprattutto le donne devono tener fede al loro ruolo di mogli e madri, lasciando i propri problemi e dolori per quanto sono sole, lontano dagli sguardi altrui.
Gli uomini sono impegnati con il loro lavoro, e c'è chi, come Edward, dedica molto tempo anche a frequenti scappatelle: in fondo alla moglie il sesso non è mai interessato (ma nessuna donna ben educata potrebbe mai apprezzare il sesso) e un uomo ha le sue esigenze...A lungo andare, però, questo concedersi tutto rischia di far perdere di vista l'esistenza di tabù che non dovrebbero mai essere violati...
Sybil si ritiene la più fortunata tra le cognate, avendo sposato il caro Hugh; certo, non è brava in tutto come Villy, né bella e giovane come Zoë, ma nella vita bisogna accontentarsi, e i suoi figli, i maschi in particolare, sono tutto ciò che davvero conta.
Villy aveva una carriera avviata come ballerina, ma lascia per sposarsi: la famiglia non è forse tutto per una donna? Abbandonare il proprio lavoro non è che un piccolo sacrificio. Con gli anni, però, la consapevolezza che quel "tutto" è davvero ben poco, e che la sua vita di un tempo era il suo vero "tutto", si fa sempre più strada, ma non è certo qualcosa da ammettere ad alta voce.
Zoë ha solo la sua bellezza, e con il tempo ne diviene sempre più consapevole. Estremamente egoista ed infantile, è abituata ad ottenere tutto solo in virtù del suo aspetto; Rupert è però pazzo di lei, e pur rendendosi conto dei suoi difetti, è sotto una malia di cui non riesce a liberarsi.
Questo il mondo degli adulti, ma senza che loro se ne accorgano c'è anche il mondo dei bambini, con i loro piccoli e grandi drammi, le amicizie, le liti, le paure e le delusioni.
La parte più apprezzabile del romanzo è proprio quella che si concentra sui pensieri e le avventure di tutti i giorni dei più piccoli: ha un che di nostalgico, anche perché è facile identificarsi in quelle estati trascorse in famiglia, in compagnia di uno stuolo di cugini...
I ritratti più efficaci sono quelli delle bambine, Louise, Polly e Clary: hanno un mondo tutto loro, e una sensibilità che sfugge completamente agli adulti, troppo presi dalla loro quotidianità.
Louise è un fiume in piena: ha sempre qualche progetto per la testa, è sagace e le piace perdersi nelle sue fantasie; Polly sa vedere oltre l'apparenza e mettersi nei panni dell'altro, dimostrandosi molto più matura dei suoi dodici anni; Clary, sempre messa in secondo piano, un po' trasandata e che risente profondamente della mancanza di una madre, ha però un talento straordinario nella scrittura.
Nella innocenza della forza dei loro sogni ed aspirazioni rappresentano la speranza in un mondo migliore, senza le costrizioni delle regole a cui sottostanno gli adulti.
L'infanzia, però, non è destinata a durare per sempre, e c'è chi è costretto a crescere prima degli altri...
La saga dei Cazalet si articola in cinque volumi (Fazi ha già pubblicato i primi quattro, diventati in breve tempo alcuni dei suoi titoli di punta) ed ha il suo punto di forza nella descrizione psicologicamente verosimile della vita di tutti i giorni dei suoi personaggi; nel contempo è anche una testimonianza della mentalità inglese tre le due guerre, con particolare attenzione a quella che è stata la condizione delle donne: escluse dall'istruzione riservata agli uomini, destinate, se fortunate, al matrimonio; da qui l'attenzione per l'aspetto fisico e la necessità di mantenere sempre un contegno, come pur il dover sottostare agli abominevoli "doveri coniugali", il prezzo da pagare per ottenere il benessere concesso loro dagli uomini... Molto più infelice è infatti il destino di chi rimane nubile (solitamente perché bruttina), e particolarmente commovente nella sua semplicità è il ritratto della signorina Milliment, l'istitutrice personale delle piccole Cazalet.
La prosa è estremamente scorrevole, e il libro può essere divorato davvero in poco tempo.
Consigliato agli amanti delle grandi saghe familiari e anche a chi solitamente diffida dei grandi battage pubblicitari: talvolta dove c'è il fumo, c'è anche l'arrosto...
Questa ricca famiglia borghese di commercianti di legname è formata dai due capostipiti, affettuosamente chiamati il Generale e la Duchessa, dai loro tre figli maschi, con mogli e prole al seguito, e da una figlia nubile, Rachel, che vive con i genitori.
Intorno al nucleo principale gravitano poi parenti acquisiti e vari dipendenti.
Siamo nel 1937 e la guerra è ancora (fortunatamente) una minaccia lontana.
Il precedente conflitto mondiale ha segnato indelebilmente il primogenito Hugh: ha perso una mano e alcune schegge di proiettile che non si sono potute estrarre, ancora gli causano frequenti mal di testa. Il secondogenito Edward, invece, non ha riportato nemmeno un graffio, né nel corpo né nello spirito. Così, mentre Hugh è sempre posato, introverso e riflessivo, Edward è brillante ed espansivo, dotato di un lascino a cui le donne difficilmente sanno resistere.
Il più giovane dei fratelli, Rupert, è un aspirante pittore che arriva a fine mese grazie al suo lavoro come insegnante. I due fratelli maggiori, lavorando nell'azienda di famiglia, sono in condizioni nettamente più agiate e, almeno in apparenza, sono stati più fortunati anche in amore; Rupert ha infatti perso la prima moglie, morta di parto dando alla luce il loro secondo bambino, ed è ora sposato con una giovane e bellissima ragazza, Zoë, che oltre l'avvenenza non ha nulla, e non fa il minimo sforzo per essere una madre per i due figli del marito, Clary e Neville.
Hugh ha due figli, la riflessiva e giudiziosa Polly e il timido Simon, terrorizzato dall'idea del collegio; un altro bebè è in arrivo, e facciamo la conoscenza di sua moglie Sybil quando la gravidanza è ormai più che inoltrata. Il loro affetto è profondo, ma allo stesso tempo i due sono troppo preoccupati dal compiacersi l'un l'altra, tanto da essere raramente sinceri; spesso si ritrovano a far cose che non vorrebbero, solo perché convinti che sia quello che l'altro desidera, sbagliando completamente. Edward è sposato con Villy, un ex ballerina che ha lasciato il lavoro per la famiglia. Hanno due figli, l'esuberante Louise, appassionata di libri (e di Shakespeare in particolare - sogna un giorno di poter interpretare Amleto) e Teddy, via in collegio, come si addice ai giovani rampolli del suo ceto sciale. Le ragazze, invece, possono tranquillamente essere educate in casa.
Rachel non si è mai sposata, ed è segretamente innamorata di Syd; le due donne, purtroppo, non riescono a passare molto tempo insieme: Syd è angariata dalla sorella minore Evie, di cui deve prendersi costantemente cura, mentre Rachel ha un carattere talmente altruista da mettere continuamente in secondo piano i suoi bisogni e i suoi desideri, sempre al servizio di tutti gli altri membri della famiglia, per i quali rappresenta quel sostegno su cui fare sempre affidamento.
La vita dei Cazalet trascorre tranquilla, senza particolari scossoni; sono una famiglia come tante altre, molto legati alle apparenze e a ciò che è consono o meno: ci sono molti argomenti di cui è meglio non parlare, e soprattutto le donne devono tener fede al loro ruolo di mogli e madri, lasciando i propri problemi e dolori per quanto sono sole, lontano dagli sguardi altrui.
Gli uomini sono impegnati con il loro lavoro, e c'è chi, come Edward, dedica molto tempo anche a frequenti scappatelle: in fondo alla moglie il sesso non è mai interessato (ma nessuna donna ben educata potrebbe mai apprezzare il sesso) e un uomo ha le sue esigenze...A lungo andare, però, questo concedersi tutto rischia di far perdere di vista l'esistenza di tabù che non dovrebbero mai essere violati...
Sybil si ritiene la più fortunata tra le cognate, avendo sposato il caro Hugh; certo, non è brava in tutto come Villy, né bella e giovane come Zoë, ma nella vita bisogna accontentarsi, e i suoi figli, i maschi in particolare, sono tutto ciò che davvero conta.
Villy aveva una carriera avviata come ballerina, ma lascia per sposarsi: la famiglia non è forse tutto per una donna? Abbandonare il proprio lavoro non è che un piccolo sacrificio. Con gli anni, però, la consapevolezza che quel "tutto" è davvero ben poco, e che la sua vita di un tempo era il suo vero "tutto", si fa sempre più strada, ma non è certo qualcosa da ammettere ad alta voce.
Zoë ha solo la sua bellezza, e con il tempo ne diviene sempre più consapevole. Estremamente egoista ed infantile, è abituata ad ottenere tutto solo in virtù del suo aspetto; Rupert è però pazzo di lei, e pur rendendosi conto dei suoi difetti, è sotto una malia di cui non riesce a liberarsi.
Questo il mondo degli adulti, ma senza che loro se ne accorgano c'è anche il mondo dei bambini, con i loro piccoli e grandi drammi, le amicizie, le liti, le paure e le delusioni.
La parte più apprezzabile del romanzo è proprio quella che si concentra sui pensieri e le avventure di tutti i giorni dei più piccoli: ha un che di nostalgico, anche perché è facile identificarsi in quelle estati trascorse in famiglia, in compagnia di uno stuolo di cugini...
I ritratti più efficaci sono quelli delle bambine, Louise, Polly e Clary: hanno un mondo tutto loro, e una sensibilità che sfugge completamente agli adulti, troppo presi dalla loro quotidianità.
Louise è un fiume in piena: ha sempre qualche progetto per la testa, è sagace e le piace perdersi nelle sue fantasie; Polly sa vedere oltre l'apparenza e mettersi nei panni dell'altro, dimostrandosi molto più matura dei suoi dodici anni; Clary, sempre messa in secondo piano, un po' trasandata e che risente profondamente della mancanza di una madre, ha però un talento straordinario nella scrittura.
Nella innocenza della forza dei loro sogni ed aspirazioni rappresentano la speranza in un mondo migliore, senza le costrizioni delle regole a cui sottostanno gli adulti.
L'infanzia, però, non è destinata a durare per sempre, e c'è chi è costretto a crescere prima degli altri...
La saga dei Cazalet si articola in cinque volumi (Fazi ha già pubblicato i primi quattro, diventati in breve tempo alcuni dei suoi titoli di punta) ed ha il suo punto di forza nella descrizione psicologicamente verosimile della vita di tutti i giorni dei suoi personaggi; nel contempo è anche una testimonianza della mentalità inglese tre le due guerre, con particolare attenzione a quella che è stata la condizione delle donne: escluse dall'istruzione riservata agli uomini, destinate, se fortunate, al matrimonio; da qui l'attenzione per l'aspetto fisico e la necessità di mantenere sempre un contegno, come pur il dover sottostare agli abominevoli "doveri coniugali", il prezzo da pagare per ottenere il benessere concesso loro dagli uomini... Molto più infelice è infatti il destino di chi rimane nubile (solitamente perché bruttina), e particolarmente commovente nella sua semplicità è il ritratto della signorina Milliment, l'istitutrice personale delle piccole Cazalet.
La prosa è estremamente scorrevole, e il libro può essere divorato davvero in poco tempo.
Consigliato agli amanti delle grandi saghe familiari e anche a chi solitamente diffida dei grandi battage pubblicitari: talvolta dove c'è il fumo, c'è anche l'arrosto...
lighthearted
reflective
relaxing
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
Complicated
Flaws of characters a main focus:
Yes
emotional
funny
lighthearted
reflective
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Complicated
Ho provato a leggere "Gli anni della leggerezza" appena uscito, ma non ero riuscita a superare le prime venti pagine.
Quest'anno ero alla ricerca di una saga che potesse tenermi compagnia tutta l'estate e, complice l'abbonamento a Storytel, ho provato a dargli una seconda possibilità.
Ho divorato questa storia: i suoi personaggi e le loro dinamiche mi hanno coinvolta a tal punto che mi ritrovavo a pensare a loro anche mentre stavo facendo qualcosa di completamente diverso.
Sono curiosa di proseguire!
Quest'anno ero alla ricerca di una saga che potesse tenermi compagnia tutta l'estate e, complice l'abbonamento a Storytel, ho provato a dargli una seconda possibilità.
Ho divorato questa storia: i suoi personaggi e le loro dinamiche mi hanno coinvolta a tal punto che mi ritrovavo a pensare a loro anche mentre stavo facendo qualcosa di completamente diverso.
Sono curiosa di proseguire!
One of my favorite British family sagas...I always get in the mood for this sort of thing around Christmas...apparently, I got this one 10 years ago and have re-read the series periodically ever since.
challenging
dark
emotional
funny
hopeful
informative
inspiring
lighthearted
reflective
relaxing
sad
tense
slow-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
challenging
dark
reflective
sad
slow-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
The author has an excellent writing and storytelling style. The narrative progression was sometimes unclear to me, as it merged a little confusing at certain points. The conclusion was very well written, but quite open-ended. Overall I enjoyed the book and it was a good read.
Graphic: Animal cruelty, Animal death, Child abuse, Pedophilia, Rape, Sexual assault
Moderate: Infidelity, Death of parent
Minor: War