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3.26 AVERAGE
3.26 AVERAGE
challenging
dark
informative
medium-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
No
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
No
Gonna be honest I remember very little about this book… I know I wrote an essay on it when I read it but didn’t have much sticking power every time I try to think of what happened all I can think of is what happened in “the blazing world” sooo
Back in my Psych 101 class, we discussed a community somewhere in the southwestern U.S. where they believed entirely in behavior via nurture. They set about to develop a perfect society based on conditioning and equality by sameness, including everyone wearing the same thing. Reading about the place creeped me out. Utopia had the same effect. The difference is that More was writing social satire and wasn't recommending every bit of his imagined society, while this place is brainwashing children.
The book had some interesting ideas for its time, but comes with lots of uncomfortable notions. Especially that part where everything hinges on slaves doing all the dirty work. Awkward.
The book had some interesting ideas for its time, but comes with lots of uncomfortable notions. Especially that part where everything hinges on slaves doing all the dirty work. Awkward.
challenging
dark
hopeful
informative
inspiring
reflective
slow-paced
Plot or Character Driven:
N/A
Strong character development:
No
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
No
I have to admit that I found this work to be very funny. I had no idea what to expect, and I found myself shaking my head and laughing through some of it.
Thomas More meets a world traveler that has been to an island called Utopia (founded by Utopus).This traveler, Raphael explains in detail what he found there in Utopia, a place where everyone works, everyone has everything he needs, because no one owns anything. Everyone rotates the chores and only a few don't labor, they are the ones that are the administrators. Oh, and everyone is happy, although I am not sure whether their slaves are happy or not.
Thomas More meets a world traveler that has been to an island called Utopia (founded by Utopus).This traveler, Raphael explains in detail what he found there in Utopia, a place where everyone works, everyone has everything he needs, because no one owns anything. Everyone rotates the chores and only a few don't labor, they are the ones that are the administrators. Oh, and everyone is happy, although I am not sure whether their slaves are happy or not.
slow-paced
4 ⭐️s
This book was enjoyable. It was short and sweet and was intriguing.
I’d heard interesting thing about this book so decided to pick it up.
Read it on the bus to camp 2022 because I was alone and decided to bring four books with me. Good job Ainsley
This book was enjoyable. It was short and sweet and was intriguing.
I’d heard interesting thing about this book so decided to pick it up.
Read it on the bus to camp 2022 because I was alone and decided to bring four books with me. Good job Ainsley
informative
reflective
slow-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
No
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
No
"Altrove si parla tanto di interessi pubblici ma poi ci si dedica esclusivamente a quelli privati, mentre laggiù, non essendoci nulla di privato, ci si dedica veramente al bene comune."
Libro a livello di concetti molto interessante,anche se a livello narrativo è leggermente noioso: dopo una prima lettera per evitare la censura e un incontro con Itlodeo (colui che racconta menzogne, aha), il resto del libro è strutturato come una lunga descrizione della grandezza degli Utopiani.
E va bene, sono tutti bravi e buoni e intelligenti, ma a una certa io mi addormento.
A livello concettuale, però, Moro andava alla grande: contro la pena di morte, contro la proprietà privata (RAAAAAAAAAA), contro la guerra, contro il denaro, contro la schiavitù data da un lavoro eccessivo (il lontano miraggio del salario minimo), pro eutanasia, pro tolleranza religiosa (tranne per gli atei ma meglio di niente). Per essere del millecinquecento e con una chiara vena cristiana, not bad.
"Ma perché non dovresti ricavare altrettanto piacere da una pietra falsa, se i tuoi occhi non riescono a distinguerla da una vera?" my man.
"D’altro canto era altrettanto divertente considerare come i loro sforzi andassero a vuoto e quanto lontani fossero dall’ammirazione che avevano immaginato di suscitare. Infatti agli occhi di tutti gli utopiani, tranne a quelli di chi per qualche buona ragione era stato all’estero, quell’apparato splendente sembrava vergognoso e ignobile, tanto che tutti salutavano come signori i loro più umili servi e lasciavano passare gli ambasciatori senza tributargli alcun onore: infatti li credevano, per tutto l’oro che si portavano dietro, gli schiavi degli altri. Avreste dovuto vedere, poi, i ragazzetti che già disdegnavano perle e pietre preziose che, vedendole pendere dai cappelli degli ambasciatori, davano di gomito alle madri e dicevano: «Guarda mamma, che buono a nulla, indossa perle e gemme come se fosse ancora un bambino!».
E la madre, anch’ella seria, rispondeva: «Calma figliolo, deve essere uno dei buffoni degli ambasciatori».". *urla in lontananza*
Lo consiglierei? È una delle prime visioni delle utopie, ha molti spunti interessanti, ma consiglierei la lettura a qualcuno che è pronto a studiare. Perché se si prende questo libro in mano per passare il tempo qualcosa è andato storto. Al massimo può conciliare il sonno.
Libro a livello di concetti molto interessante,anche se a livello narrativo è leggermente noioso: dopo una prima lettera per evitare la censura e un incontro con Itlodeo (colui che racconta menzogne, aha), il resto del libro è strutturato come una lunga descrizione della grandezza degli Utopiani.
E va bene, sono tutti bravi e buoni e intelligenti, ma a una certa io mi addormento.
A livello concettuale, però, Moro andava alla grande: contro la pena di morte, contro la proprietà privata (RAAAAAAAAAA), contro la guerra, contro il denaro, contro la schiavitù data da un lavoro eccessivo (il lontano miraggio del salario minimo), pro eutanasia, pro tolleranza religiosa (tranne per gli atei ma meglio di niente). Per essere del millecinquecento e con una chiara vena cristiana, not bad.
"Ma perché non dovresti ricavare altrettanto piacere da una pietra falsa, se i tuoi occhi non riescono a distinguerla da una vera?" my man.
"D’altro canto era altrettanto divertente considerare come i loro sforzi andassero a vuoto e quanto lontani fossero dall’ammirazione che avevano immaginato di suscitare. Infatti agli occhi di tutti gli utopiani, tranne a quelli di chi per qualche buona ragione era stato all’estero, quell’apparato splendente sembrava vergognoso e ignobile, tanto che tutti salutavano come signori i loro più umili servi e lasciavano passare gli ambasciatori senza tributargli alcun onore: infatti li credevano, per tutto l’oro che si portavano dietro, gli schiavi degli altri. Avreste dovuto vedere, poi, i ragazzetti che già disdegnavano perle e pietre preziose che, vedendole pendere dai cappelli degli ambasciatori, davano di gomito alle madri e dicevano: «Guarda mamma, che buono a nulla, indossa perle e gemme come se fosse ancora un bambino!».
E la madre, anch’ella seria, rispondeva: «Calma figliolo, deve essere uno dei buffoni degli ambasciatori».". *urla in lontananza*
Lo consiglierei? È una delle prime visioni delle utopie, ha molti spunti interessanti, ma consiglierei la lettura a qualcuno che è pronto a studiare. Perché se si prende questo libro in mano per passare il tempo qualcosa è andato storto. Al massimo può conciliare il sonno.
challenging
informative
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Plot or Character Driven:
N/A
Strong character development:
No
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
No
Једна од књига с којом би сви требало да се упознају, иако има неколико мана (нпр. не баш сјајне приповедачке способности). Ипак не дајем 3⭐, јер и после толико векова јасно осликава, у неким деловима, и прошлост и садашњост. Вероватно би ми ово било вауууу да сам прочитала са неких 15 година.