3.6 AVERAGE

dark slow-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Complicated
Loveable characters: No
Flaws of characters a main focus: Yes

Meh! 2,5 ★
Forse all'uscita poteva essere inquietante e un disturbante,
ma ora mi è parso molto cringe.
A tratti noioso e scrittura pesante, l'ho trascinato per una settimana -_-

Lo consiglierei anche solo per la curiosità.
challenging dark mysterious tense medium-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: No
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Yes
dark hopeful mysterious tense slow-paced
Plot or Character Driven: A mix
Strong character development: Yes
Loveable characters: No
Diverse cast of characters: No
Flaws of characters a main focus: Yes
dark mysterious fast-paced
Plot or Character Driven: A mix
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Yes
challenging dark mysterious tense fast-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Complicated
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Yes
dark mysterious tense fast-paced

 
Uscito da poco, per la collana Fabula di Adelphi Edizioni, “Elizabeth”, è il romanzo d’esordio ,del 1976, di Ken Greenhall, pubblicato solo ora per la prima volta in Italia e tradotto da Monica Pareschi.

Questo libro, definito un “Lolita Gotico”, ha fatto tanto parlare di sé, sia nel bene che nel male. Io ho voluto leggerlo assieme ad uno dei gruppi di lettura che seguo, e l’ho divorato tutto d’un fiato.

Non è un modo di dire, ho iniziato a leggerlo venerdì alle 20 e, a parte una piccola pausa, ho terminato di leggerlo che erano quasi le 4 di notte. Non sono riuscito a staccarmene perché volevo capire come andasse a finire. 

Innanzitutto sono stato agganciato da questa narrazione in prima persona, di questa ragazzina 14nne, che in parte mi ha ricordato Madison di “Dannazione” di Palahniuk. Ma solo in parte perché Elizabeth tende ad essere più “fredda”, più accondiscendente e distaccata. Cosa che crea una certa inquietudine.

È una manipolatrice, ma non ho capito se sia fortunata o realmente abile, e proprio la manipolazione, insieme al potere, economico o sovrannaturale che sia, è un tema fondamentale nel romanzo.

Arrivato ad un certo punto della storia mi aspettavo un certo kick che avrebbe messo a pari il carattere della narrazione con alcune tematiche disturbanti ma questo non è avvenuto, invece mi ha fatto scaturire altri pensieri.

Hai presente, se lo hai letto, quel momento in cui in “L’Incubo di Hill House” di Shirley Jackson, non si capisce se ciò che leggiamo, testimonianza diretta della protagonista, stia realmente accadendo o se si tratta di qualcosa nella mente della stessa? 

Ecco, anche qui, la stessa cosa. Senza spoilerare, ciò che accade è frutto dell’essere strega di Elizabeth o, ciò che vede, ciò che succede a chi le sta attorno sono il frutto di volontà ben più umane? Anche il personaggio di Anne Barton, con il suo repentino cambio di ruolo, di umore, le sue sparizioni ed apparizioni, è una persona reale o l’aspetto etico e virtuoso di Elizabeth?

Per concludere, Ken Greenhall costruisce un romanzo che nella sua interezza, tra le varie tematiche, il tono freddo e la mancanza di empatia o rimorso della protagonista, indifferente verso ciò che crea, che sia vero o meno, sembra essere una critica sul modo di trattare la ricerca di affermazione, potere ed individualità che, senza responsabilità, senza immedesimazione, può portare alla distruzione sconsiderata della nostra realtà.

E dietro il velo dell’orrore, ci mostra un male che non ha bisogno di giustificazioni, e che mette a nudo la crudeltà e la solitudine insite nell’animo umano. 
dark mysterious medium-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Complicated
Loveable characters: No
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Yes
dark medium-paced
Loveable characters: No
dark mysterious fast-paced
Plot or Character Driven: A mix
Strong character development: No
Loveable characters: Yes
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Complicated


Voto complessivo: ⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️
Trama: 👍👍👍👍👍
Personaggi: 👦👦👦👦
Page turner: 📖📖📖📖📖
Suspense: 😱😱😱😱
Plot twist: 💡💡💡

Chi è Elizabeth Cuttner? Un’abile manipolatrice? Una ragazza facilmente suggestionabile che vede il soprannaturale laddove c’è qualcosa di molto più terreno e concreto? Oppure, è davvero una strega?

Lettura perfetta per la spooky season, Elizabeth di Ken Greenhall, pubblicato da Adelphi, unisce sapientemente vibes gotiche e murder mystery. Torbidi e morbosi segreti si nascondono dietro un’apparente normalità, e al centro di tutto c’è sempre e solo Elizabeth, che nonostante i suoi 14 anni, sa come sguazzare nel marcio, apparendo perfettamente a suo agio, e sapendo come trarne il massimo vantaggio. una Lolita gotica: così viene definita nella presentazione del romanzo, e non posso che trovarmi d’accordo.
Probabilmente la cosa più vicina ad Abbiamo sempre vissuto nel castello che abbia mai letto, intrisa però di un contorto er0tismo.
Più che consigliato.

disturbing themes for the sake of disturbing things isn't always a bad thing, but when it's packaged in uncreative writing and lacking in any nuance, it's just grating to read. this is one of those books that just stats facts, and doesn't exactly invoke any imagery. it was hard for me to envision the characters or the setting, or to feel any sort of discomfort/disgust with the plot because every sentence was just so lifeless.