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khrenek's review against another edition
5.0
Il libro, uscito originariamente nel 1972 a firma Heinz Heger, pseudonimo sotto cui si celano inomi di Josef Kohout, la cui storia e narrata, e di Hans Neumann, che ha raccolto e fisicamente scritto la storia, riprrcorre la prigionia prima in carcere e poi in campo di concentramento per crimine di omosessualità. Il libro è sotto pseudonimo per tutelare la vita di Kohout, in quanto alla sua uscita in Germania l'omosessualità era ancora reato penale (il paragrafo 175 fu definitivamente abrovato nella DDR nel 1989 e nella Germania riunita nel 1994).
Il libro ripercorre con precisione l'internamento in campo di concentramento descrivendo la condiziine aberrante e disumana dei prigionieri omosessuali attraverso una narrazione che non lesina sia sul linguaggio colorito sia sulle vere e proprie torture perpetrate dalle SS all'interno dei campi (gli omosessuali, i triangoli rosa, erano trattati addirittura peggio degli ebrei, e come questi erano destinati alla "soluzione finale").
Il fatto che la legge tedesca non fosse mutata se non dopo 40 e più anni ha fatto si che i pochi omosessuali scampati ai campi (si calcola che i morti tra gli omosessuali nei lager ammontino almeno a 30.000 persone, ma la cifra è sicuramente sottostimata) non abbiano poi visto riconosciuto il diritto a un indennizzo in quanto erano considerati come criminali comuni, e questo semplicemente per il fatto di avere un diverso orientamento sessuale.
Nella sua crudezza il libro non indulge in sensazionalismi inutili ma esprime chiaramente quella che era la vita di un deportato gay nei lager nazisti, condizione ancora oggi sottovalutata, quando addirittura non negata, da molte pwrsone e anche da una certa categoria di storici revisionisti.
Questo quindi è un libro fondamentale per ridare voce a chi, come alre "categorie" di persone ha subito un ingiusto ostracismo e negazione, perché se è assolutamente vero che gli ebrei sono stati massacrati dal regime hitleriano, e anche vero che non sono stati gli unici , come troppo spesso si è fatto credere.
Un libro che dovrebbe essere fatto leggere da tutti, anche nelle scuole, per riportare finalmente un'immagine completa della persecuzione nazista, che oltre all’olocausto - o shoah ebraica - aggiunge questo dei gay che è stato definito "omocausto".
Il libro ripercorre con precisione l'internamento in campo di concentramento descrivendo la condiziine aberrante e disumana dei prigionieri omosessuali attraverso una narrazione che non lesina sia sul linguaggio colorito sia sulle vere e proprie torture perpetrate dalle SS all'interno dei campi (gli omosessuali, i triangoli rosa, erano trattati addirittura peggio degli ebrei, e come questi erano destinati alla "soluzione finale").
Il fatto che la legge tedesca non fosse mutata se non dopo 40 e più anni ha fatto si che i pochi omosessuali scampati ai campi (si calcola che i morti tra gli omosessuali nei lager ammontino almeno a 30.000 persone, ma la cifra è sicuramente sottostimata) non abbiano poi visto riconosciuto il diritto a un indennizzo in quanto erano considerati come criminali comuni, e questo semplicemente per il fatto di avere un diverso orientamento sessuale.
Nella sua crudezza il libro non indulge in sensazionalismi inutili ma esprime chiaramente quella che era la vita di un deportato gay nei lager nazisti, condizione ancora oggi sottovalutata, quando addirittura non negata, da molte pwrsone e anche da una certa categoria di storici revisionisti.
Questo quindi è un libro fondamentale per ridare voce a chi, come alre "categorie" di persone ha subito un ingiusto ostracismo e negazione, perché se è assolutamente vero che gli ebrei sono stati massacrati dal regime hitleriano, e anche vero che non sono stati gli unici , come troppo spesso si è fatto credere.
Un libro che dovrebbe essere fatto leggere da tutti, anche nelle scuole, per riportare finalmente un'immagine completa della persecuzione nazista, che oltre all’olocausto - o shoah ebraica - aggiunge questo dei gay che è stato definito "omocausto".
careinthelibrary's review against another edition
challenging
informative
sad
slow-paced
Content Warnings
Graphic: Homophobia, Antisemitism, Violence, Genocide, Death, Hate crime, and Murder
Moderate: Sexual violence, Torture, Outing, Sexual assault, Injury/Injury detail, Physical abuse, and Toxic relationship
kelbs42's review against another edition
challenging
dark
emotional
informative
sad
tense
fast-paced
3.0
jessicajessica101's review against another edition
5.0
Quel "magnifique" ouvrage, montrant une réalité dur à imaginer, à concevoir, mais selon moi, indispensable à lire, pour un devoir de souvenirs.
Dans ce livre Heinz Heger nous livre sa vie dans les camps, sans cacher quoi que ce soit, mais sans tout dévoiler non plus, il parle de tout, ce comment il a survécu, de comment les SS, les nazis étaient, de comment les Triangles roses étaient traités par ces "hommes".
Il parle également d'autres réalités, comme les bordels, il évoque plusieurs fois l'absurdité des Nazis, qui condamnaient l'homosexualité alors qu'ils la pratiquaient également.
Ce qui m'a surtout marqué dans cet ouvrage, c'est le début, avec le recul, je me dis que, lorsque Heinz parle de sa première prison, il ne parle pas avec haine des nazis qui l'avaient surveillé. Malgré tout ce qu'on lui avait fait, il ne gardait pas une haine tenace contre tout un peuple, et je trouve que ça devrait en faire réfléchir plus d'un.
Dans ce livre Heinz Heger nous livre sa vie dans les camps, sans cacher quoi que ce soit, mais sans tout dévoiler non plus, il parle de tout, ce comment il a survécu, de comment les SS, les nazis étaient, de comment les Triangles roses étaient traités par ces "hommes".
Il parle également d'autres réalités, comme les bordels, il évoque plusieurs fois l'absurdité des Nazis, qui condamnaient l'homosexualité alors qu'ils la pratiquaient également.
Ce qui m'a surtout marqué dans cet ouvrage, c'est le début, avec le recul, je me dis que, lorsque Heinz parle de sa première prison, il ne parle pas avec haine des nazis qui l'avaient surveillé. Malgré tout ce qu'on lui avait fait, il ne gardait pas une haine tenace contre tout un peuple, et je trouve que ça devrait en faire réfléchir plus d'un.
daralexandria's review
emotional
reflective
sad
fast-paced
5.0
Content Warnings
Graphic: Deportation, Confinement, Outing, Violence, Gun violence, War, Bullying, Death, Hate crime, Homophobia, Genocide, and Murder
k_lenn's review
5.0
“Today, people have long stopped talking about the sufferings and killings of the Nazi concentration camps, and no longer want to be reminded of them, but we, the ex-prisoners, will always remember what we suffered.”
This book is a must-read. Just beware that it contains slurs and vivid descriptions of torture, etc.
Josef Kohout tells his story (documented by his friend Hans Neumann/“Heinz Heger”) in The Men with the Pink Triangle as one of the many gay men imprisoned and tortured by Nazis during WWII. He informs readers of how he was brought into the camp, prisoner hierarchy, methods of torture used against them, and how he strategically fought for his life, having sexual encounters with more powerful men in exchange for protection against starvation, deadly labour, and more.
Josef and the other prisoners endured unfathomable suffering, and it didn’t quite end after the war. Gay survivors left the camps not as victims, but as criminals, and were denied compensation until
very recently in 2017. From my understanding, some gay men were liberated from these camps just to end up getting arrested again for the “crime” of homosexuality.
Like many gay survivors, Josef passed away in the 90s without any financial compensation from the government and was largely ignored by neighbours and collegues as he tried to rejoin society.
“My request for compensation for the years of concentration camp was rejected by our democratic authorities, for as a pink-triangled prisoner, a homosexual, I had been condemned for a criminal offense, even if I'd not harmed anyone. No restitution is granted to "criminal" concentration-camp victims.”
“But why are we homosexuals still treated so inhumanely, why are we still persecuted and imprisoned by the courts, just as in Hitler's time?”
Due to the history of suppressing queer voices, many people still don’t know the community was targeted. Unfortunately I was pretty ignorant before reading this book too. I knew they were imprisoned, but not to this degree.
Josef’s story is very difficult to read, but very important. This is the outcome of dehumanizing people and why we need to be checking and challenging our biases constantly.
“But whether we gays live in Vienna or anywhere else, we can live as decent a life as we want, but the contempt of our fellow humans, and social discrimination, is the same as it was thirty or fifty years ago. The progress of humanity has passed us by.”
To end on a happier note: while researching Josef, I discovered he met his partner a year after leaving the camps and they stayed together until he passed away. I hope they lived a very happy life in those 48 years together.
maestro_cerrotorcido's review against another edition
challenging
dark
emotional
informative
sad
tense
medium-paced
5.0
This book is incredible. I would say it is a must read for everyone. Most people don't realize not only how horribly gay men were treated during the Holocaust, but also how the defeat of the Nazis was not liberatory for them. The Stalanist and liberal states were just as homophobic as the Nazis. There was no recompense for gay men suffering through the Holocaust, no Nuremburg for them, nothing but more imprisonment and detestations from everyone around them. Unfortunately this has resulted in very few gay male Holocaust survivors telling their stories. That makes this book so important.
Content Warnings
Graphic: Sexual violence, Physical abuse, Homophobia, Death, Genocide, Murder, Racism, Sexual assault, Torture, Classism, Hate crime, Outing, Slavery, Confinement, and Violence
Moderate: Trafficking, War, Sexism, and Antisemitism