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4.03 AVERAGE
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I read it when I was 13 years old, almost 14. It took me a lot of time to finish reading it, but it was worth it, I really enjoyed it. One character really impressed me, Garp’s mother, Jenny Fields, by her strong mentality and her vision of the society norms. It made me realize a lot of things. I love this book and I would recommend it.
A wonderfull tale about Garp. A man's book according to me. A fantastic read!
I felt a little less naive after reading this in high school.
Never before have I found a book so hard to review and rate. Garp was a worldwide bestseller and is considered by many to be a classic in the literary world, but I have to admit that I have mixed feelings about it. On the one hand, I have never read anything with such a unique plot and rich characters that alternately made me laugh out loud and feel despair, and it is definitely extremely well written. However, on the other hand, I felt like I was slogging through it, forcing myself to continue page after page, but I can't pinpoint exactly why. I think there was just too much of it - more information than was needed to get the story across. I finished feeling like I enjoyed it, but I was glad it was done, if that makes sense.
True rating - 3.5 stars
True rating - 3.5 stars
challenging
emotional
reflective
medium-paced
adventurous
dark
emotional
funny
hopeful
lighthearted
reflective
sad
tense
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Complicated
Flaws of characters a main focus:
Yes
Nella prefazione, l'autore avvisa che lui stesso si trova spiazzato al momento di dover spiegare di cosa parli il libro.
Perché abbiamo più temi, che ruotano attorno a Garp e a sua mamma, Jenny Field, e alla loro famiglia allargata.
Abbiamo il tema del sessismo e il tema delle discriminazioni, il tema della morte e della paura della morte per i propri cari.
Io però principalmente ho assorbito la storia di Garp, il ragazzo dall'esistenza impossibile nato per la pura volontà della sua assurda madre, cresciuto dalla madre single -cosa quasi inconcepibile- nell'ambiente che lei aveva scelto come il migliore per il suo futuro sviluppo, vivendo nell'infermeria della scuola.
Garp che trabocca di energie e che le indirizza nella scrittura e nella lotta, Garp che incarna quasi a un certo punto un ideale romantico dello scrittore d'inizio secolo: con soldi che gli permettessero di vivere senza preoccupazioni, girando per il mondo, in attesa dell'ispirazione per scrivere qualcosa.
E seguiamo così l'evoluzione della vita di Garp, dai primi tentativi letterari per conquistare Hellen al primo romanzo, e poi i blocchi, le ripartenze, i lavori successivi sempre meno fantasiosi, sempre più legati alla sua realtà.
Nel frattempo amori, tradimenti, morti, nascite, l'acuirsi della paura per il mondo ostile verso i suoi cari. Fino al risveglio della vena artistica.
Un libro su chi scrive libri, intrecciato però con la storia di Jenny Fields, eroina femminista suo malgrado, incompresa e famosa, col suo libro autobiografico e le sue scelte di vita, la sua onestà e la sua schiettezza.
E intorno a lei le femministe delle più svariate correnti, e ovviamente Roberta la transgender.
Vicende che finiscono con l'irrompere naturalmente nella vita di Garp, già abbastanza incasinata di suo tra ansie per i figli, scappatelle extraconiugali causate dalla lussuria tanto disprezzata da sua madre, e l'unico tradimento di Hellen che -paradossalmente con una visione molto maschilista- oltre a risuonare molto più grave rispetto ai corrispettivi di Garp, diviene anche centrale per le vite di tutti i membri della famiglia.
Un libro ben scritto, scorrevole, piacevole e divertente.
Manca un vero e proprio filo conduttore, o ce ne sono troppi quasi sullo stesso livello, senza che qualcosa prevalga. Una cosa che immagino non voluta, stando alla prefazione dell'autore.
Comunque una buona lettura.
Edit: una lettura che ti resta appiccicata dentro.
A un paio di giorni dalla lettura mi trovo a citare il libro e perfino i sogni mi risultano influenzati da queste pagine. Voto rivisto al rialzo.
Perché abbiamo più temi, che ruotano attorno a Garp e a sua mamma, Jenny Field, e alla loro famiglia allargata.
Abbiamo il tema del sessismo e il tema delle discriminazioni, il tema della morte e della paura della morte per i propri cari.
Io però principalmente ho assorbito la storia di Garp, il ragazzo dall'esistenza impossibile nato per la pura volontà della sua assurda madre, cresciuto dalla madre single -cosa quasi inconcepibile- nell'ambiente che lei aveva scelto come il migliore per il suo futuro sviluppo, vivendo nell'infermeria della scuola.
Garp che trabocca di energie e che le indirizza nella scrittura e nella lotta, Garp che incarna quasi a un certo punto un ideale romantico dello scrittore d'inizio secolo: con soldi che gli permettessero di vivere senza preoccupazioni, girando per il mondo, in attesa dell'ispirazione per scrivere qualcosa.
E seguiamo così l'evoluzione della vita di Garp, dai primi tentativi letterari per conquistare Hellen al primo romanzo, e poi i blocchi, le ripartenze, i lavori successivi sempre meno fantasiosi, sempre più legati alla sua realtà.
Nel frattempo amori, tradimenti, morti, nascite, l'acuirsi della paura per il mondo ostile verso i suoi cari. Fino al risveglio della vena artistica.
Un libro su chi scrive libri, intrecciato però con la storia di Jenny Fields, eroina femminista suo malgrado, incompresa e famosa, col suo libro autobiografico e le sue scelte di vita, la sua onestà e la sua schiettezza.
E intorno a lei le femministe delle più svariate correnti, e ovviamente Roberta la transgender.
Vicende che finiscono con l'irrompere naturalmente nella vita di Garp, già abbastanza incasinata di suo tra ansie per i figli, scappatelle extraconiugali causate dalla lussuria tanto disprezzata da sua madre, e l'unico tradimento di Hellen che -paradossalmente con una visione molto maschilista- oltre a risuonare molto più grave rispetto ai corrispettivi di Garp, diviene anche centrale per le vite di tutti i membri della famiglia.
Un libro ben scritto, scorrevole, piacevole e divertente.
Manca un vero e proprio filo conduttore, o ce ne sono troppi quasi sullo stesso livello, senza che qualcosa prevalga. Una cosa che immagino non voluta, stando alla prefazione dell'autore.
Comunque una buona lettura.
Edit: una lettura che ti resta appiccicata dentro.
A un paio di giorni dalla lettura mi trovo a citare il libro e perfino i sogni mi risultano influenzati da queste pagine. Voto rivisto al rialzo.
Reread-- reminded me of Fates and Furies in some ways which I wouldn't have noticed without reading them closely together. Did this one on audible-- afterword by John Irving was very interesting.
#popsugarreadingchallenge
National Book Award winner
#popsugarreadingchallenge
National Book Award winner
Took me a long time to get to this one. Didn't really appeal - wrong!! This is the master storyteller telling his story about a storyteller. A classic for good reason, and Irving shines. He does what he does - telling weird stories about weird people doing weird things - and it works brilliantly most of the time. Solid 4 star read!