3.63 AVERAGE

relaxing medium-paced

Wow, so Scandinavian literature is indeed not just about the Nazi past and violence against women. It is also about..... collecting hooverflies on a tiny Swedish island.

This is the German translation of the Swedish book "Flugfällan". Not sure if this ever got translated into English.

Nearly completely bereft of a conventional plot this novel just deals with various aspects of collecting these flies, with the fascination about collecting anything in general, becoming immersed in a niche passion and how to live one's life according to one's own terms.

Hooverflies were not anything I ever wasted too much time thinking about before reading this oeuvre. To be honest, I had never even heard about this specific type of fly before, yet at the end of the book I was strangely enthralled by the subject matter and secretly started planning to become an entomologist myself until reason finally caught up with me again.

Though the actual "story" (whatever little there is of it) is fictional there are plenty of references to other literary collectors and fly catchers in books by the likes of D.H. Lawrence and Bruce Chatwin. We also get to learn a lot of biographical details about Rene Malaise, a real life Swedish entomological hero who is now best known for the invention of a fly trap named after him but seemed to have had a fascinating life story and concluded his life with very unconventional research about the fate of Atlantis.

Definitely a quaint book but worth checking out.

Una collezione completa è la più triste di tutte le collezioni.

So entirely enjoyable.
informative reflective
informative relaxing medium-paced

Not only for entomologists.

Rating: 3.0

Questo libriccino è stata un'esperienza curiosa, una lettura diversa e per certi versi interessante, ma non credo ripeterei troppo volentiri l'esperienza.
È un collage, un misto (spesso poco armonico) di memoir, biografia, autobiografia, diario, raccolta di riflessioni e saggio divulgativo sull'entomologia. Ecco, un esperimento potenzialmente interessante, ma qualcosa di questa potenzialità si è persa, secondo me, nella poca coerenza con cui le varie parti sono amalgamate. E non solo i vari aspetti che compongono il libro sono poco omogenei, ma anche la scrittura è altalenante: ci sono capitoli geniali, interessantissimi, persino poetici, ma accanto a questi ci sono anche numerosissime pagine piuttosto noiose, infarcite di riflessioni opache e in qualche modo già lette.
Certo, devo almeno riconoscere a Sjöberg il merito di avermi fatto leggere 200 pagine sulla catalogazione delle mosche (o meglio, dei sirfidi) senza che avessi l'impressione di trovarmi in un testo di biologia, a me che la biologia non l'ho mai studiata volentieri e delle mosche non mi è mai imporato granché.
Credo che il modo migliore di godere di questa lettura sia proprio prenderla per una specie di divertissement, un esperimento un po' diverso, un libro fuori dagli schemi classici del romanzo o del saggio, e afferrare solo quei capitoli interessanti, lasciando scivolare invece le frasi meno significative.
E allora resta la bottonologia, resta un uomo che tutte le sere attraversa la città con un agnello stretto fra le braccia e varca così le porte del Teatro Nazionale, restano i commoventi tentativi di difesa di mosche che assumono le fattezze di insetti dotati di pungiglione, ignare che a certe latitudini questi insetti siano estinti da anni.
Si tratta di suggestioni, si immagini fugaci che rischiano di sbiadire fra resoconti di viaggio di un esploratore vagamente arrogante e aste a cui vengono vendute case dai gabinetti illustri.
Non mi è piaciuta molto l'ironia forzata dell'autore, quella che lo spinge a sminuire il non-entomologo quasi per difesa, quasi si aspettasse da un momento all'altro di essere deriso e umiliato per via dei propri studi poco noti ai più. Un atteggiamento un po' adolescenziale, ecco, che qualche volta ha gettato un'ombra su pagine altrimenti molto interessanti.

E poi, mi resterà sempre una domanda: davvero in Svezia c'è la convinzione che i treni del sud Europa siano popolati da banditi armati di cloroformio pronti ad addormentare e derubare interi vagoni?
informative inspiring reflective medium-paced

It stays with you

Malo dosadno osim ako vam muhe i kukci nisu hobi.