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3.6 AVERAGE
3.6 AVERAGE
Despre criza din Venezuela știm cu toții, dar despre felul in care se manifesta, despre foamea, violenta si lupta pentru supraviețuire a locuitorilor, in special ai Caracasului, am aflat eu abia acum din aceasta scurta nuvela, construita ca o antiteza intre viața dinainte si viața actuala plina de lipsuri si marcata de frica viscerala a Adelaidei Falcon.
Dificultățile personale si politice sunt evocate prin tot ce trăiește Adelaida: grupuri de revoluționari care ajung sa fie mai violenți si mai corupți decât forțele de ordine, valuta devine ilegala si deținerea se pedepsește necruțător, sunt uciși in masa protestatari, indiferent de vârstă, victima cade oricine si pare sa nu mai existe nicio autoritate in măsură sa readucă pacea si ordinea, lipsurile din sistemul medical si cele materiale duc la înflorirea pieței negre si la înfometarea, la propriu, a cetățenilor care încă nu au ajuns sa jefuiască pentru a supraviețui.
Sub semnul tuturor acestor coșmaruri, care apasă si guvernează viața ei, Adelaida ia o decizie care la o prima privire pare condamnabila, dar care după o reflecție sincera, pare sa fie singura ei șansă. Aici apare aspectul moral: pana unde are voie un om sa meargă, in situația in care tara sa nu îi mai oferă nimic, nici măcar speranța? Este condamnabil sa vrei sa scapi dintr-o lume in care rata criminalității ajunge la 81,4 la 100.000 de locuitori (informatie preluata de pe wikipedia)?
Dificultățile personale si politice sunt evocate prin tot ce trăiește Adelaida: grupuri de revoluționari care ajung sa fie mai violenți si mai corupți decât forțele de ordine, valuta devine ilegala si deținerea se pedepsește necruțător, sunt uciși in masa protestatari, indiferent de vârstă, victima cade oricine si pare sa nu mai existe nicio autoritate in măsură sa readucă pacea si ordinea, lipsurile din sistemul medical si cele materiale duc la înflorirea pieței negre si la înfometarea, la propriu, a cetățenilor care încă nu au ajuns sa jefuiască pentru a supraviețui.
Sub semnul tuturor acestor coșmaruri, care apasă si guvernează viața ei, Adelaida ia o decizie care la o prima privire pare condamnabila, dar care după o reflecție sincera, pare sa fie singura ei șansă. Aici apare aspectul moral: pana unde are voie un om sa meargă, in situația in care tara sa nu îi mai oferă nimic, nici măcar speranța? Este condamnabil sa vrei sa scapi dintr-o lume in care rata criminalității ajunge la 81,4 la 100.000 de locuitori (informatie preluata de pe wikipedia)?
I like the idea of this book and its main character but I felt quite removed from her, for some reason.
dark
emotional
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
N/A
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
No
Mi mayor critica es por el hecho de que todas las mujeres Chavistas sean retratadas como morenas gordas, con pelo grueso y desgreñado. Es muy realista que Adelaida, sifrina Caraqueña al fin, piense y se exprese de esta manera-- ese mismo tipo de comentario se lo he oido a amigos, familiares y extraños que piensan que ser moreno es una especie de falla moral de la cual provienen todos los males en America Latina. Se pudiese argumentar que esta caracterizacion es solo una forma de crear un personaje autentico, pero el que Adelaida nunca sea confrontada con como estas opiniones racistas y clasistas contribuyeron a la opresion de los pobres que, al fin y al cabo, fue parte de lo que ayudo a Chavez a ascender al poder sugiere que la autora (rubia, flaca y con rasgos Europeos) comparte estas opiniones y no ve nada fuera de lo comun.
"Sobrevivir es parte del horror que viaja con quien escapa. Una alimaña que busca derrotarnos cuando nos encuentra sanos, para hacernos saber que alguien merecia mas que tu seguir con vida."
"Sobrevivir es parte del horror que viaja con quien escapa. Una alimaña que busca derrotarnos cuando nos encuentra sanos, para hacernos saber que alguien merecia mas que tu seguir con vida."
dark
tense
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
having trouble thinking of what to say because this was a really heavy book. despite the mention of "gruesome choices" in the description i was not prepared for quite how dark it got i think...namely the chapter where santiago described his time in prison. but i think it was really well written and a tense portrayal of a country actively dissolving. unfortunately i kept comparing this to prophet song as i was reading, even though that was completely fictional while some parts of this are based in real events, but this was much better in my opinion. i felt the tension and danger a lot more, rather than just a haze. and i really liked that the most central relationship was between adelaida and her mother.
Content Warnings
Graphic: Death, Rape, Torture, Murder
Moderate: Death of parent
challenging
dark
sad
tense
medium-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Notte a Caracas, fresco di stampa, è un modo per avvicinarsi alla realtà del Venezuela, intrisa di fame, rivoluzione e violenza. MA non è, a mio avviso, un esempio di buon romanzo. Da leggere sì, ma soltanto relativamente al primo punto; la qualità letteraria la si trova altrove.
L'esordio come scrittrice di romanzi di Karina Sainz Borgo mi sembra, innanzitutto, un'enorme occasione persa. Quello che avrebbe potuto essere, e anche quello che mi ha convinta a tentare, è una testimonianza della situazione venezuelana, questione che mi ha incuriosita alla luce della mia relativa ignoranza. Invece, quello che si è rivelato, è un romanzo intenso ma spesso frammentario e confusionario, in cui una buona metà delle pagine riguardano dei flashback non sempre amalgamati e spesso fine a sé stessi. La parte d'impatto del libro, quella veramente interessante, risulta minoritaria. Prevalgono episodi di vita della protagonista in un Venezuela antecedente al caos, il cui scopo presumo essere un canto alla nostalgia, un ricordo di un paese che ora non è più difendibile, né sul piano sociale né su quello umanitario. Se questi frammenti fossero stati inseriti con più armonia nel testo, l'effetto sarebbe perfettamente riuscito, e alla vergogna odierna si sarebbe affiancata l'immagine di una realtà splendida di cui serbare ricordo, un po' come avviene con la magia che Isabel Allende riesce a creare tra le sue pagine. Invece mi è mancato questo fondamentale passaggio, e mentre divoravo avidamente le righe sulla Caracas odierna, sporca e violenta, alternavo la noia, e anche un po' di fastidio, affiancata alla lettura delle vite di Tizia, Caia, Tizio e non so chi altro, che nulla hanno aggiunto al pathos.
Il gradimento, insomma, deriva sostanzialmente dal fatto che fosse la mia unica (per ora) lettura sull'argomento, e tutto sommato ogni cosa può fare cultura.
L'esordio come scrittrice di romanzi di Karina Sainz Borgo mi sembra, innanzitutto, un'enorme occasione persa. Quello che avrebbe potuto essere, e anche quello che mi ha convinta a tentare, è una testimonianza della situazione venezuelana, questione che mi ha incuriosita alla luce della mia relativa ignoranza. Invece, quello che si è rivelato, è un romanzo intenso ma spesso frammentario e confusionario, in cui una buona metà delle pagine riguardano dei flashback non sempre amalgamati e spesso fine a sé stessi. La parte d'impatto del libro, quella veramente interessante, risulta minoritaria. Prevalgono episodi di vita della protagonista in un Venezuela antecedente al caos, il cui scopo presumo essere un canto alla nostalgia, un ricordo di un paese che ora non è più difendibile, né sul piano sociale né su quello umanitario. Se questi frammenti fossero stati inseriti con più armonia nel testo, l'effetto sarebbe perfettamente riuscito, e alla vergogna odierna si sarebbe affiancata l'immagine di una realtà splendida di cui serbare ricordo, un po' come avviene con la magia che Isabel Allende riesce a creare tra le sue pagine. Invece mi è mancato questo fondamentale passaggio, e mentre divoravo avidamente le righe sulla Caracas odierna, sporca e violenta, alternavo la noia, e anche un po' di fastidio, affiancata alla lettura delle vite di Tizia, Caia, Tizio e non so chi altro, che nulla hanno aggiunto al pathos.
Il gradimento, insomma, deriva sostanzialmente dal fatto che fosse la mia unica (per ora) lettura sull'argomento, e tutto sommato ogni cosa può fare cultura.
dark
emotional
tense
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Complicated
I've been working on a project reading translated books from all over the world. My first country of choice was Venezuela. I developed an entire video discussing not only this book, but also the history and culture of Venezuela and learned so much through the experience. If you're interested in checking that content as well as my review of this book definitely check out that reading vlog here: https://youtu.be/GkWyaW82u0o?si=oo9UP0COru_m1K40
Hurja ja rujo romaani romahduspisteeseen joutuneesta Venezuelasta, ja ihmisistä kriisin silmässä. Kiinnostava ja raastava, mutta harmillisen epätasainen ja sekä kielellisesti että tarinallisesti aika kömpelösti etenevä kokonaisuus.
2,5 tähteä.
2,5 tähteä.