Take a photo of a barcode or cover
Nos habla de dos familias enfrentadas por el conflicto armado de ETA; antes estaban muy unidas pero sus diferentes posturas ante este tema las separaron. Es una historia con un «rollo» muy costumbrista que no es para nada mi estilo de lectura pero por la que sentía mucha curiosidad.
Esperaba que se profundizase más en las presiones sociales de la época en relación a estar de parte de ETA y cómo les comían la cabeza a los chavales para que de acabaran justificando a sí mismos el matar gente por «la causa».
Son capítulos cortos que van alternando entre diferentes personajes y momentos personales, pero está muy bien hecho y no te pierdes en ningún momento.
Se trata mucho la importancia del perdón.
Personajes muy estereotipados. Cero evolución lógica en ellos (todos sus cambios se dan de forma superbrusca), a excepción del personaje de Arantxa.
Personajes femeninos que dejan mucho que desear (fuerte tufillo misógino).
4,5.
Trata un tema que a priori no me llama especialmente la atención, pero los personajes resultan tan reales y cercanos como yo pocas veces he visto en la ficción, hasta tal punto que cuesta separarse de ellos una vez terminado el libro, algo que casi nunca me había pasado.
Personalmente, a mí el estilo del autor sí me ha gustado, creo que le da un toque de verdad y proximidad, no sabría cómo expresarlo mejor. Me parece todo un acierto.
Creo que es una novela extraordinaria que merece leerse.
Trata un tema que a priori no me llama especialmente la atención, pero los personajes resultan tan reales y cercanos como yo pocas veces he visto en la ficción, hasta tal punto que cuesta separarse de ellos una vez terminado el libro, algo que casi nunca me había pasado.
Personalmente, a mí el estilo del autor sí me ha gustado, creo que le da un toque de verdad y proximidad, no sabría cómo expresarlo mejor. Me parece todo un acierto.
Creo que es una novela extraordinaria que merece leerse.
No había querido leer este libro hasta el momento porque, sinceramente, desconfiaba de todas las buenas críticas que había escuchado. No sabía cuánto me equivocaba.
"Patria" te enfada, te emociona, te entristece, pero te ilusiona y te reconforta. Te llega a lo más hondo. Te identifiques más o menos con los personajes, pienses de una forma u otra, te hace reflexionar y cuestionártelo todo. Y sobre todo, te hace no olvidar el terror y el dolor que marcaron la vida de miles de personas.
"Patria" te enfada, te emociona, te entristece, pero te ilusiona y te reconforta. Te llega a lo más hondo. Te identifiques más o menos con los personajes, pienses de una forma u otra, te hace reflexionar y cuestionártelo todo. Y sobre todo, te hace no olvidar el terror y el dolor que marcaron la vida de miles de personas.
Mi sono resa conto di una cosa. Ci sforziamo di dare un senso, una forma, un ordine alla vita, e alla fine la vita fa di noi quello che le va.
Due famiglie, una decina di personaggi, una trama che si sviluppa lungo venticinque anni o giù di lì.
La storia si dipana per lo più in un paese basco poco distante da San Sebastiàn e narra la vita di due nuclei, capitanati ognuno dalla propria mater familias.
I capitoli sono brevi e ognuno è raccontato dal punto di vista di uno dei personaggi. I salti temporali sono continui, eppure non è complesso seguire la narrazione e posizionare ogni pezzo del puzzle al suo posto. Sarà anche che fin dalla quarta di copertina si conosce il contesto e il Fatto, quello con la maiuscola, quello che segna il prima e il dopo. Non c'è mistero, non c'è il giallo, fin da subito sappiamo cosa cambierà nella vita di queste persone, tutto sta a scoprire come, ad accompagnarli nel dolore della perdita, nella rabbia, nell'irrigidimento delle posizioni, nell'isolamento, nell'ideologia.
Forse solo all'inizio serve un momento di aggiustamento, tra i molti personaggi che vengono presentati, i salti temporali, i termini in euskera e tutte queste x che rendono i nomi difficilmente memorizzabili al primo approccio.
Le sottotrame sono molte e alcune solo accennate, servono principalmente ad aggiungere sfumature ai personaggi principali e l'attenzione resta sempre sulla vicenda principale. Che l'autore voglia dirci che ognuno vive i propri drammi, che ci stiamo interessando di questa sofferenza specifica ma potremmo anche approfondire la storia di Ramuntxo e di sua figlia, o quella di Aránzazu, o la vita di quell'orribile Don Serapio? Che ognuno di loro avrebbe una storia da raccontare, ma non è questo il momento?
È una saga familiare drammatica, carica di una tensione emotiva in costante crescita e di cui ho riconosciuto appieno la forza solo alla fine del libro.
Ed è inserita in un contesto storico e politico estremamente preciso e però poco approfondito: quello che fa il romanzo non è narrare le origini e le motivazioni dell'ETA, illustrarne le strategie, propugnarne l'ideologia, ma mostrare i suoi effetti sulla vita quotidiana di queste persone, che sono gente comune. A me, che dell'ETA so poco, resta la sensazione di aver bisogno di capire di più il perché e il per come dell'organizzazione e del movimento, ma non ne faccio una colpa al romanzo, semmai un merito: quello di avermi incuriosita.
4 stelline e mezzo.
Due famiglie, una decina di personaggi, una trama che si sviluppa lungo venticinque anni o giù di lì.
La storia si dipana per lo più in un paese basco poco distante da San Sebastiàn e narra la vita di due nuclei, capitanati ognuno dalla propria mater familias.
I capitoli sono brevi e ognuno è raccontato dal punto di vista di uno dei personaggi. I salti temporali sono continui, eppure non è complesso seguire la narrazione e posizionare ogni pezzo del puzzle al suo posto. Sarà anche che fin dalla quarta di copertina si conosce il contesto e il Fatto, quello con la maiuscola, quello che segna il prima e il dopo. Non c'è mistero, non c'è il giallo, fin da subito sappiamo cosa cambierà nella vita di queste persone, tutto sta a scoprire come, ad accompagnarli nel dolore della perdita, nella rabbia, nell'irrigidimento delle posizioni, nell'isolamento, nell'ideologia.
Forse solo all'inizio serve un momento di aggiustamento, tra i molti personaggi che vengono presentati, i salti temporali, i termini in euskera e tutte queste x che rendono i nomi difficilmente memorizzabili al primo approccio.
Le sottotrame sono molte e alcune solo accennate, servono principalmente ad aggiungere sfumature ai personaggi principali e l'attenzione resta sempre sulla vicenda principale. Che l'autore voglia dirci che ognuno vive i propri drammi, che ci stiamo interessando di questa sofferenza specifica ma potremmo anche approfondire la storia di Ramuntxo e di sua figlia, o quella di Aránzazu, o la vita di quell'orribile Don Serapio? Che ognuno di loro avrebbe una storia da raccontare, ma non è questo il momento?
È una saga familiare drammatica, carica di una tensione emotiva in costante crescita e di cui ho riconosciuto appieno la forza solo alla fine del libro.
Ed è inserita in un contesto storico e politico estremamente preciso e però poco approfondito: quello che fa il romanzo non è narrare le origini e le motivazioni dell'ETA, illustrarne le strategie, propugnarne l'ideologia, ma mostrare i suoi effetti sulla vita quotidiana di queste persone, che sono gente comune. A me, che dell'ETA so poco, resta la sensazione di aver bisogno di capire di più il perché e il per come dell'organizzazione e del movimento, ma non ne faccio una colpa al romanzo, semmai un merito: quello di avermi incuriosita.
4 stelline e mezzo.

Viist the locations in the novel
This book has made an impression on me. One due to its sheer size – 581 large format pages and fairly small print, and the sheer scope of the novel itself. It aims to look at the Basque problem, the issue of terrorism of the country at large. That is one epic theme. Break it down into the involvement, opinions and experiences of two families and you start to understand the wealth of the journey the writer takes you on.
I almost didn’t read this as I’ve read so much about ETA, the Basque terrorist group, terrorism in Spain and the many deaths as a result. A final University exam came to mind making my hands go all sweaty. But I did read it and it was interesting to get a view from two families who came to be on two separate sides of the political fence. That of course was a matter of life and death. Take a side, any side, and the risk was death.
What the book does well is the build up of the fear amongst the people of the Basque country and of Spain at large. The group came, grew, expanded and swept away the past without anyone noticing what was going on. The sheer scale and fear were unprecedented and this came across well in the novel.
Imagine being close friends but then not just growing apart but being forced so far apart as you can be. When someone from one family is assassinated, the member of the other family actually joins the group. It’s their stories, their reasoning, their experiences we hear. I think this is what makes for a fascinating and shocking account of the struggle. The human angle of it all is the most chilling. When one person is murdered, more lives are destroyed. Family life dies with them and this novel is a strong reminder of that.
Although this is a fictional account of the ETA years, and the setting is vague, this reads as a general yet personal account of the struggle. The author himself was born in San Sebastian in 1959 – the very year ETA was founded and so this lends extra weight to the novel for me. It’s his story and his country’s story too.
There’s some very controversial lines and ideas brought up throughout the novel but then is this not what happens during war time? We’re reading this with modern eyes so whilst certain parts jar with my understanding of the history, I can’t say it didn’t compel me to read on.
Epic in scope and style, and I have to say, for me it was over long. A shorter, more concise read would have given it a stronger impact.
Homeland (Patria in Spanish) is a novel looks at issues so relevant sadly to our modern world. And the people, the families who live them.
Es un cuadro que lo ves de un primer vistazo y después lo van pintando pincelada a pincelada, detallando la vista general. Emotivo, bien escrito, ágil, con los "querés un polvorón" que te hacen sacar la lagrimilla. Muy bueno.
Muy fácil de leer, engancha desde el principio, aunque el final es predecible.
Lo mejor del libro es leer la historia contada desde el punto de vista de todos los personajes de las dos partes del conflicto.
Lo mejor del libro es leer la historia contada desde el punto de vista de todos los personajes de las dos partes del conflicto.
Si esto fuera una serie, sería la típica serie babosa y cutre de Telecinco para consumo general que te explica exactamente qué tienes que pensar y cómo.
Reconozco que hay información que ni sabía ni me podía imaginar y por ese lado obviamente he aprendido cosas, pero me huele a muy podrida la forma rancia y obvia que tiene de dirigir al lector.
Le sobra la mitad del libro con historias que supuestamente ayudarían a ver la evolución de los personajes, pero que no son más que paja sensacionalista y carroñera, con anécdotas machistas, xenófobas y homófobas.
Y ni siquiera voy a entrar en el trato a los personajes femeninos, porque entonces lo dejaría con cero estrellas.
Reconozco que hay información que ni sabía ni me podía imaginar y por ese lado obviamente he aprendido cosas, pero me huele a muy podrida la forma rancia y obvia que tiene de dirigir al lector.
Le sobra la mitad del libro con historias que supuestamente ayudarían a ver la evolución de los personajes, pero que no son más que paja sensacionalista y carroñera, con anécdotas machistas, xenófobas y homófobas.
Y ni siquiera voy a entrar en el trato a los personajes femeninos, porque entonces lo dejaría con cero estrellas.
Es maravillosa esta historia. Sinceramente yo no tenía mucho conocimiento sobre ETA y gracias al libro pude aprender un poco al respecto. Trata el tema genial y el autor escribe tan bien que hace que te involucres con los personajes, todo el rato tenía ganas de llorar. También es muy adictiva, no quería soltar el libro en ningún momento.
Vzhľadom na citlivú a emotívnu tému som čakala, že ma táto kniha strhne. Terorizmus, strata blízkeho človeka chladnokrvnou vraždou, rodiny rozdelené nacionalizmom a politikou - to sú veci, o ktorých som si myslela, že sa nedá písať nudne. Napriek tomu to autor dokázal. Kniha bola vrcholne nezáživná.
Prvú polovicu knihy som bola stratená v postavách aj v čase. Krátke dvoj-trojstranové kapitoly sa rýchlo striedali, a striedali sa v nich aj rozprávači a časové obdobia. Kým som sa zorientovala o kom sa píše a kde sa nachádzame, už bol koniec kapitoly a zase som nevedela, o čom je reč. Kapitoly sú usporiadané totálne chaoticky, bez akejkoľvek logiky.
V druhej polke knihy som už bola viac-menej zorientovaná, avšak vôbec mi nesadol autorov suchý jazyk. Krátke, nezáživné, strnulé vety bez emócii, ako keby písal o počasí a nie o láske a nenávisti. K tomu do deja zaplietol zbytočne veľa postáv a epizodických udalostí, ktoré ma vonkoncom nezaujímali a ak by v knihe chýbali, vôbec by to nevadilo.
No a potom prišiel koniec - gýčový, silený, jeden veľký facepalm.
Za mňa teda veľké sklamanie. Jediné, čo ma tu bavilo a prečo som knihu dočítala, bolo zobrazenie Baskov, ich kultúry a prostredia. Nevedela som o nich nič a táto kniha ma aspoň donútila otvoriť wikipédiu.
Prvú polovicu knihy som bola stratená v postavách aj v čase. Krátke dvoj-trojstranové kapitoly sa rýchlo striedali, a striedali sa v nich aj rozprávači a časové obdobia. Kým som sa zorientovala o kom sa píše a kde sa nachádzame, už bol koniec kapitoly a zase som nevedela, o čom je reč. Kapitoly sú usporiadané totálne chaoticky, bez akejkoľvek logiky.
V druhej polke knihy som už bola viac-menej zorientovaná, avšak vôbec mi nesadol autorov suchý jazyk. Krátke, nezáživné, strnulé vety bez emócii, ako keby písal o počasí a nie o láske a nenávisti. K tomu do deja zaplietol zbytočne veľa postáv a epizodických udalostí, ktoré ma vonkoncom nezaujímali a ak by v knihe chýbali, vôbec by to nevadilo.
No a potom prišiel koniec - gýčový, silený, jeden veľký facepalm.
Za mňa teda veľké sklamanie. Jediné, čo ma tu bavilo a prečo som knihu dočítala, bolo zobrazenie Baskov, ich kultúry a prostredia. Nevedela som o nich nič a táto kniha ma aspoň donútila otvoriť wikipédiu.