4.01 AVERAGE


Temo che le aspettative e gli elogi non abbiano molto giovato al mio apprezzamento di questo libro. Ne avevo sentito parlare così bene che ero quasi sicura che mi sarei innamorata di "Oscar", ma qualcosa non ha funzionato. Non è che non mi sia piaciuto, ma mi è più che altro scivolato addosso. È un libriccino che si legge in un paio d'ore, non di più, e che, ahimé, si dimentica altrettanto velocemente. O per lo meno, io l'ho dimenticato in fretta. E dire che la tematica è a dir poco complessa, profonda e delicata, qualcosa a cui è difficile restare indifferenti. La storia di Oscar e di Nonna Rosa è affrontata con estrema delicatezza e dolcezza, ma sfugge, finisce troppo in fretta, senza dare il tempo al lettore di lasciarsi travolgere a dovere. Oscar è solo un bambino, ma ha il cancro. Oscar vive in un ospedale, il suo soprannome è Testa d'Uovo, e come amici ha Peggy Blue - che è blu per via di una malattia che non permette al suo sangue di circolare correttamente - e Bacon, ospite d'onore del reparto Grandi Ustionati. E poi c'è Nonna Rosa, che racconta d'essere stata una lottatrice e di aver sconfitto donne untissime con un sacco di farina.
Ecco, il tenore del libro è questo: grandi tragedie raccontate con un umorismo che vorrebbe forse ricalcare la spensieratezza dei bambini, ma alla fine sembra solo una grande strizzata d'occhio agli adulti. Per carità, la tematica della malattia è trattata con un rispetto e una consapevolezza che tutti i romanzetti ripieni di tragedie che tanto vanno oggi possono solo sognarsela, ma a fine lettura mi è rimasto addosso un senso di artificio, di gochino retorico, di mancanza di sostanza.
Ecco, ho trovato che questo libro avesse poco di autentico: mi è quasi parso che l'autore, per tutto il tempo, non facesse altro che darmi di gomito gridando: "Hai visto come sono bravo? Come parlo bene di queste cose! Guarda ora come ti faccio piangere, perché la mia idea di presentarti un bambino in fin di vita che scrive lettere a Dio costruite ad arte è troppo geniale, è troppo simbolica, su, disperati!".
Mi è sembrato un libro troppo cerebrale, ma la tematica richiedeva anche tante viscere. Si sono strette anche quelle, ma solo di riflesso. Certo, forse è stato meglio così, perché se avesse puntato dritto allo stomaco, avrebbe potuto essere veramente straziante, ma insomma, non sono rimasta troppo colpita da questo libriccino.
hopeful sad medium-paced
emotional hopeful inspiring sad

Underwhelming. Completely lacking in subtlety, relentlessly shoving the message down the reader's throat.
challenging emotional informative inspiring reflective medium-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Yes
Loveable characters: Yes
Diverse cast of characters: No
Flaws of characters a main focus: Yes

I didn't really enjoy the book, but that's probably because I hate
sad endings
.
emotional inspiring sad slow-paced
Plot or Character Driven: Character
Loveable characters: Yes

Livro 64 /104
ÓSCAR 
e a Senhora Cor-de-Rosa
Eric-Emmanuel Schmitt
94 páginas 
COMOVENTE . SIMPLES E GENIAL
A beleza deste livro está na simplicidade da escrita e na mensagem de carinho e esperança da estória.
Um livro
- de uma sensibilidade tocante, uma lição de vida e de amor.
- cheio de fé e muito comovente da primeira à última página. 
- muito bonito que nos põe a pensar na vida e do que fazemos dela!
- que nos faz pensar que não é por acontecer algo de menos bom que não se pode deixar de sonhar e de viver. 
Cada qual deve viver o seu dia com a intensidade do último. 
Sem dúvida que este livro nos leva a reflectir sobre muita coisa.
INESQUECÍVEL 
emotional sad medium-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Yes
Loveable characters: No
Diverse cast of characters: No
Flaws of characters a main focus: Complicated
emotional funny hopeful inspiring reflective sad medium-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Yes
Loveable characters: Yes

Schmitt has no respect for gentle endings—this is devastating. The story itself is beautiful, of course. A young boy at the sunset of his life trying to live it all before his passing. A story of life and faith. I found it interesting how the entries become more profound and philosophical as days pass: he does not actually age, but his thoughts do. He starts out with simple recountings and childish arguments, but, by the end, he really starts to appreciate the philosophy and beauty behind life as it is given to us. Just beautiful.