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medium-paced
adventurous
funny
lighthearted
medium-paced
I hated this book, buuut I got to see humanity from another point of view. The author's sarcasm added a lot to this story.
adventurous
challenging
dark
emotional
reflective
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
adventurous
funny
lighthearted
reflective
medium-paced
adventurous
challenging
mysterious
slow-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
No
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Complicated
adventurous
challenging
tense
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
adventurous
funny
slow-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
No
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
No
I viaggi di Gulliver è uno dei tanti (troppi) classici che sono stati fraintesi e travisati dall'immaginario popolare.
Nel pensiero comune si tratta di una favoletta comica per bambini, dove si incontrano lillipuziani e giganti. In realtà Swift si è servito dell'elemento fantastico per scrivere una satira sferzante sulla società contemporanea, mettendo alla berlina sia gli uomini che le istituzioni senza risparmiare niente e nessuno. Questo cinismo così universale è indubbiamente figlio del suo tempo, di quel settecento illuminista che in nome della ragione si fa beffe delle superstizioni, ma anche della morale comune e delle passioni.
Ne esce fuori un romanzo freddo, che diverte e fa riflettere ma non appassiona mai. E' scritto con uno stile semplice ma distaccato, a cui manca (per scelta) qualunque guizzo poetico o idealistico; si concentra sui particolari più minuti e l'umorismo di cui fa uso è spesso scatologico, proprio per amplificare la dimensione dissacrante dell' opera.
E' una lettura che faccio sempre volentieri, perchè se è vero che non mi suscita grandi emozioni è altrettanto vero che l'ironia di cui è pervaso mi regala sempre un po' di leggerezza e serenità, e scusate se è poco.
Nel pensiero comune si tratta di una favoletta comica per bambini, dove si incontrano lillipuziani e giganti. In realtà Swift si è servito dell'elemento fantastico per scrivere una satira sferzante sulla società contemporanea, mettendo alla berlina sia gli uomini che le istituzioni senza risparmiare niente e nessuno. Questo cinismo così universale è indubbiamente figlio del suo tempo, di quel settecento illuminista che in nome della ragione si fa beffe delle superstizioni, ma anche della morale comune e delle passioni.
Ne esce fuori un romanzo freddo, che diverte e fa riflettere ma non appassiona mai. E' scritto con uno stile semplice ma distaccato, a cui manca (per scelta) qualunque guizzo poetico o idealistico; si concentra sui particolari più minuti e l'umorismo di cui fa uso è spesso scatologico, proprio per amplificare la dimensione dissacrante dell' opera.
E' una lettura che faccio sempre volentieri, perchè se è vero che non mi suscita grandi emozioni è altrettanto vero che l'ironia di cui è pervaso mi regala sempre un po' di leggerezza e serenità, e scusate se è poco.
adventurous
challenging
dark
funny
reflective
medium-paced
Plot or Character Driven:
Plot
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Complicated
While it is certainly very clever in its satire and had some good moments, I confess that I was bored through nearly the whole book. But at least now I can say I have read it.