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La Specialista è una donna in fuga, dal suo passato, dai suoi fantasmi e dal suo lavoro. Una donna costantemente braccata, prudente fino all'assurdo, che si ritroverà a dover escogitare una soluzione nuova per sopravvivere, quando sul suo cammino incontrerà altre persone coinvolte in un complotto enormemente più grande di tutti loro.

The Chemist è un libro interessante. Piacevole e coinvolgente, di sicuro, ma non senza difetti. L'ho apprezzato, anche se mi aspettavo qualcosa di più.

La trama è ben strutturata. La storia ci mette un po' ad ingranare, l'inizio risulta un po' lento e difficoltoso, e il distacco della protagonista aiuta poco il coinvolgimento nella storia. Ma dopo le prime cinquanta pagine, la storia ingrana; il ritmo inizia a farsi molto più serrato e coinvolgente, gli avvenimenti si susseguono rapidi, così come i colpi di scena e il libro si legge in fretta. Purtroppo, più avanti nella narrazione ho riscontrato un ritorno al ritmo altalenante; il libro presenta sprazzi di adrenalina qua e là, per poi rallentare il racconto fino a renderlo quasi noioso, per poi inserire un altro pezzo serratissimo e avanti così. Il ritmo non è costante, e questo potrebbe essere un vantaggio, ma per me è risultato a tratti in un calo dell'interesse verso gli accadimenti della storia. Mi sono trovata a ignorare il libro per giorni a volte, e altre volte a fare le 4 del mattino senza riuscire a scollarmi dalle pagine.
In ogni caso, la storia è una buona storia. Mi aspettavo qualcosa di più "fantascientifico", ma in realtà questo non è altro che un thriller ben scritto.

I personaggi potevano essere caratterizzati meglio. Devo ammettere che per tutto il romanzo sono rimasta indecisa riguardo ai miei sentimenti per la protagonista, e ancora non ho capito se l'ho apprezzata o se mi è stata enormemente antipatica. Inizialmente ha sicuramente prevalso l'antipatia, ma ci sono stati momenti in cui l'ho apprezzata. In generale, però, e a malincuore, mi è rimasta abbastanza indifferente.
Daniel è sicuramente il personaggio più interessante; purtroppo non è stato approfondito come avrei voluto, gli si è data una caratteristica principale e si è puntato solo su quella per tutta la durata della storia. Mi sarebbe piaciuto vedere qualche sfumatura in più.
Ma in generale, sembra che questa modalità sia stata applicata un po' a tutti i protagonisti del romanzo, non solo a Daniel. Anche Kevin è un personaggio abbastanza bidimensionale, che affronta un'evoluzione scarsa e solo verso la fine, un po' come tutti gli altri. Sui personaggi si poteva fare qualche sforzo in più.

Lo stile, infine, è quello semplice e ben riconoscibile di Meyer. Niente fronzoli, niente velleità: uno stile asciutto e diretto, adatto a una narrazione adrenalinica di azione e colpi di scena.
Devo ammettere di aver trovato qualche tratto eccessivamente confusionario; è stata data forse troppa poca attenzione alle parti scientifiche della narrazione. Sicuramente si vedeva una minuziosa ricerca dietro, ma i concetti non erano spiegati al lettore con altrettanta dovizia di particolare e non con sufficiente chiarezza, almeno in alcuni passaggi. Anche qualche scena d'azione risulta un po' confusa e poco chiara. Inoltre, a livello di trama ho trovato alcune esagerazioni un po' poco realistiche, che richiedono una sospensione dell'incredulità a volte eccessiva, ma niente di insormontabile.

Onestamente, credo che il mio giudizio sia influenzato anche dalle aspettative; archiviati tutti i discorsi sulla saga di Twilight, mi aspettavo di Meyer qualcosa di più simile all'Ospite, che era stato un libro che mi aveva colpito moltissimo e mi era piaciuto davvero tanto. Invece ho trovato qualcosa di un po' diverso, sempre scritto bene, ma non ai livelli dell'Ospite.
Nel complesso, comunque, un buon libro, coinvolgente, che fa il suo lavoro. Niente di eccessivamente entusiasmante, ma sicuramente è un libro che intrattiene e fa venir voglia di essere letto.