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Infinite Jest by David Foster Wallace

logolepsy_e's review against another edition

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4.0

Affrontare questo libro non è una semplice lettura, ma un'esperienza. Per me è stata un'esperienza di quattro lunghi mesi, ed è finita con lo sviluppo di una sorta di strana Sindrome di Stoccolma del lettore: la voglia estrema di finire il libro e il dolore del lasciarlo.
Ho affrontato questo mattone con le aspettative alle stelle; per anni è stato sullo scaffale ad attendermi ed ero convinta che sarebbe stato il libro della mia vita. Non lo è stato e l'ho chiuso con una punta di delusione, ma è comunque una delle esperienze di lettura che sono stata più contenta in assoluto di aver fatto, per quanto sia stata provante. Ho dovuto combattere per mesi con la voglia di accantonarlo e leggere qualcosa di più semplice, sia perché il libro di per sé è sfidante, ma anche perché il periodo in cui l'ho letto (la quarantena per il Covid) non era dei migliori a livello di concentrazione nella lettura.
Ma passiamo al libro.

Infinite Jest non è un romanzo, è un collage di universi. Non si può parlare di trama, perché Wallace tesse un complicato intreccio di storie, mondi ed esistenze, che danno vita ad uno dei quadri più complessi della letteratura moderna. Ogni personaggio, ogni passaggio, è un universo intricato, che tocca ai suoi estremi altri universi intricati, venendo a contatto con essi in modo intricato.
Wallace passa 1400 pagine a tratteggiare questi universi, e durante la lettura io pensavo che sarebbe stato un crescendo, seppur apparentemente slegato, di storie che sarebbero poi culminate, alla fine, in una collisione tra di esse fatta di trama. Insomma, che la storia sarebbe arrivata ad un punto. Dire se questo punto poi arriva o meno sarebbe spoiler, quindi non è questa la sede per farlo.

In ogni caso, queste millequattrocento complessissime pagine fatte di strani mondi e note, e note che hanno a loro volta le note, prendono il lettore e lo trasportano con precisione in quel mondo lì. Non posso dire che Infinite Jest sia un libro coinvolgente e ritmato, però è atmosferico in un modo che non avevo mai sperimentato con nessun altro libro. Perché la scrittura di Wallace, per quanto prolissa e complicata, ti ci trascina in certe situazioni, te le fa vedere e te le fa vivere.
Lo fa anche e soprattutto grazie al linguaggio. Wallace è un maestro nel cambiare spesso registro, a seconda di chi è il personaggio sotto la lente in quel momento e di quale universo intricato stiamo esplorando. L'autore gioca con la lingua: crea continuamente neologismi, a volte utilizza abbreviazioni e sigle, altre volte riempie le frasi di nomi ed epiteti prolissi. A volte scrive pezzi fatti interamente da dialoghi, altri brani vedono una narrazione complessa e piena di subordinate, altri ancora sono flussi di coscienza senza un punto per decine di pagine. Cambia registro a seconda del personaggio, ma anche punto di vista, narratore, persona con cui parla.
La vastità dei suoi universi si riflette anche sul numero elevato di generi che attraversa con la sua scrittura: ci sono parti molto riflessive e filosofiche, che si scontrano di faccia contro alcuni passaggi incredibilmente pulp, per esempio.

A livello di contenuti, le tematiche di cui parla sono, ovviamente, numerose e di spessore. Nessun libro che io abbia letto esplora meglio di questo la dipenden; dipendenza sì dalle droghe, ma non solo: dagli altri, dai media, da sé stessi e dai propri ideali.
Ma parla anche di molto altro. Di solitudine, incomunicabilità, delle gabbie mentali che sappiamo crearci. Dei media e della società, dell'ingerenza del capitalismo nelle nostre vite in questo mondo moderno ed ipertecnologicizzato.
È stato anche precursore su diverse idee: l'avvento e la caduta delle videochiamate, l'intrattenimento personalizzato e privo di pubblicità (Netflix, anyone?), le questioni ambientali.

Per me, il libro ha un unico, grande difetto: la trama, la vera e propria storia che vorrebbe essere raccontata, è troppo criptica. Fa immensamente fatica ad uscire fuori, ad essere ricostruita come avrebbe voluto l'autore, perché il pagliaio in cui dobbiamo metterci a frugare per trovare gli aghi che ci servono è troppo vasto. Certo, il libro è un'esperienza pazzesca anche senza comprendere appieno quel pezzo di storia, indubbiamente; ma senza, la sensazione che si prova una volta chiusa l'ultima pagina è di inconcludenza e insoddisfazione, e questo può risultare un po' frustrante, dopo essersi sobbarcati 1400 pagine così dense.

Ma in fondo, è anche per questo che il libro è un vero e proprio "scherzo infinito".

https://www.instagram.com/p/CAus6FBqESB/

stumpy_jay's review against another edition

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challenging dark emotional funny reflective slow-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0

A masterpiece among masterpieces, something you’ll never stop thinking about

eapreske's review against another edition

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challenging mysterious reflective slow-paced

5.0

hadesttw's review against another edition

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2.0

This would be the greatest novel ever written if it embraced science fiction and the meticulously crafted fictional universe was genuinely interesting rather than just being some vague satire of hypercapitalism.

nababbo's review against another edition

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dark emotional funny medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? Yes

5.0

bubblegum268's review against another edition

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challenging dark funny mysterious medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.5

smallsreadsbooks's review against another edition

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I’m so sorry I want to read it eventually but it’s so long and I’m so bored 

jacksonromelli's review against another edition

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dark emotional funny slow-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? No

5.0

readingpisces's review against another edition

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3.0

I started this book twice and finally finished it some day in 2016. Now in 2017 I finally decided on a rating and it's ⭐️⭐️⭐️.

Not saying that it is a bad book just saying that after reading this book I still don't know what it's about nor understood a lot of words that David Foster Wallace uses and I read it in my native tongue. I might not read it again but I like to read a interpretation of it just to understand it better. All in all it's for sure a book to have in your bookshelf and try for yourself

jimmyg's review against another edition

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adventurous challenging dark funny slow-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? It's complicated
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0

A book that stays with you.