Reviews

My Life as a Russian Novel: A Memoir by Emmanuel Carrère

andyfauni's review against another edition

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emotional reflective sad tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix

5.0

meadowisabel's review

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4.0

I loved this. Writing down my thoughts, a week after reading it, I'm mostly left with the feeling of wanting to read more of Carrère's work. Even the most minute aspects of the novel I found interesting, and I like how honest he was with him. Or what i perceived as honesty.

cristianopala's review against another edition

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1.0

"Ti ho fatta soffrire ma non ti ho mai mentito, non comincerò adesso."
È con questa frase dal vago sapore Fabiovoliano che ho deciso di interrompere la lettura di "La vita come un romanzo russo". Non ne potevo più, avevo rimandato questa decisione più di una volta ma alla fine mi sono deciso.
Per me è stato allo stesso tempo traumatico e liberatorio, come quando sul finire dell'infanzia scopri che tuo padre non è onniscente e invincibile e da quel punto in poi puoi iniziare serenamente l'adolescenza. Emmanuel Carrere infatti è il mio scrittore preferito del momento, tutte le sue opere che ho letto finora non mi sono solo piaciute, mi hanno addirittura entusiasmato. Questo romanzo invece non solo lo considero la sua opera peggiore, ma addirittura uno dei peggiori libri che io abbia mai letto: capirete che la situazione per me è letterariamente parecchio imbarazzante.
Una cosa che avevo capito sin dal suo primo libro letto (IL Regno) è che una delle caratteristiche dell'uomo Carrere era un ego spropositato. Questa cosa è talmente evidente che persino lui ci scherza, ma finchè questo ego è al servizio della storia di qualcun altro, i risultati sono incredibili. In "La Vita come un romanzo russo", invece, l'ego dell'autore è unicamente al servizio di se stesso e questo rende le cose molto meno picevoli.
Si tratta di un memoir completamente ripiegato in se stesso, lamentoso, infantile e insopportabile. Carrere si dipinge (onestamente, bisogna ammetterlo) come un piccolo uomo, un privilegiato classista e capriccioso con una maturità emotiva da scuole medie.
Questo è una delle cose brutte di essere un grande scrittore, nessuno ti dirà mai che un tuo lavoro è impubblicabile e quindi, accanto a opere bellissime, possono capitare cose come questa. Credo che persino l'Einaudi abbia provato un po di imbarazzo per il contenuto di questo libro. Infatti h cercato di spacciarlo come il racconto di un mistero che per anni ha avvelenato la famiglia dell'autore: la scoparsa e il probabile assassinio del nonno materno durante la seconda guerra mondiale. (spoiler: questa vicenda viene appena accennata solo nei primi capitoli e quasi mai più presa in considerazione) ( a meno che non lo faccia negli ultimi capitoli, ma ormai ho mollato). Non credete al retro di copertina quindi: questo libro è una lunga, penosa masturbazione egotica dell'autore.

kirillov's review against another edition

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5.0

Non sarà un capolavoro di stile, ma raramente mi sono sentito torcere le budella a causa del livello di coinvolgimento in un libro come mi è capitato con questo. Ne esco a pezzi. Sempre che possa mai uscirne.
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