Reviews

Jack Frusciante è uscito dal gruppo by Enrico Brizzi

dominil's review

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3.0

Ho letto questo libro due volte e i pareri sono stati terribilmente discordanti: se la prima volta l'ho odiato e disprezzato, a distanza di qualche mese l'ho adorato.
Così ho deciso per un patteggiamento.
Sono ben conscia che non sia tutto questo capolavoro e che siano presenti elementi davvero irritanti, ma, se letto nel momento giusto, andando oltre certe cose, si può trovare piacevole, pur se un po' stucchevole e ripetitivo a volte.

La storia parla di questo ragazzo, Alex, piuttosto normale, che conosce meglio Aidi, divina puella che cerca di aiutarlo nella sua missione di uscire dal cerchio delle convenzioni di cui tutti fanno parte.
Con tutto il contorno di biciclettate solitarie sui colli bolognesi a cui la mitica Vespa fa un baffo e amici che, boh?, ci sono e non ci sono.

Non so in realtà cosa mi sia davvero piaciuto di questo romanzo, forse la poesia che potrebbe permearlo, ma se uno ci pensa bene bene, è tutta fuffa.
C'è una mescolanza di parole aulicheggianti e colloquiali del grado più basso, linguaggio da sms e da ragazzetti, che rende la lettura surreale, forse proprio per far provare al lettore un senso di ampatia: chi mai non ha avuto una storia che parte e non parte, con il senso della fine a due passi?

Perchè capisco Adelaide (già il nome non è il massimo, il nomignolo è ancora peggio) nel non volere una relazione fissa prima di partire per un anno in America, ma tanto vale a questo punto tagliare i contatti del tutto, perchè scommetto che quando si sono rivisti non hanno più provato lo stesso.
E' un sentimento assoluto, quello che provano, o un viaggione mentale, ma non fa differenza: nella realtà mai ha spazio qualcosa del genere, basta vedere Otello e il suo amore incredibile per Desdemona.

E' un libro che anticipa gli Young Adults e tutti i "Tre metri sopra il cielo" del caso, ha un'originalità piuttosto fresca, ma lascia indifferenti se un po' cinici e cresciuti.

donatellazuccaro's review

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2.0

Un libro che a metà anni 90 era un must per la mia generazione. Ora posso dire di averlo letto e posso anche dire che potevo farne a meno. È la storia di un adolescente che ho trovato veramente arrogante, di quelli che dalle mie parti si chiamano convinti. È sicuramente un buon ritratto di quello che gli adolescenti di quel periodo usavano o vedevano o ascoltavano (i Red Hot Chili Peppers, le super-usate Doc Martins), mi son trovata spesso a pensare “Ah, vero, mamma mia le usavo anche io quelle”. Potrebbe anche essere usato come studio dello slang usato da alcuni liceali intorno al 1995... credo, perché certi termini non li ho mai usati, ma può darsi dipenda dalla diversa provenienza geografica. Raggiunge il due di gradimento, solo perché mi ha portato a spasso sulla Memory Lane

libriandthoughts's review

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2.0

Non totalmente il mio genere, però era un libro che volevo recuperare perché lo avevo in libreria e perché credevo di non aver mai letto un romanzo generazionale. Lo stile di scrittura è interessante e non è una lettura pesante, ma forse non leggerò altri romanzi simili...forse di un altro autore per esplorare un po' di più questo genere letterario e anche perché romanzi di autori italiani ed ambientati in Italia mi intrigano molto ma dovrebbe avere una trama che mi catturi un po' di più, questa sembrava un po' scazzata, proprio come Alex e che mi ha innervosito non poco
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