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emotional
reflective
sad
slow-paced
emotional
hopeful
sad
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Ho profondamente amato questo libro, almeno fino alle pagine finali che mi hanno lasciato davvero l'amaro in bocca. Per questo non posso dare 5 stelle piene.
Leo e Thomas sono gli emblemi di una generazione (quella di chi aveva 20 anni negli anni '80) alla deriva, che non sa chi è ma non per questo rinuncia all'amore. Quando Leo vuole conciliare le due cose, gli sembra di non poterlo fare a meno di considerare lui stesso e Thomas come camere separate, adiacenti ma indipendenti. Struggente è l'aggettivo che ho pensato più spesso durante la lettura. C'è universalità in tutte le pagine.
Leo e Thomas sono gli emblemi di una generazione (quella di chi aveva 20 anni negli anni '80) alla deriva, che non sa chi è ma non per questo rinuncia all'amore. Quando Leo vuole conciliare le due cose, gli sembra di non poterlo fare a meno di considerare lui stesso e Thomas come camere separate, adiacenti ma indipendenti. Struggente è l'aggettivo che ho pensato più spesso durante la lettura. C'è universalità in tutte le pagine.
“Sapeva fin dall’inizio, che mai lui avrebbe potuto essere “tutto”. Per questo chiamava il loro amore “camere separate”. Lui viveva il contatto con Thomas come sapendo, intimamente, che prima o poi si sarebbero lasciati. La separazione era una forza costitutiva della loro relazione e ne faceva parte analogamente all’idea di attrazione, di crescita, di desiderio sessuale. Era una consapevolezza che se non impediva l’abbandono, lo rendeva più umano. Con Hermann mai aveva sentito la morte così vicina al suo amore. Con Thomas sentiva la morte solo in relazione alla vita.”
Leo è un trentenne che si interroga sulla vita dopo la morte del suo amato Thomas. È la voce narrante del romanzo e chi legge viene coinvolto dai suoi flussi di pensiero.
Leo e Thomas si sono incontrati per caso a una festa a Parigi e con il tempo hanno costruito un forte legame nonostante le loro differenze e la distanza. A Leo, infatti, piace la solitudine, il suo lavoro e lo spazio di casa sua in giro per l’Europa, mentre Thomas - più giovane e ancora alle prese con lo studio - ama la compagnia ed è stabile a Berlino Ovest. Il loro rapporto, però funziona e vivono l’amore a modo loro.
Ad un certo punto un litigio li separa, si tengono in contatto solo attraverso a delle lettere e sono proprio grazie a queste che si mettono a nudo uno davanti all’altro. Mettono nero su bianco tutto quello che fino ad ora avevano taciuto e sembra tutto volgere per il verso giusto.
Leo si interroga su com’è differente questo rapporto con quello del suo ex. Hermann era una persona tossica e violenta, mentre con Thomas è tutto così solare, bello, quasi fosse irreale.
Leo e Thomas sono due amanti. Non sono la classica coppia che va a vivere insieme, si creano una routine e dormono sullo stesso letto. Sono due persone che si amano, si desiderano, eppure ognuno può intraprendere una strada diversa e quando necessita si recano ognuno nella propria abitazione. I due si appartengono l’uno all’altro, ma nessuno parla di ossessione. È un rapporto non convenzionale e non mancano nemmeno i fraintendimenti.
Tutto sembra funzionare, anche se con qualche intoppo, fino a quando Thomas si ammala e a soli 25 anni muore.
Leo cerca di interiorizzare il lutto. Tutto quello che ha avuto con Thomas non lo avrà mai ed è convinto di dover rimanere da solo per il resto della sua vita, continuando a pensare alla persona che davvero amava. Lui stesso cerca di avere altre relazioni, viaggia negli stessi luoghi che ha visitato con Thomas, ma il suo ricordo è ancora troppo fresco. Il loro legame aveva qualcosa di unico e raro, sebbene qualche complicanza esistesse.
Il finale racchiude in sé un lato dolce e un alto triste. Dolce, perché Leo con il tempo capisce che nella vita si deve accettare anche la morte. Non è facile, ma andare avanti non significa dimenticare. Andare avanti significa continuare la propria strada riuscendo a gestire il peso del dolore che ti porterai appresso per il resto dei tuoi giorni. Andare avanti significa fare nuove amicizie, anche senza pretese, ma dimostrarsi ancora aperto alla vita.
Dopo questa nota che sembra presagire un lieto fine, in realtà altro non è che l’inizio della fine, perché velatamente Leo annuncia di essere malato.
Il libro è diviso da tre “movimenti”, più un bonus track di approfondimento dell’opera. Lo stile di scrittura si può considerare tra il medio e alto registro linguistico, in quanto le sue lunghe riflessioni portano ad alte vedute del ragionamento stesso.
Leo è l’alter ego di Pier Vittorio Tondelli e indirizza chi legge tra i lato più intimi della sua mente.
Camere separate è un romanzo umile, vero, doloroso ma che apre gli occhi alla realtà. Non sempre il grande amore ha un lieto fine, non sempre le cose che si desiderano arrivano o se arrivano poi non è detto che sarà per sempre. La vita ti mette davanti ad ostacoli forse più grandi di te e le ingiustizie emotive purtroppo ci sono. Sono difficili da accettare, difficili da metabolizzare. Questo libro è un libro che a modo suo ti aiuta, ti fa capire che non sei la sola persona al mondo a soffrire e che per quanto sia ingiusto, il percorso della tua vita può essere più faticoso di altri.
Inoltre, parla di un amore da una prospettiva diversa da come lo intendiamo. I due come già detto erano amanti, non vivevano assieme, rimanevano uniti nella loro distanza e questo fa capire che l’amore non è solo un comportamento, ma ha tantissime sfaccettature e percepite in modo diverso dalle persone.
Un libro di puro amore sofferenza, ma che racchiude tanta umanità. Ci sono intere pagine da sottolineare e che meritano di essere lette da ogni essere vivente, perché ti mette di fronte a una realtà che spesso non ricordiamo possa esistere. L’inizio della seconda parte può risultare leggermente lenta e sembra non avere né capo né coda, ma andando avanti il cerchio si chiude; fidatevi.
Leo è un trentenne che si interroga sulla vita dopo la morte del suo amato Thomas. È la voce narrante del romanzo e chi legge viene coinvolto dai suoi flussi di pensiero.
Leo e Thomas si sono incontrati per caso a una festa a Parigi e con il tempo hanno costruito un forte legame nonostante le loro differenze e la distanza. A Leo, infatti, piace la solitudine, il suo lavoro e lo spazio di casa sua in giro per l’Europa, mentre Thomas - più giovane e ancora alle prese con lo studio - ama la compagnia ed è stabile a Berlino Ovest. Il loro rapporto, però funziona e vivono l’amore a modo loro.
Ad un certo punto un litigio li separa, si tengono in contatto solo attraverso a delle lettere e sono proprio grazie a queste che si mettono a nudo uno davanti all’altro. Mettono nero su bianco tutto quello che fino ad ora avevano taciuto e sembra tutto volgere per il verso giusto.
Leo si interroga su com’è differente questo rapporto con quello del suo ex. Hermann era una persona tossica e violenta, mentre con Thomas è tutto così solare, bello, quasi fosse irreale.
Leo e Thomas sono due amanti. Non sono la classica coppia che va a vivere insieme, si creano una routine e dormono sullo stesso letto. Sono due persone che si amano, si desiderano, eppure ognuno può intraprendere una strada diversa e quando necessita si recano ognuno nella propria abitazione. I due si appartengono l’uno all’altro, ma nessuno parla di ossessione. È un rapporto non convenzionale e non mancano nemmeno i fraintendimenti.
Tutto sembra funzionare, anche se con qualche intoppo, fino a quando Thomas si ammala e a soli 25 anni muore.
Leo cerca di interiorizzare il lutto. Tutto quello che ha avuto con Thomas non lo avrà mai ed è convinto di dover rimanere da solo per il resto della sua vita, continuando a pensare alla persona che davvero amava. Lui stesso cerca di avere altre relazioni, viaggia negli stessi luoghi che ha visitato con Thomas, ma il suo ricordo è ancora troppo fresco. Il loro legame aveva qualcosa di unico e raro, sebbene qualche complicanza esistesse.
Il finale racchiude in sé un lato dolce e un alto triste. Dolce, perché Leo con il tempo capisce che nella vita si deve accettare anche la morte. Non è facile, ma andare avanti non significa dimenticare. Andare avanti significa continuare la propria strada riuscendo a gestire il peso del dolore che ti porterai appresso per il resto dei tuoi giorni. Andare avanti significa fare nuove amicizie, anche senza pretese, ma dimostrarsi ancora aperto alla vita.
Dopo questa nota che sembra presagire un lieto fine, in realtà altro non è che l’inizio della fine, perché velatamente Leo annuncia di essere malato.
Il libro è diviso da tre “movimenti”, più un bonus track di approfondimento dell’opera. Lo stile di scrittura si può considerare tra il medio e alto registro linguistico, in quanto le sue lunghe riflessioni portano ad alte vedute del ragionamento stesso.
Leo è l’alter ego di Pier Vittorio Tondelli e indirizza chi legge tra i lato più intimi della sua mente.
Camere separate è un romanzo umile, vero, doloroso ma che apre gli occhi alla realtà. Non sempre il grande amore ha un lieto fine, non sempre le cose che si desiderano arrivano o se arrivano poi non è detto che sarà per sempre. La vita ti mette davanti ad ostacoli forse più grandi di te e le ingiustizie emotive purtroppo ci sono. Sono difficili da accettare, difficili da metabolizzare. Questo libro è un libro che a modo suo ti aiuta, ti fa capire che non sei la sola persona al mondo a soffrire e che per quanto sia ingiusto, il percorso della tua vita può essere più faticoso di altri.
Inoltre, parla di un amore da una prospettiva diversa da come lo intendiamo. I due come già detto erano amanti, non vivevano assieme, rimanevano uniti nella loro distanza e questo fa capire che l’amore non è solo un comportamento, ma ha tantissime sfaccettature e percepite in modo diverso dalle persone.
Un libro di puro amore sofferenza, ma che racchiude tanta umanità. Ci sono intere pagine da sottolineare e che meritano di essere lette da ogni essere vivente, perché ti mette di fronte a una realtà che spesso non ricordiamo possa esistere. L’inizio della seconda parte può risultare leggermente lenta e sembra non avere né capo né coda, ma andando avanti il cerchio si chiude; fidatevi.
Tondelli ha una bella voce. La trovo vicina alla mia, alla stessa altezza e priva di sovrastrutture.
Camere separate è uno di quei libri che allontana la morte, la esorcizza e forse alla fine ti porta ad averne meno paura.
Per anni l’ho visto etichettato come libro queer, invece trovo che Camere Separate sia anche qualcosa di più e non solo un libro sull’omosessualità.
“Non ho voluto scrivere un romanzo omosessuale, né sull’omosessualità. Se la sua è una domanda tendenziosa [si rivolge a un giornalista ndr], allora mi fa arrabbiare. Nessuno, ad esempio, chiederebbe ad uno scrittore perché racconta sempre storie di rapporti eterosessuali. La mia è una storia d’amore e di distacco. Niente di più. Davanti all’amore e alla morte siamo tutti uguali”
Ed è qui la grandezza di questo romanzo: partire da un confine privato, che sia etero o omo è secondario, e abbracciare un’ottica universale e umanamente condivisa. Quando si parla di amore liquido dovrebbe essere questa l’accezione più corretta: evidenziare e rispettare le individualità di un sentimento, per renderlo poi riconoscibile collettivamente e in maniera empatica.
In un’altra intervista Tondelli continua così:
“Io non parlerei di omosessualità. Parlerei di amore e basta. […]Io sono un po' stanco di queste separazioni fra un modo d’amare che in fondo mi sembra abbastanza simile a quello di tutti. […] Mi sembra un salto qualitativo parlare di amore e non di omosessualità. Parlare di omosessualità è sbagliato. Sembra una cosa che non appartiene a nessuno, che non riguarda nessuno, che riguarda solamente due uomini, quando invece una storia d’amore, credo, riguarda tutti.”
Camere separate è uno di quei libri che allontana la morte, la esorcizza e forse alla fine ti porta ad averne meno paura.
Per anni l’ho visto etichettato come libro queer, invece trovo che Camere Separate sia anche qualcosa di più e non solo un libro sull’omosessualità.
“Non ho voluto scrivere un romanzo omosessuale, né sull’omosessualità. Se la sua è una domanda tendenziosa [si rivolge a un giornalista ndr], allora mi fa arrabbiare. Nessuno, ad esempio, chiederebbe ad uno scrittore perché racconta sempre storie di rapporti eterosessuali. La mia è una storia d’amore e di distacco. Niente di più. Davanti all’amore e alla morte siamo tutti uguali”
Ed è qui la grandezza di questo romanzo: partire da un confine privato, che sia etero o omo è secondario, e abbracciare un’ottica universale e umanamente condivisa. Quando si parla di amore liquido dovrebbe essere questa l’accezione più corretta: evidenziare e rispettare le individualità di un sentimento, per renderlo poi riconoscibile collettivamente e in maniera empatica.
In un’altra intervista Tondelli continua così:
“Io non parlerei di omosessualità. Parlerei di amore e basta. […]Io sono un po' stanco di queste separazioni fra un modo d’amare che in fondo mi sembra abbastanza simile a quello di tutti. […] Mi sembra un salto qualitativo parlare di amore e non di omosessualità. Parlare di omosessualità è sbagliato. Sembra una cosa che non appartiene a nessuno, che non riguarda nessuno, che riguarda solamente due uomini, quando invece una storia d’amore, credo, riguarda tutti.”
Read for ROMLANG 498. I can’t decide on a rating because I can’t tell how I feel about it. The book was very dream like, following Leo around the world as he grieves the loss of Thomas. Their love story is interspersed throughout, as well as Leo’s relationships with other men. He has a hard time deciding how he feels; uncertainty lingers on every page. Along with uncertainty, desire is another principal theme.
Read for ROMLANG 498. I can’t decide on a rating because I can’t tell how I feel about it. The book was very dream like, following Leo around the world as he grieves the loss of Thomas. Their love story is interspersed throughout, as well as Leo’s relationships with other men. He has a hard time deciding how he feels; uncertainty lingers on every page. Along with uncertainty, desire is another principal theme.
inspiring
reflective
sad
tense
slow-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
reflective
sad
slow-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
No
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
Complicated
Flaws of characters a main focus:
Complicated