3.42 AVERAGE


Un bimbo di nove anni perde la mamma, malata di tumore. Gli viene detto che è stata colpita da infarto, e che prima di morire è riuscita ad andare a rimboccargli le coperte.
La tragedia influenzerà tutta la vita del protagonista, le sue scelte, il rapporto con il padre, le donne e il mondo intero.
Ma più della immane perdita, a gravare sull'anima del protagonista è la consapevolezza di una verità intuita, ma che gli è stata sempre taciuta...

Fai bei sogni aspettava pazientemente da tempo sulla mia libreria; l'ho cominciato senza documentarmi sulla trama e sull'autore (non guardo nemmeno molto la tv, in cui pare sia stato pubblicizzato e spoilerato) e così ho sperato che la storia raccontata non fosse autobiografica, perché anche se dolori del genere esistono innumerevoli nel mondo, se non altro ce ne sarebbe stato uno in meno. Speranza vana, lo sapevo, vista la partecipazione con cui è stato evidentemente scritto.

La storia è molto commovente, tanto che spesso mi sono ritrovata con un nodo alla gola. Avrei voluto abbracciare quel bambino, giocare con lui e farlo sentire meno solo.
L'autore è stato capace di rendere il punto di vista e i sentimenti di un piccolo di nove anni che si ritrova a crescere senza il suo maggior punto di riferimento. Cosa non semplice, neppure per un adulto che quei sentimenti li ha provati.
Ho trovato molto interessante il suo percorso di crescita e l'epifania finale, ed ho davvero apprezzato lo stile di scrittura, anche se i dialoghi mi sono sembrati un po' deboli.

La consapevolezza a cui giunge infine il protagonista lo porta a rivalutare i propri genitori, l'immagine che si era costruito dei due da tutta la vita. E' stato un passaggio molto duro, un qualcosa che spesso siamo costretti a vivere e che ci pone davanti ad azioni e sentimenti di un'intera vita, rendendoci deboli, disperati, colmi di rimorsi, e la cui soluzione è probabilmente solo perdonare e perdonarsi.

Il romanzo offre molteplici spunti di riflessione, sulle ragioni dei genitori, sul valore degli affetti, sull'influenza che hanno sui bambini le azioni di noi adulti.
Credo che chiunque, pur non avendo vissuto una tragedia del genere, possa, ad un certo punto della storia, immedesimarsi con l'autore o comunque essere spinto a guardarsi dentro e a smettere, anche solo per qualche minuto, di raccontarsi bugie allo scopo di non affrontare la realtà.

https://iltesorodicarta.blogspot.com/2018/09/fai-bei-sogni.html
emotional reflective sad fast-paced

"Preferiamo ignorarla, la verità. Per non soffrire. Per non guarire. Perché altrimenti diventeremmo quello che abbiamo paura di essere: completamente vivi."

Questo è il secondo libro di Massimo Gramellini che ho letto e devo dire che l'ho apprezzato molto di più rispetto a "L'ultima riga delle favole".
Si nota fin dalle prime pagine che è un romanzo scritto con il cuore.
Attraverso un linguaggio semplice, ma carico di significato e ricco di emozioni (più volte, nel corso del romanzo, mi sono ritrovata con gli occhi lucidi), Gramellini riesce a far riflettere il lettore su temi come gli affetti legati alla famiglia e l'importanza di un'infanzia serena e spensierata, che in apparenza possono sembrare cose molto banali, ma in realtà non lo sono affatto.

emotional hopeful inspiring reflective sad slow-paced

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Iniziato a leggerlo su consiglio di un'amica, non sapevo fosse autobiografico. Ma questo non cambia il giudizio di questo libro: "dolce", come appunto me l'aveva descritto la mia amica. E resta dolce anche nei momenti più amari.
Inoltre, l'ho trovato dritto molto bene!

A well written book. Quick and easy to read with short chapters and I liked the fact that I didn't know that it was based on a true story until the end of the book. Seeing things from a childs point of view was interesting and I found myself thinking I could imagine my children thinking in the same way. I just felt like it lacked something, maybe it is because it has been translated into a different language.