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3.62 AVERAGE

slow-paced
Plot or Character Driven: Plot
Strong character development: Complicated
Flaws of characters a main focus: No

I scared the bejeezus out of me. creepy stuff

Points for a creative take on Vampirism. Points for being an engaging read, the fear factor keeps you going. Not enough substance for me otherwise...and what vampires are in this book, well...disgusting.

What a suprise! I just got so much into that book, it is perfect!

It played rather like a movie; I liked it, but I just about gave up in the middle. Glad I stuck with it, though, and I think I'll read the next installment when it comes out.

"Dividiamoci"
"Stai scherzando? Mai dividersi. È la prima regola. Ho visto troppi film per finire in quel modo."


Un estratto che serve per rivelare la consapevolezza degli autori: pur non reinventando in maniera radicale il mito del vampiro (presentandolo -non per la prima volta- come un virus), sicuramente cercano di non incappare in quegli abusatissimi cliché di cui sono pieni sia film che libri horror, dando vita ad una storia piuttosto originale nel suo genere. Gli autori si distinguono anche nell'uso dei flashback, ben dosati: i capitoli restrospettivi non rompono la continuità della trama e non sono mai più lunghi di poche pagine.


La vicenda si apre proprio con questo espediente narrativo: Abraham (che qui ritroviamo bambino) ascolta sua nonna mentre gli racconta una leggenda facente parte del folcklore dell'Europa orientale e dell'Asia, ma che intreccerà la sua esistenza con quella di Setrakian.

SpoilerFacciamo così conoscenza del Vampiro Ribelle, reincarnato nei corpo di Jusef Sardu, che ricomparirà non solo come "paziente zero" da cui inizierà il contagio su suolo americano, ma anche come "balena bianca", l'elemento che darà un senso alla vita di Abraham e lo consumerà al tempo stesso. Il flashback è ambientato nella seconda guerra mondiale e la famiglia Setrakian, ebrea, è stata deportata in un campo di concentramento polacco, sorte inizialmente evitata dal giovane, ma che di lì a poco sarà inevitabile; proprio nel campo di Treblinka (come vedremo in seguito) avviene il primo incontro tra lui e il Padrone.

Dopo la digressione iniziale, ecco che la trama del romanzo comincia a delinearsi... un po' troppo lentamente. Dovremo aspettare un centinaio di pagine prima di entrare nella vicenda vera e propria, dovendo seguire un fin troppo dettagliato svolgimento delle indagini iniziali che, con la pretesa di rendere più credibile la vicenda, riescono invece a rallentarla facendo ricorso a termini tecnici e superflui; non dimentichiamo inoltre l'eccessivo spazio lasciato ad un eclissi, che qui passa dall'essere uno straordinario fenomeno naturale ad evento sovrannaturale portatore di oscuri presagi (difficile dimenticarlo, gli autori calcano pesantemente - e inutilmente- la mano per una ventina di pagine).
Da qui il ritmo comincia ad aumentare, la vicenda finalmente entra nel vivo
Spoiler: i protagonosti principali Ephraim Goodweather e Nora Martinez verranno affiancati da Abraham e successivamente da Vasily Fet nella lotta contro l'epidemia; questa si rivelerà essere una battaglia non solo interspecie, ma anche intestina
.
Nello scontro finale i protagonisti dovranno affrontare un avversario al di là delle precedenti aspettative, e solleveranno una serie di interrogativi destinati a trovare risposta nei successivi capitoli della saga.



Un libro sia per gli amanti dell'horror che dei thriller; non potrai fare a meno di ingannare te stesso con la finta promessa "Ancora un capitolo, solo uno".

A decent book. I saw season 1 of the TV series before reading this. The two are quite similar and are complimentary to each other. They both frustrated me with the final confrontation. However I did enjoy the book overall. I listened to the audiobook read by Ron Perlman and he does a terrific job.

Guillermo Del Toro is a creative talent whose works burst with dark/gothic imagination. I am a huge fan. He is clearly known for the visual medium of film and the Strain displays his challenge of wrapping his imagery into words on a page. The end result is frankly a bit rough. It is valuable due to its mythology and vision rather than its writing craft. I felt that I had to push through some of the style choices and even character names which felt oddly contrived (Eph and Nora seemed to jut off the page as oddly unfitting). The opening sequence of a dark plane on a runway easily overwhelms any misgivings of the writing. Overall fun read and I look forward to the trilogy's final two additions.

An airplane makes a routine landing at JFK International Airport, but after touchdown the plan unexplainably goes black. The shades are all drawn, the lights are off and no one, passenger nor crew, can be contacted. Ephraim Goodweather from the CDC is called in and is shocked to find only four survivors. A deadly viral strain was unleashed on this plane that transformed the once human forms to parasitic entities that crave only two things: reproduction and blood. The Strain provides a unique spin on the overplayed Vampire genre by adding a biological yet horrific explanation to the phenomenon.
dark mysterious tense fast-paced
Plot or Character Driven: A mix
Strong character development: Yes
Loveable characters: No
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Yes