96 reviews for:

Mercurio

Amélie Nothomb

3.65 AVERAGE

dark mysterious tense medium-paced
adventurous challenging dark emotional hopeful reflective medium-paced
Plot or Character Driven: A mix
Strong character development: Yes
Loveable characters: Yes
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Yes
challenging

Wie immer bei Nothomb ein ungewöhnliche Erzählung. Spannend, kurzweilig aber auch am Rande der Grenzen. Normalerweise spreche ich keine Triggerwarnungen aus. Hier ist es aber angebracht für Vergewaltigung. Ein Buch das ganz sicher sehr viel Stoff für Diskussionen liefert.

«Si chiedeva se vivere in una tale solitudine fosse una libertà privilegiata o una prigione senza speranze.»

Amélie Nothomb in questo romanzo è riuscita nell’impresa di non farmi capire, anche a distanza di qualche ora ormai, se il libro mi abbia convinta o meno. Credo sicuramente sia un libro su cui poter parlare e tanto, ma forse non ha la solita caustica conclusione a cui mi sono abituata (e che è stata la cifra di Cosmetica del nemico, il suo mio preferito).

Un’isola a poca distanza dalla costa, un maniero senza superfici riflettenti. Un uomo anziano che tiene imprigionata una giovane donna il cui volto è stato deturpato dalla guerra e un’infermiera, il nostro punto di vista sulla vicenda, che si sposta dalla terraferma all’isola per curare la ragazza. Cosa davvero nasconde quell’uomo? Qual è la vera definizione di prigione?
In un romanzo che ne cita tanti altri (tra cui pure Il conte di Montecristo), la prospettiva viene continuamente rovesciata a mano a mano che la realtà viene a galla, pezzo per pezzo, come un puzzle, o come frammenti di uno specchio che solo alla fine permettono di avere una visione completa.

Narrato quasi alla stregua di un’opera teatrale, Mercurio (il cui titolo acquisterà senso e significato procedendo) è una storia torbida, dove amore, possesso, libertà e verità si intersecano, in cui le riflessioni sulla bellezza partono dalle fattezze umane per arrivare all’arte e alla letteratura. Ed è anche un romanzo con due finali, perché Nothomb, al termine del primo, non si sentiva appagata.

Ho riflettuto molto sulle ultime pagine, quale conclusione mi sembrasse più sensata visti i personaggi: se la prima per certi versi mi ha ricordato Igiene dell’assassino, ho trovato la seconda forse più coerente alla storia e, in un certo senso, più crudele.

Il bello di un libro come questo è proprio il fatto che permetta di confrontarsi, di analizzare i personaggi per poi scoprire che sono pieni di chiaroscuri, tutti, nessuno escluso. E realizzando che probabilmente se avessi dovuto immaginare io una conclusione sarebbe stata più caustica, ma probabilmente meno interessante.

Non so ancora cosa ne penso, non so ancora quanto mi sia piaciuto. So che ha fatto azionare in me ragionamenti e dubbi, e questo è sicuramente positivo. La prosa dì Nothomb, poi, è una certezza sempre e comunque.
challenging dark mysterious reflective fast-paced
Plot or Character Driven: A mix
Strong character development: Yes
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: No
Flaws of characters a main focus: Complicated
dark sad slow-paced
Plot or Character Driven: Plot
Strong character development: Complicated
Loveable characters: No
Diverse cast of characters: No
Flaws of characters a main focus: Yes
dark tense slow-paced
Plot or Character Driven: A mix
Strong character development: No
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: No
Flaws of characters a main focus: Complicated

I'm keeping this little gem forever

7/10