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un bellissimo viaggio alla scoperta dei colori, falcinelli fa una narrazione non noiosa su un tema ritenuto quasi banale:il colore. accennando alla scienza, alla storia, descrive come la percezione del colore (e il suo conseguente uso) sia cambiata dalla loro invenzione ad oggi. davvero interessante, mai banale né noioso consigliato a tutti!
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I guess I would've enjoyed it much more had I been more informed about art and crafts. Nevertheless, it still was a really interesting reading and I enjoyed it quite a lot given that I am the worst when it comes to art. Really recommendable, but not a 5-star reading just cause I was lost half of the book.
I colori come non li avete mai visti.
La battuta era totalmente involontaria, ma è assolutamente vero che questo libro è fatto per chi vuole guardare un colore e capire cosa c’è dentro, o dietro.
Sono sempre stata interessata all’arte e a ciò che è visivamente attraente, ma non avendo studiato in quest’ambito (da brava scema) la stragrande maggioranza di ciò che è contenuto in questo libro mi era completamente nuovo.
Pensavate che il complementare del rosso fosse il verde? Non è così.
Pensavate che gli schermi RGB sono fatti così perché è la tecnologia che più si avvicina al funzionamento dell’occhio umano? Non è proprio così.
Pensavate che la ruota dei colori fosse un modello assoluto e scientificamente esatto? Non è così neanche quello.
Cromorama è diviso in sezioni, ognuna della quale si occupa di aspetti diversi del colore: storia, percezione psicologica, tecnologia…
La parte che penso mi sia piaciuta di più è quella della storia: attraverso le sue spiegazioni e i racconti, Falcinelli riesce a far capire al lettore che significato avessero i colori nel passato (e non solo cose come “il porpora rappresentava la ricchezza”), e quindi perché ancora oggi ogni colore mantiene una sensazione o una percezione associato ad esso (il giallo è ancora il colore della falsità, il blu è elegante, il viola è lussuoso…).
Non che il resto non mi sia piaciuto, anzi: ogni singola informazione è consegnata al lettore in maniera facilmente comprensibile ed esaustiva, senza mai diventare una lettura pesante o noiosa.
È un libro per chi vuole saperne di più del ruolo del colore nella nostra storia, e non solo in ambito artistico: tutti noi vediamo il colore, ma come funziona l’occhio che lo guarda? La percezione del colore e i significati a esso associati sono cambiati nel tempo? E in che modo? Che ruolo ha il colore nella società moderna? Come viene usato a scopi commerciali?
E poi c’è anche una citazione alla famosa scena del maglione ceruleo de Il diavolo veste Prada, cos’altro si può volere di più da un saggio?
La battuta era totalmente involontaria, ma è assolutamente vero che questo libro è fatto per chi vuole guardare un colore e capire cosa c’è dentro, o dietro.
Sono sempre stata interessata all’arte e a ciò che è visivamente attraente, ma non avendo studiato in quest’ambito (da brava scema) la stragrande maggioranza di ciò che è contenuto in questo libro mi era completamente nuovo.
Pensavate che il complementare del rosso fosse il verde? Non è così.
Pensavate che gli schermi RGB sono fatti così perché è la tecnologia che più si avvicina al funzionamento dell’occhio umano? Non è proprio così.
Pensavate che la ruota dei colori fosse un modello assoluto e scientificamente esatto? Non è così neanche quello.
Cromorama è diviso in sezioni, ognuna della quale si occupa di aspetti diversi del colore: storia, percezione psicologica, tecnologia…
La parte che penso mi sia piaciuta di più è quella della storia: attraverso le sue spiegazioni e i racconti, Falcinelli riesce a far capire al lettore che significato avessero i colori nel passato (e non solo cose come “il porpora rappresentava la ricchezza”), e quindi perché ancora oggi ogni colore mantiene una sensazione o una percezione associato ad esso (il giallo è ancora il colore della falsità, il blu è elegante, il viola è lussuoso…).
Non che il resto non mi sia piaciuto, anzi: ogni singola informazione è consegnata al lettore in maniera facilmente comprensibile ed esaustiva, senza mai diventare una lettura pesante o noiosa.
È un libro per chi vuole saperne di più del ruolo del colore nella nostra storia, e non solo in ambito artistico: tutti noi vediamo il colore, ma come funziona l’occhio che lo guarda? La percezione del colore e i significati a esso associati sono cambiati nel tempo? E in che modo? Che ruolo ha il colore nella società moderna? Come viene usato a scopi commerciali?
E poi c’è anche una citazione alla famosa scena del maglione ceruleo de Il diavolo veste Prada, cos’altro si può volere di più da un saggio?