Reviews

La verdad sobre el caso Harry Quebert by Joël Dicker

virg98's review against another edition

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mysterious tense slow-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

3.25

amgd99's review against another edition

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1.0

El peor libro que me he leído desde hace años. Personajes vacuos, histriónicos y caricaturescos; diálogos simples, irrelevantes y en ocasiones redundantes (recuerdo un párrafo donde se plasman los pensamientos de un personaje e inmediatamente después se abre un diálogo donde el personaje dice exactamente lo mismo que lo escrito en el párrafo anterior). Todo al servicio de una historia tan artificialmente enrevesada y llena de agujeros argumentales que llega a ser grotesca. Mención aparte merece el rollo de "libros dentro de libros" y las disquisiciones sobre el oficio de escritor y cómo se supone que hay que escribir un libro. Un bodrio infumable que solo he terminado de leer porque odio dejar libros a medias y porque mi mujer me dijo que al final no estaba tan tan mal. En mi opinión esto no debería haber ido más allá de ser el primer borrador de un guión de TV-movie (de las malas, de las de los domingos a la hora de la siesta) y sin embargo se ha convertido en un éxito de público y crítica, con premios a la mejor novela y todo. Si esto es el futuro de la literatura, que paren el tren que yo me bajo.

dolgopolova's review against another edition

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emotional hopeful inspiring mysterious reflective sad tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? N/A
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

4.5

ntshexe's review against another edition

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1.0

Per citare il libro stesso: "Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito.". Infatti non vedevo l'ora che questa tortura intitolata La verità sul Caso Harry Quebert finisse.

Da dove cominciare? Partiamo dal presupposto che non mi considero assolutamente un'esperta di letteratura, direi solo di essere una lettrice appassionata; ma Dio mio, anche per me è stato difficile ignorare l'insieme di difetti e di orrori che compongono questo libro. Non sono neanche abituata a scrivere recensioni di ciò che leggo, quindi mi scuso per eventuali errori che indubbiamente farò. Era però impossibile non recensire un libro del genere, anche solo per salvare un possibile futuro lettore da questa terribile esperienza.

Prima di tutto: mi dispiace dirlo, ma Dicker non sa scrivere. Il suo libro è un insieme di frasi ed eventi ripetuti, pagine uguali parola per parola (probabilmente per raggiungere la dimensione di 700+ pagine?), dialoghi che sembrano venir fuori da un copione teatrale senza alcun intermezzo narrativo, frasi di uno squallore puro. Percepisci la soddisfazione che Dicker ha provato nel scrivere e trasmettere determinati concetti "rivoluzionari" sulla vita, l'amore e la degradazione del mondo della scrittura/letteratura all'interno del sistema capitalistico, ma sono di una banalità assoluta che ti fa cadere le braccia. Inoltre sono convinta che non abbia alcuna idea di come parlino tra di loro le persone normali: il libro è un susseguirsi di dialoghi poco credibili, al limite dell'assurdo, in cui a volte tenta di aggiungere dell'humour che non farebbe neanche ridere un bambino. Perché, chissà, forse non erano già abbastanza brutti. Non parliamo delle pagine estratte dal "più grande romanzo della letteratura americana", aka Le radici del male, il romanzo di Harry Quebert: penso che abbiano pubblicato romanzi Harmony molto più validi di questo "grande romanzo" fittizio che ha sconvolto l'America.

Poi vorrei parlare dei personaggi. Un lettore forse potrebbe passare oltre la qualità pessima della scrittura se almeno l'autore riuscisse a creare dei personaggi di un certo spessore, a cui ti puoi affezionare e per cui puoi provare un certo livello di empatia. Purtroppo sono tutti così vuoti e stereotipati che finisci per odiare ognuno di loro, anche le vittime. A parte Harry e Marcus, tutti gli altri personaggi sono delle semplici macchiette che vanno avanti per stereotipi: il poliziotto nero scorbutico, la moglie di provincia che maltratta il marito succube, la madre ebrea che pensa solo al futuro amoroso del figlio, e così via. Per non parlare dei personaggi femminili e della misoginia insita nel testo: è ambientato nel '75 e nel 2008, ma sembra di muoversi negli anni '20. Gli unici due più sviluppati sono appunto Marcus, il protagonista, e Harry, che hanno in comune molti elementi: sono entrambi egocentrici, narcisisti, incapaci di vedere oltre il loro desiderio di successo e la loro etichetta di "grandi scrittori", fissati con l'idea di scrivere un grande romanzo per diventare persone di successo (tralasciamo che Dicker sia convinto del fatto che gli scrittori ottengano la stessa notorietà delle star di Hollywood lol), così tanto da non riuscire a vedere quelli che gli stanno accanto e le loro sofferenze (e di parlare di cosa vogliono raccontare, perché a quanto pare il contenuto non conta; in più di 700 pagine non riusciamo a scoprire di cosa trattasse il primo "grande romanzo" con cui Marcus ottiene il successo).

Per quanto riguarda la struttura del giallo non ho molto da dire: non ho letto molti gialli nella mia vita, quindi non ho molti punti di riferimento con cui fare un confronto vero e proprio. La trama del libro si svolge intorno al mistero dell'omicidio di Nola e, per quanto sia l'unica cosa di vero interesse all'interno del romanzo, la soluzione è del tutto insoddisfacente. Con l'obiettivo di sviare il lettore Dicker crea venti versioni dello stesso delitto; in ogni capitolo trovano un elemento in più che porta Marcus a modificare completamente la sua versione dei fatti, avanti così per ogni capitolo fino ad arrivare a una conclusione del tutto inaspettata semplicemente perché Dicker non ti dà la possibilità di arrivare da solo al finale, ma devi muoverti insieme a Marcus e agli altri personaggi che, anche quando sono investigatori, sembrano non avere la minima idea di come si indaghi un omicidio.

Infine passo al punto che più mi ha turbato ed infastidito: la relazione tra Harry e Nola. Lui 34 anni, lei 15: si incontrano sulla spiaggia, lei balla sotto la pioggia, si innamorano perdutamente. Fine. Dicker vuole far crederci che sia un esempio di grande amore sulla base di questa unica scena, perché poi passeranno l'intero romanzo semplicemente a ribadire quanto si amano, che un amore come il loro è unico, ed è un vero ammoreh; che importa che sia ai limiti della pedofilia! Per mostrare la stabilità mentale e il grande spessore della coscienza di Harry, la conosce per nemmeno tre mesi e passerà il resto della sua vita a rimpiangerla e ad aspettarla, incapace di andare avanti. Tre mesi. Con una quindicenne. Una quindicenne il cui unico obiettivo e pensiero nella vita era quello di diventare la schiava di lui; cito: “Ti porterò le brioche calde, ti preparerò il caffè. Farò tutto. Io sarò la tua donna e tu diventerai un grande scrittore.”. Wow! Avanti così, in una celebrazione continua del vero amore che, guarda caso, viene riconosciuto sempre quando un uomo si mette con una donna molto più giovane di lui. Non mi farò domande sulla vita sentimentale di Dicker.

In definitiva posso semplicemente dire che questo mi è sembrato soltanto un manoscritto di 700 pagine dove Dicker elogiava la figura dello scrittore perché solo lui e quelli come lui possono cambiare il mondo, solo loro sono capaci di dare senso alla realtà, solo loro sono portatori di valori e verità!!! Riuscendo però al tempo stesso di mostrarci due scrittori incapaci di vivere e, per assurdo, di scrivere. E anche mostrarci quello che è, come lui lo definisce, "il sogno di ogni scrittore": avere una compagna completamente sottomessa, senza alcun obiettivo se non quello di servire il compagno-scrittore così che lui raggiunga la fama, mentre lei pulisce e prepara da mangiare e gli ricorda che deve mangiare. Giuro non riesco a capire come sia diventato un best-seller tradotto in 32 lingue e vincitore di premi.

deynes's review against another edition

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dark emotional mysterious tense fast-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.25

sverocchia's review against another edition

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challenging dark emotional mysterious sad tense fast-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? It's complicated
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

5.0

blroberta's review against another edition

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medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes

4.0

mezzoir's review against another edition

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2.0

2.5 stars.... This book was 200 pages and 5 plot twists too long !

gracecashxx's review against another edition

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emotional tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

bellaisa0501's review against another edition

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dark mysterious sad tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0