Reviews

The Winter Rose by Jennifer Donnelly

timitsut's review against another edition

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reflective medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0

kelsewcrafty's review against another edition

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adventurous emotional medium-paced
  • Loveable characters? It's complicated
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

Enjoyed the read: it was absorbing. The ending felt a little rushed

hrahim's review against another edition

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5.0

The followup to the Tea Rose, and just as gripping. Like the first one, it is a book that, once you start reading, you don't want to put it down.

hdechamp's review against another edition

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5.0

I absolutely loved this one because of the beginnings of females in medicine alone. I thought the issues (sexism, birth control, suffrage, crime, medical procedures) all reflected that era incredibly well. India was pretty kick ass in my opinion, and the quote about germs has stuck with me to this day.

ladyamay's review against another edition

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5.0

I wasn't sure if this one would be able to hook me like the Tea Rose. It was a wonderfully woven tale!

asurges's review against another edition

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5.0

Diana sent me her copy shortly after Charlie was born. I had a six-week-old baby and read this book in three or four days. A sequel to the Tea Rose, it again forces you to suspend belief, but it's a good, engrossing read.

amandapeel78's review against another edition

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5.0

love love love it

kaitlynwilliams96's review against another edition

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adventurous lighthearted slow-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

2.0

mackeylime's review against another edition

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4.75

Love love love!

miraphora's review against another edition

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4.0

Non c'è niente di meglio che partire per una vacanza da spiaggia con un romanzo come questo, mastodontico, lungo, corposo, immenso. Un romanzo che ti impegna per tutta la vacanza, senza pause, che ti fa passare il tempo sul lettino senza accorgerti, un libro che riesce anche a isolarti dalla bolla africana e che non ti fa sentire il caldo torrido. Un romanzo del genere è quello che ci vuole, quando lo punti dalla sua uscita e non trovi mai il momento giusto che buttarti a capofitto nelle sue 880 pagine. Chi se ne importa se occupa il 90% dello spazio nella tua borsa da spiaggia, e chi se ne frega se portarlo in giro ti infiamma i muscoli della schiena. E' importante avere un mattone del genere, in vacanza. Avendolo preso in prestito in biblioteca la mia edizione era quella rilegata (pesantissima), ma esiste anche quella economica più morbida e maneggevole.
Insomma mi sono piazzata sul lettino per 7 giorni con il libro ben piantato sulla pancia - perché tenerlo in mano alla lunga fa venire i crampi - e l'ho quasi finito. Quasi, le ultime 50 pagine ho dovuto terminarle a Milano e non è stata la stessa cosa. Ma anche così, 880 pagine in meno di 10 giorni è quasi un record per me, vuol dire che ho macinato questo libro ad un ritmo serrato e dice praticamente tutto della storia.
Ho letto il primo romanzo della serie, la storia di Joe e Fiona, anni fa ma mi ricordavo benissimo che la Donnelly mi aveva risucchiata nella narrazione da subito, lasciandomi scossa, felice e isterica perché all'epoca questa autrice quasi non se la filava nessuno. Anni dopo, dopo innumerevoli richieste, finalmente è stata pubblicata la storia di Sid Malone, di Charlie (e anche il terzo titolo della serie La rosa selvatica). Il malfattore di Whitechapel, rosso capelluto dal fascino ruvido di chi è cresciuto in mezzo alla strada ed è sopravvissuto a calci, pugni e miseria, Sid Malone è il bandito più pericoloso e ricco dell'East London, un vero boss che controlla spaccio, prostituzione, contrabbando e ogni tipo di attività illecita. Sid ha sradicato dal suo animo ogni traccia del fratello, dell'uomo buono e onorevole, e si è rassegnato ad una vita che non gli procura nessuna felicità. Sotto sotto Sid è veramente infelice, non vorrebbe fare quella vita ma sa che non ha scelta. Arrivato in cima può solo scegliere di lottare per mantenere il suo ruolo o lasciar perdere tutto e sparire. Completamente opposta a Sid è India, una giovane donna appena laureata in medicina e decisa a fare la differenza tra i malati di Whitechapel. India è illuminata dalla passione per il suo lavoro, non si lascia fermare da niente e da nessuno, procede spedita - anche se un po' ingenua - nel suo lavoro. Finché incontra Sid, e tutte le sue certezze, le sue convinzioni crollano: lui le apre gli occhi sulla realtà, la rende viva, sicura, le fa provare emozioni vere, di quelle che India non ha mai nemmeno immaginato e che la travolgono in un cambiamento radicale, dalla giovane ingenua ad una donna dura come un diamante e altrettanto brillante.
La loro relazione è un continuo tentativo di trovare un equilibrio: Sid si scrolla di dosso il ruolo di bandito, riscopre un'identità che credeva perduta, trova speranza, gioia e sente nascere desideri semplici ma speciali. India, invece, si trasforma e riesce a contagiare con la sua energia tutte le persone che le stanno vicine.
Riassumere così la loro storia è decisamente riduttivo e non rende giustizia al romanzo, ma è il bello di questo libro: c'è molto di più di una semplice trama, i personaggi parlano al lettore, si fanno conoscere intimamente e si legano uno all'altro tanto che ogni capitolo, ogni scena si accavalla con la successiva come la trama fitta di un tessuto. I personaggi non direttamente protagonisti, come Joe, Fiona, Freddie, Ella, sono più che secondari perché hanno un ruolo decisivo nella storia, si muovono e interagiscono senza fretta, prendendosi tutto il tempo e lo spazio di cui hanno bisogno.
La mole del romanzo è presto fatta: è un romanzo storico, una storia di persone, di avventure e di vite. La Donnelly in questo è bravissima perché è riuscita a rendere scorrevole e coinvolgente un libro impegnativo per la sua lunghezza e soprattutto per la sua tipologia: è più di un romanzo d'amore, strizza l'occhio agli storici e ai romanzi d'avventura, con una toccata al giallo ottocentesco inglese, è un romanzo indefinibile ma ben fatto, con una trama solida e sottotrame affascinanti, con personaggi coerenti e con un'identità ben formata.
Per me non è una sorpresa, era un dato di fatto che la Donnelly avesse creato un romanzo allo stesso livello del primo, perché quando si scrive così, quando si creano storie corpose ed eleganti, è evidente che l'autrice ce l'ha nel sangue. Non mi resta che mettere in lista d'attesa il terzo romanzo della serie, magari per il prossimo anno, per la prossima vacanza.