Reviews

La guerra dei mondi by H.G. Wells

between_the_clouds's review

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adventurous dark mysterious tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? N/A
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? It's complicated

2.75

Scritto nel 1897, "La guerra dei mondi" è una delle prime storie sull'umanità e sugli alieni. Molti considerano questo libro come l'inizio del genere fantascientifico. La scrittura l'ho trovata a volte lenta e poco avvincente, nonostante ciò lo consiglio per addentrarsi in questo peculiare genere che tutt'ora affascina e incuriosisce.

robefod's review against another edition

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adventurous mysterious reflective medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated

4.5

dory_a's review

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4.0

Dato che il genere fantascientifico non è un genere che di solito prediligo ero sia titubante sia emozionata di approcciarmi a questo libro: quando leggo libri al di fuori della mia "comfort zone" ho sempre paura di non riuscire ad apprezzarli a pieno, allo stesso tempo però fa bene cambiare un po'. Alla fine il libro mi è piaciuto ma ha un grande difetto che ha influito negativamente sulla mia opinione.
La storia l'ho apprezzata tantissimo: pur non leggendo molti libri fantascientifici adoro quei libri con ambientazioni post-apocalittiche dove l'umanità deve cercare di sopravvivere e adattarsi a questo nuovo mondo e si ritrova a fronteggiare grandi ostacoli. In questo caso le vite dell'umanità e in particolare del protagonista che ci racconta la storia vengono sconvolte dai Marziani che con i loro ragazzi inceneritori cominciano a distruggere varie città dell'Inghilterra (dove è ambientata la storia). Questi Marziani purtroppo sono poco approfonditi il che è un peccato perché gli scarsi dettagli che ci vengono raccontati mi hanno affascinata parecchio, ma già considerando la storia per così come è e tenendo a mente il periodo in cui il libro è stato scritto è inevitabile volersi congratulare con Wells per la sua immaginazione. Un altro aspetto che mi è piaciuto è stato l'aver raccontato "dall'inizio" della trasformazione del mondo, o meglio dell'Inghilterra, per come lo conosciamo e credo che l'autore l'abbia fatto in modo molto realistico: inizialmente l'arrivo dei Marziani viene preso con leggerezza, le persone ci scherzano addirittura sopra ma appena ci si rende conto della gravità della situazione e delle intenzioni dei Marziani la voglia di scherzare viene schiacciata dalla paura e dal desiderio di allontanarsi il più in fretta possibile dalle zone invase, lasciando Londra e dintorni deserti e silenziosi. La risoluzione della storia (il "colpo di scena" finale) è abbastanza semplice ma è sensata e ciò è sempre preferibile a conclusioni complicate ma senza capo né coda.
Purtroppo però non sono proprio riuscita ad apprezzare il modo in cui l'autore ha deciso di raccontare questa storia (il grande difetto di cui sopra). Se dovessi utilizzare un aggettivo per descrivere il suo modo di narrare direi "conciso": quei dettagli superficiali e alla fin fine anche inutili alla trama che ritrovo in molti libri che leggo, qui non ci sono e sebbene ciò non sia assolutamente una cosa negativa mi sono resa conto di aver bisogno di quei dettagli perché mi rendono la lettura un po' più fluida (stessa cosa vale anche per i dialoghi dato che ce ne sono proprio pochissimi). Quest'essenzialità non permette di dare molto spazio ai pensieri e alle emozioni del protagonista e ciò porta un altro aspetto negativo: si crea un certo distacco tra il lettore e il protagonista (ma anche tra tutti gli altri personaggi). Il protagonista era lì, che osservava per la prima volta il cilindro dei Marziani ed io ero praticamente impassibile...certo, ho trovato interessante le descrizioni dei Marziani, delle loro caratteristiche, dei loro mezzi ecc. ma non ho provato nessun'altra emozione perché era prima di tutto il protagonista a non esternarne. Per esempio: ad un certo punto il protagonista
Spoiler uccide un altro personaggio
, ci pensa per due secondi e poi passa ad altro e io non ho nemmeno avuto il tempo di provare pietà
Spoiler per la vittima
. O ancora: lui e la moglie
Spoiler passano in pratica tutto il libro separati ma l'eventuale sofferenza per questa separazione non è per niente palpabile e anche la "reunion" è poco emozionante
. Ora capisco che molto probabilmente l'intento dell'autore fosse quello di concentrarsi sugli effetti che l'invasione ha sull'umanità e sul mondo in generale e che non volesse ammorbarci con le vicende personali del protagonista ma non ho particolarmente gradito questa scelta.
Nonostante questa pecca non mi sento di dargli un voto eccessivamente basso perché comunque tanti altri aspetti mi sono piaciuti parecchio, per essere puntigliosi però il voto non sarebbe un 4 ma più un 4-.

elettraelettra's review

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3.0

Ok, è definitivo, non sono una fan di Wells.
Ovviamente ha delle idee spettacolari e non sto dicendo che i suoi classici non siano classici per un buon motivo, perché lo sono!... il problema credo sia il suo stile di scrittura, finisco sempre per essere annoiata dal libro mentre lo leggo per poi ripensarci e ripensarci in seguito: mi piace l'idea, mi piacciono gli spunti di riflessione, ma non mi piace il modo in cui li gestisce e il modo in cui scrive.
E lo stesso vale per questo libro, l'idea di base è interessante e il modo in cui si risolve l'invasione anche, ma non posso dire che il libro mi abbia particolarmente preso o che non riuscivo a metterlo giù, malgrado il racconto sia decisamente breve mi sono più volta dovuta convincere a leggere (lo stesso mi è successo con la macchina del tempo, l'isola del dottor Moreau e l'uomo invisibile).
E' stato più divertente leggere il copione riadattato per la radio che l'intero racconto originale!
Consigliato: Nì.

sara1809's review

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adventurous mysterious tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? N/A
  • Diverse cast of characters? N/A
  • Flaws of characters a main focus? No

3.5

the___hermit's review

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4.0

Questo romanzo mi ha piacevolmente stupita.
L'ho letto per curiositá, senza grandi aspettative ma devo dire che é stata davvero una bella lettura.

É un racconto di fantascienza molto semplice e molto classico. Il narratore é molto piacevole da seguire perché é diretto senza divagare nelle sue spiegazioni, ma da sempre abbastanza contesto e suoi pensieri in modo da mantenere l'interesse alto.
Come accenavo é un racconto molto semplice, da un certo punto di vista direi quasi realistico. Perché di per se é molto facile immaginare che in una realtá in cui i marziani invadessero la Terra gli avvenimenti si svolgerebbero in questo modo.
In modo particolare mi é piaciuta tanto la scelta del finale, molto coerente con la linea della storia.

Indubbiamente é un bel classico fantascientifico non esageratamente impegnativo, quindi vale assolutamente la pena di leggerlo. Anche solo per capire come a fine '800 ci si immaginavano potenziali scontri contro gli alieni.

chia03's review

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inspiring reflective tense fast-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? No

4.0

silvestris95's review

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1.0

non fa per me lo stile di scrittura
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