Reviews

From Rockaway by Jill Eisenstadt

yeoldecourtjesster's review

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emotional funny reflective slow-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

booksnpunks's review against another edition

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4.0

Might just give this book five stars based on the acknowledgement page alone. Anyway I loved this a lot and I’m probably gonna use it as a PhD text. Welcome to Rachel’s mental academic brat pack, Jill Eisenstadt.

jamesdanielhorn's review against another edition

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4.0

This book is unfairly maligned. Whether due to the hype of being a “literary brat pack” staple or just being a success by a young woman, we’ll never know. In my opinion, If the pace weren’t a touch too frenetic and overall a hair over-edited or under-developed (i’m not sure which) it would have gotten 5 stars from me. I’m shocked this was never optioned for a film à la it’s’ contemporary Less Than Zero or a John Hughes’ cannon. From Rockaway serves as an excellent time capsule for Atlantic coast teens in the 80’s, but I can see the “check your privilege” types reading this and whining a sarcastic “woe is me;” such is life. There’s definitely something here that has influenced many a modern writer whether they’re aware or not, and there are some truly insightful bits of prose. Give this a go, it’s short and weird and no where near as bad as some of the other reviews make it out to be.

pandasekh's review against another edition

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4.0

Recensione pubblicata originariamente sul mio blog Arte della Lettura

Recensione senza spoiler


Libro di debutto di Jill Eisenstadt, Rockaway Beach narra le vicende di un gruppo di ragazzi che, finita la scuola, si ritrovano ad affrontare diversi cambiamenti nella loro vita. Molti di loro lavorano come bagnini in estate e nel supermercato locale in inverno, mentre Alex, una dei protagonisti, ottiene una borsa di studio per il college e si trasferisce lontano da Rockaway.

Trama e Stile di scrittura


Il libro copre il periodo dalla fine della scuola fino all'estate successiva. Ogni capitolo è un episodio a sé stante e non esiste nessuna trama di fondo, il che non è necessariamente un male. Si tratta infatti di un libro leggero, che intrattiene per la sua durata ma che, una volta finito, non ci lascia molto, se non il vago ricordo dei suoi stravaganti protagonisti.

Lo stile di scrittura è rapido e un po' rozzo, molto simile a quello di Willeford e Bukowski. A volte, proprio per queste sue caratteristiche, sono stato costretto a rileggere certi passaggi piuttosto confusionari, ma tutto sommato è molto scorrevole e godibile. Inoltre, credo sia uno stile ottimo per accompagnare il tema generale del libro.

Personaggi


I protagonisti del libro sono descritti in modo superficiale, il che rende difficile distinguerli durante le prime fasi della lettura. Una volta conosciuti meglio, però, ognuno di loro risulta essere interessante e riconoscibile. Ci sono parecchi personaggi secondari che fanno solo comparse singole o saltuari e, quando lo fanno, ricordarsi di loro è praticamente impossibile.

Edizione


Questa è stata la mia prima edizione Black Coffee, anche se già avevo notato i loro libri da un po'. La qualità è ottima sotto tutti i punti di vista, dalla traduzione senza errori alla fattura stessa del libro. Apprezzo particolarmente il design e la texture della copertina. Il libro include anche un segnalibro uguale alla copertina.

Conclusioni


Un libro semplice da leggere, molto leggero ma godibile. Mi ricorda molto Miami Blues di Willeford, sopratutto per lo stile di scrittura.
Altre recensioni sul mio blog Arte della Lettura

tomhill's review against another edition

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4.0

I think this book is unjustifiably forgotten/not read much. It's actually really good, if less splashy than the debuts of Bret Ellis and Donna Tartt, the authors Eisenstadt is so often lumped in with. It's a simpler, more hopeful story, and yet it still captures the aimless, sometimes ugly reality of being college-aged. The dialogue here is really good, as are the inner thoughts of characters, and Eisenstadt convincingly moves between different characters' perspectives. There are of course, several references to Ellis's Rules of Attraction, and I think it's a good companion piece, and not just because both books take place at the same school. Both books, while tonally different, are reflections on similar themes, take place at the same time and are told from varying perspectives. The most significant difference is in the conclusions the respective authors reach by the end of their stories.

jaller's review against another edition

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1.0

I hated this book almost from page one. The only reason I kept going it because I'm reading it for a book club. The kids are whiny and angsty and nothing happens in almost the entire book. It's just snapshots of the kids whining about life in between drinking and doing drugs and having sex. Maybe I missed the point or maybe I led a sheltered childhood but I couldn't relate to these characters at all.

aquadefellerer's review against another edition

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4.0

Interesting. Not my usual read but good.

blackjessamine's review against another edition

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2.0

La noia.

Un po' di sesso.
Noia.

Droga.
Noia.

Alcool.
Noia.

Rapporti umani avvolti nella plastica.
Noia.

Forse non ho afferrato il punto, forse ero completamente fuori strada, non lo so.
Ho interrotto la lettura diverse volte, ma alla fine mi sono dovuta arrendere.
Non ho idea di come questo libro finisca, e non sono nemmeno curiosa di scoprirlo.

mcw1024's review

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Lost interest. Wasn't engaged 

alexys_tenshi's review against another edition

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4.0

Ho scoperto Rockaway Beach grazie al podcast su Spotify Black Coffee Sounds Good. Affascinata da questi giovani sulla spiaggia, dal testo melodioso e dalle vibes che tanto mi ricordavano la voglia di evadere e il senso di spaesamento dei personaggi per l’inizio della loro “vera vita”, ho deciso di dargli un’opportunità… ed ho fatto benissimo.

Rockaway Beach è un romanzo che parla di ragazzi che hanno appena finito il liceo. La libertà di un’estate che sarà magnifica e l’avvicinarsi – per fortuna o meno – degli anni al college, al lavoro e quindi il passaggio all’età adulta.

Alex, Timmy, Peg e Chowderhead sono i quattro che ci accompagneranno in questa riscoperta degli anni ’80. Una decade che sembra ormai lontanissima ma che attira ancora qualcuno (es: la sottoscritta) con la voglia di tornare indietro per scoprirla. E con questo romanzo ho avuto la possibilità di scoprirne alcuni dettagli nella cittadina di Rockaway Beach – conosciuta perlopiù grazie alla canzone dei Ramones – lasciandomi catturare dai luoghi della cittadina e i suoi abitanti.

Lo stile di Jill Eisenstadt è secco, diretto e conciso. Questo tipo di scrittura, inserito in un contesto dove tutto sembra piatto tranne per le varie feste che i giovani organizzano per non morire di noia, è perfetto. Ogni personaggio ha una propria storia che viene svelata durante la lettura. Come il mio amato “zoom” dove ci avviciniamo sempre più partendo da un quadro molto generale (e un po’ confusionario).

Ho adorato ogni personaggio. Timmy mi ha rapita con le sue lettere per Alex, che lo ha lasciato e sembra non voler togliersela dalla testa. Timmy che la aspetta, sperando nel ritorno della giovane dal college, e non sa se lasciarsi andare con altre persone, si gira e le ragazze sembrano Alex… ok, un caso perso.
Sì, si vede che è il mio personaggio preferito?

“Mi manchi, Alex.
Con affetto, Timmy

Cara Alex, perché non rispondi più?”


Continuano le serate piene di alcol, droga, sesso (e rock and roll?). La voglia di evadere e di essere spensierati ancora per un po’ ancora per un’estate… e quando finisce e i lavoretti, lo studio, le decisioni arrivano e i giorni passano e arriva l’inverno. Un continuo passare attimi sulla spiaggia e dei cambiamenti piccoli o grandi che in pochi mesi sembrano già dividere il gruppo. Che sono quelle discussioni di cui poi si riderà, perché la vera amicizia non si spezza solo per la lontananza.

Crescere, capire ‘come’ farlo, sbagliando moltissime volte.

Non riesco mai a spiegare completamente i miei pensieri quando un libro mi piace molto e questa cosa mi lascia un senso di tristezza. Rockaway Beach è uno dei libri migliori di questa prima parte dell’anno.