Reviews

In Black and White by Jun'ichirō Tanizaki

saxonnefragile's review against another edition

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4.0

Un vrai régale : Tanizaki décrit un écrivain se définissant lui même comme "démoniaque" alors qu'il est plutôt un escroc raté. En effet, notre écrivain utilise toutes les techniques possibles pour 1/éviter de payer ses dettes 2/obtenir des avances de sa maison d'édition. Notre écrivain se retrouve pris au piège de sa propre fiction : Kojima, dont il avait décrit le meurtre se retrouve finalement assassiné.
Au final, c'est loin d'être le pensum sur les rapports entre la fiction et la réalité qu'on pourrait croire. Cela tient à deux choses, premièrement le côté ridicule du personnage principale, deuxièmement, le fait que l'intrigue prend des chemins de traverse. Le côté loufoque du livre est particulièrement réussi.

pata's review against another edition

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lighthearted mysterious reflective
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

lalasel's review against another edition

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Could not engage with the narrative

katieoyama's review against another edition

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challenging dark slow-paced

2.75

ilariam's review against another edition

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4.0

Mizuno, uno scrittore misantropo che passa le sue giornate in solitudine e che scrive solo per racimolare il denaro necessario ai suoi vizi. Pigro, incline alla bugie, facile preda del desiderio. Il suo ultimo racconto è incentrato su un omicidio e come modello per la "vittima" ha scelto un suo conoscente, un uomo a suo dire insignificante e irritante, incrociato in più occasioni nell'ambiente letterario. Cambia il suo nome da Kojima a Kodama, ma a causa della fretta (è sempre in ritardo con le consegne) nelle ultime pagine usa il vero nome. Qualche giorno dopo aver presentato il manoscritto si rende conto dell'errore e una strana idea comincia a farsi strada nella sua mente: e se qualcuno uccidesse davvero Kojima così come nel racconto? Di chi sospetterebbe la polizia se non di lui, l'autore, un "diabolista" che si fa beffe della morale umana, e che ha molti tratti in comune con l'"assassino"? Nel racconto, l'omicidio è solo una sorta di esercizio di stile, il delitto perfetto che il protagonista commette solo per il gusto di dimostrare che è possibile uccidere un uomo senza cadere vittima del senso di colpa, e facendo sì che nessuno possa risalire al colpevole (la vittima viene infatti scelta del tutto casualmente e non può essere in nessun modo ricondotta al suo omicida). Nella realtà, però, Mizuno conosce Kojima e non si è mai curato più di tanto di nascondere l'antipatia che nutre per lui. Chi lavora nella casa editrice di Mizuno e conosce entrambi non fatica molto a capire che è proprio Kojima, la "scarpa vecchia", il modello a cui lo scrittore si è ispirato, e la disattenzione di Mizuno facilita le cose. In preda alla paranoia, Mizuno cerca di far di tutto per trovarsi un alibi per il giorno stabilito per il delitto, ma il richiamo della carne vince su ogni sua accortezza...

Nero su Bianco è un thriller psicologico, dove il confine tra realtà e finzione (letteraria e non solo) è molto labile. Mizuno dà prova di instabilità mentale, e tutta la vicenda è filtrata attraverso il suo punto di vista; difficile capire se quanto narrato stia avvenendo veramente o sia frutto di una mente malata. Davvero qualcuno lo odia a tal punto da mettere architettare un piano così complicato per farlo accusare di omicidio? O ancora: possibile che lo scrittore abbia effettivamente commesso l'omicidio, incapace di distinguere il reale dall'immaginario? Il finale lasciato in sospeso non fa altro che alimentare ulteriormente i dubbi. In puro stile Tanizaki non può mancare una conturbante femme fatale, ma anche in questo caso è difficile dire se sia solo il frutto di una fantasia erotica o meno.

Il "giallo" non è certo il tipo di produzione che ha fatto conoscere Junichiro Tanizaki; questa sua personale rielaborazione, fortemente noir e in cui l'attenzione è tutta concentrata su una psiche decisamente morbosa, è comunque un esempio validissimo delle potenzialità del genere, oltre che ulteriore riprova delle capacità dell'autore, esperto nel sondare gli abissi dell'animo umano, mettendoli "nero su bianco".

maledivivere's review against another edition

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dark slow-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? It's complicated
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

peggypepper's review against another edition

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my brain when i can't remember if i locked the front door on my way out

deanjean_reads's review against another edition

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4.0

In Black and White is one of Tanizaki's lesser known works, apparently so obscure that most Japanese and English scholars of Japanese literature are not aware of this work's existence. So, we English readers are lucky to be ahead for the first time...👏🏻

Adding to its mysterious allure, this book is about a writer, Mizuno, who lives a hedonistic life (cough, that cliché of the artist, cough) and is constantly broke. One day, he sends in his latest work, a murder mystery, and accidently writes in the name of an acquaintance into the manuscript, which is very similar to the fictitious name. Suddenly seized by fear that a murder will actually occur, he rushes to stop the printing press, but finds out that he's too late. What happens next is a series of fateful events that pulls him into a self-perpetuating web of paranoia and confusion, with reality soon echoing the fiction of his work.

The murder mystery soon flourishes into a familiar theme familiar to all writers and artists, especially those who look to their own lives for inspiration: is the art fully representative of the person who created it, and if it is, where is the distinction between art and real life?

This was a highly enjoyable read as Tanizaki's depiction of debilitating anxiety is VERY realistic, and you find yourself unknowingly infected with it.

yellowpecorah's review against another edition

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3.0

Il problema del libro è rappresentato dalla parte centrale: prende via con uno scopo ben preciso, ma si perde in eventi e descrizioni che non hanno nulla a che fare con la trama, e non le aggiungono niente. Sarebbero bastate veramente poche pagine per raccontare al lettore gli stessi eventi e guidarlo verso la conclusione della storia.

kriziny's review against another edition

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adventurous dark mysterious tense slow-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? N/A
  • Flaws of characters a main focus? N/A

2.5