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Abbandonato. L'intento mi piace, ma si riconosce chi non ha studiato come si scrive. Frasi in cui si utilizzano tre aggettivi che significano tutti la stessa cosa: "Questa maglia è stupenda, magnifica, bellissima" è brutto da leggere, e si capisce che non si ha proprietà di linguaggio buona. Altro esempio, una frase presa dal libro che recita qualcosa di simile a: "Mia madre aggredisce il piatto con una spugna" che mi ha fatto sia ridere sia chiudere il libro e restituirlo alla bibliotecaria.
emotional
sad
medium-paced
Avevo già letto questo libro, non appena uscì.
Conosco Francesco ed ero impaziente di leggere, di provare a riconoscermi nel testo, ma - forse per la fretta che avevo soprattutto di scoprire come sarebbe andato a finire - avevo quasi fatto indigestione della sua drammaticità e del suo essere melenso a tratti.
Tuttavia qualche giorno fa ho deciso di ascoltarne l’audiolibro. Si tratta di una mia nuova abitudine: scelgo un libro che mi piace, che mi faccia compagnia in quei tratti di strada obbligati che faccio in auto quotidianamente. Sono sollevato dalla fatica di leggere e dalla noia del traffico.
Con un po’ di sorpresa, ho trovato un libro perfetto, emotivamente equilibrato e ricco di dettagli, che mi sono potuto gustare.
Molto probabilmente anche perché io sono una persona diversa e anche io oggi sono follemente innamorato del “mio Sara”. L’anno scorso speravo di incontrarlo, stavolta ho avuto paura di perderlo.
E questo può soltanto significare che è un libro ben scritto.
Bravo Francesco e grazie per la tua visibilità che è della comunità tutta
Conosco Francesco ed ero impaziente di leggere, di provare a riconoscermi nel testo, ma - forse per la fretta che avevo soprattutto di scoprire come sarebbe andato a finire - avevo quasi fatto indigestione della sua drammaticità e del suo essere melenso a tratti.
Tuttavia qualche giorno fa ho deciso di ascoltarne l’audiolibro. Si tratta di una mia nuova abitudine: scelgo un libro che mi piace, che mi faccia compagnia in quei tratti di strada obbligati che faccio in auto quotidianamente. Sono sollevato dalla fatica di leggere e dalla noia del traffico.
Con un po’ di sorpresa, ho trovato un libro perfetto, emotivamente equilibrato e ricco di dettagli, che mi sono potuto gustare.
Molto probabilmente anche perché io sono una persona diversa e anche io oggi sono follemente innamorato del “mio Sara”. L’anno scorso speravo di incontrarlo, stavolta ho avuto paura di perderlo.
E questo può soltanto significare che è un libro ben scritto.
Bravo Francesco e grazie per la tua visibilità che è della comunità tutta
adventurous
challenging
emotional
hopeful
inspiring
reflective
fast-paced
emotional
hopeful
informative
inspiring
reflective
medium-paced
Lo ammetto, mi aspettavo tutt'altro, ma perché sono sciocca io a non leggere la trama, che non leggo mai in nessun libro. Non è solo un libro sulla transizione, è una dichiarazione d'amore. Non era quello che cercavo, ma ho comunque apprezzato, nonostante abbia trovato alcuni punti eccessivamente prolissi, che a me come lettrice non entusiasmavano, ma che sicuramente hanno avuto un carico emotivo importante per Francesco durante la stesura del libro.
Entrare nella mente della piccola Francesca è stato forte, perché non si può capire cos'è davvero la disforia di genere se non la si vive, se non la si sente. Non si può capire quanto possano fare male anche i più piccoli dei comportamenti per qualcuno che sente il proprio corpo come una gabbia da disprezzare.
Nonostante le critiche alla narrazione io ho trovato che ogni periodo fosse narrato con il giusto stile. L'infanzia è più introspettiva e innocente, ricca di domande difficili e di dubbi. L'adolescenza diventa più rocambolesca, iniziano dei lunghi salti temporali, cambia il carattere e l'oppressione. Si inizia a percepire maggiormente il peso della disforia, perché se da piccoli il problema principale era il colore del grembiule, da adolescente inizia a diventare tutto più problematico. Disprezzo verso se stessi e verso il proprio corpo, verso gli altri che non capiscono e questo disprezzo trasforma tutto in insicurezza. Insicurezza che si trasforma in male.
Non è un libro sulla transizione. È una dichiarazione d'amore, un ringraziamento a chi c'è sempre stato e in un modo o nell'altro continuerà a esserci, sono delle scuse perché alcuni comportamenti non possono essere giustificati nemmeno dalla disforia di genere e dall'insicurezza.
P.S. Consiglio l'audiolibro letto direttamente da lui, sembrerà di sentire un amico raccontarti la sua storia.
Entrare nella mente della piccola Francesca è stato forte, perché non si può capire cos'è davvero la disforia di genere se non la si vive, se non la si sente. Non si può capire quanto possano fare male anche i più piccoli dei comportamenti per qualcuno che sente il proprio corpo come una gabbia da disprezzare.
Nonostante le critiche alla narrazione io ho trovato che ogni periodo fosse narrato con il giusto stile. L'infanzia è più introspettiva e innocente, ricca di domande difficili e di dubbi. L'adolescenza diventa più rocambolesca, iniziano dei lunghi salti temporali, cambia il carattere e l'oppressione. Si inizia a percepire maggiormente il peso della disforia, perché se da piccoli il problema principale era il colore del grembiule, da adolescente inizia a diventare tutto più problematico. Disprezzo verso se stessi e verso il proprio corpo, verso gli altri che non capiscono e questo disprezzo trasforma tutto in insicurezza. Insicurezza che si trasforma in male.
Non è un libro sulla transizione. È una dichiarazione d'amore, un ringraziamento a chi c'è sempre stato e in un modo o nell'altro continuerà a esserci, sono delle scuse perché alcuni comportamenti non possono essere giustificati nemmeno dalla disforia di genere e dall'insicurezza.
P.S. Consiglio l'audiolibro letto direttamente da lui, sembrerà di sentire un amico raccontarti la sua storia.
- Non voglio sembrare irrispettoso, ma io vengo qua perché devo, perché solo così posso arrivare agli ormoni, ma non sento di aver bisogno di essere diagnosticato, di avere il permesso di qualcuno, di sentirmi dire: sì, le confermo che lei è trans.
Ecco. Quindi non avrebbe avuto senso rivolgersi ad altri psicologi, fare altri tentativi come voleva lui, perché io lo sapevo già, so già tutto, so già chi sono.
Questo concetto lui non l'ha capito molto, anzi non l'ha proprio accettato e mi fa male che mi tratti come un idiota che non sa niente di sé. Lui lo sa chi è, no?
Nessuno gliel'ha dovuto concedere. Lui sa di essere un uomo, chi lo mette in dubbio? Gliel'ha dovuto dire qualcuno? Ha dovuto ottenere il permesso da qualcuno, per esserlo? Non mi pare. E allora perché io sì? Perché io non dovrei saperlo? Cosa c'è di diverso? -
Ecco. Quindi non avrebbe avuto senso rivolgersi ad altri psicologi, fare altri tentativi come voleva lui, perché io lo sapevo già, so già tutto, so già chi sono.
Questo concetto lui non l'ha capito molto, anzi non l'ha proprio accettato e mi fa male che mi tratti come un idiota che non sa niente di sé. Lui lo sa chi è, no?
Nessuno gliel'ha dovuto concedere. Lui sa di essere un uomo, chi lo mette in dubbio? Gliel'ha dovuto dire qualcuno? Ha dovuto ottenere il permesso da qualcuno, per esserlo? Non mi pare. E allora perché io sì? Perché io non dovrei saperlo? Cosa c'è di diverso? -
Mi è piaciuto, soprattutto per il fatto che si concentra sui sentimenti rispetto alla storia di transizione e questo lo rende un libro diverso dai molti sullo stesso argomento. Però mi è dispiaciuto che non si capisca cosa sia vero e cosa sia romanzo.
emotional
hopeful
reflective
medium-paced
emotional
inspiring
fast-paced