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emotional
sad
medium-paced
emotional
inspiring
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
emotional
reflective
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Complicated
emotional
inspiring
reflective
fast-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
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emotional
hopeful
informative
inspiring
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
emotional
hopeful
informative
reflective
sad
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Complicated
challenging
emotional
hopeful
informative
inspiring
reflective
relaxing
sad
tense
fast-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Ho iniziato ad appuntare le mie sensazioni dopo solamente trenta pagine. Mi è subito sembrato scontato riportare in parole quel peso sul cuore, quel vuoto nello stomaco che ho sentito nel leggere le parole di Francesco. E il pensiero che mi è subito rimbombato nella testa è stato quello dell’assoluta certezza che il romanzo sia un romanzo da introdurre nelle scuole, da consigliare ad insegnanti ed operatori del settore educativo.
Mi sono sempre chiesta, da educatrice, quale fosse il modo più giusto, quello più rispettoso, di portare la tematica della transizione di genere all’interno delle classi; la risposta è in questo libro, racchiusa nell’ascolto, in tutte le parole pronunciate da chi porta avanti il proprio percorso, e nell’educazione continua di noi adulti al tema.
L’ho sempre saputo, ma forse non mi ero mai resa del tutto conto dell’estrema responsabilità che abbiamo noi educatori nei confronti dei bambini e dei ragazzi che incrociamo nella nostra vita.
Ma come scrive Francesco stesso, questo romanzo non parla solo di transizione di genere.
In questo suo esordio, l’autore è stato capace di mettere in campo quattro voci ben distinte: quella dell’infanzia, quella dell’età adolescenziale, la voce di una fase più adulta, ed infine quella della maturità; e queste quattro fasi non sono scandite soltanto dalla suddivisione del libro in parti, ma è possibile percepire un cambio di stile nella narrazione da parte di Cicconetti.
In queste pagine Francesco si mette a nudo e, nero su bianco, parla della sua evoluzione, della sua crescita personale, del rapporto con la sua famiglia, con l’amore, con l’amicizia. E a tratti mi ha fatta sentire fuori posto, fuori posto perché nel suo ammettere gli errori, il suo prendere coscienza delle sue tante sfaccettature e pensieri e ragionamenti e dolori, mi ci sono rivista e mi sono vergognata ma mi sono sentita anche umana, perché anche se fa male, essere chi sono è l’unica scelta possibile.
Solo grazie, Francesco.
Mi sono sempre chiesta, da educatrice, quale fosse il modo più giusto, quello più rispettoso, di portare la tematica della transizione di genere all’interno delle classi; la risposta è in questo libro, racchiusa nell’ascolto, in tutte le parole pronunciate da chi porta avanti il proprio percorso, e nell’educazione continua di noi adulti al tema.
L’ho sempre saputo, ma forse non mi ero mai resa del tutto conto dell’estrema responsabilità che abbiamo noi educatori nei confronti dei bambini e dei ragazzi che incrociamo nella nostra vita.
Ma come scrive Francesco stesso, questo romanzo non parla solo di transizione di genere.
In questo suo esordio, l’autore è stato capace di mettere in campo quattro voci ben distinte: quella dell’infanzia, quella dell’età adolescenziale, la voce di una fase più adulta, ed infine quella della maturità; e queste quattro fasi non sono scandite soltanto dalla suddivisione del libro in parti, ma è possibile percepire un cambio di stile nella narrazione da parte di Cicconetti.
In queste pagine Francesco si mette a nudo e, nero su bianco, parla della sua evoluzione, della sua crescita personale, del rapporto con la sua famiglia, con l’amore, con l’amicizia. E a tratti mi ha fatta sentire fuori posto, fuori posto perché nel suo ammettere gli errori, il suo prendere coscienza delle sue tante sfaccettature e pensieri e ragionamenti e dolori, mi ci sono rivista e mi sono vergognata ma mi sono sentita anche umana, perché anche se fa male, essere chi sono è l’unica scelta possibile.
Solo grazie, Francesco.
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hopeful
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sad
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fast-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
No