Take a photo of a barcode or cover
I'm hugely disappointed in myself, but I have to call it a day on this one. I will definitely come back to it in the future, but after two or three hundred pages of little more than filler waffle around the midpoint, and only minimal reference to the 'main plot', I simply became agitated by the whole thing.
It's blatantly obvious this was originally a serialised story and it appears to me that Dumas' contract was extended during the midpoint, and he tried all he could to fulfil his extended commission. But that's just me guessing.
It's a shame because I was one hundred per cent invested in the main character of Dante and his journey, but quickly felt my interest wain whenever Dumas ventured away from that. The writing is great. The story is great. The characters are great. Even the politics is great. But only when Dante is on the page.
And so, with my head hung, I walk away in shame.
It's blatantly obvious this was originally a serialised story and it appears to me that Dumas' contract was extended during the midpoint, and he tried all he could to fulfil his extended commission. But that's just me guessing.
It's a shame because I was one hundred per cent invested in the main character of Dante and his journey, but quickly felt my interest wain whenever Dumas ventured away from that. The writing is great. The story is great. The characters are great. Even the politics is great. But only when Dante is on the page.
And so, with my head hung, I walk away in shame.
adventurous
medium-paced
adventurous
challenging
slow-paced
adventurous
inspiring
mysterious
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
adventurous
mysterious
reflective
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Aver finito questo romanzo da meno di 24 ore non mi rende ancora pronta per scriverne una recensione degna, per cui tenterò - come sempre - di lasciare la mia impressione a caldo.
Indubbiamente Il conte di Montecristo è uno di quei libri da leggere almeno una volta nella vita: ci tengo a sottolineare almeno perché penso che probabilmente lo rileggerò con piacere anche in futuro, più di una volta. Non faccio la scoperta dell'America dicendo anche che è una lettura godibilissima, con personaggi forti, tenaci e che restano nel cuore, insieme ai vili e ai codardi di cui la storia è infarcita.
Avevo già letto I tre moschettieri di Dumas padre, ma dopo un inizio coinvolgente, aveva finito per stufarmi e finirlo era stato molto faticoso: cosa che non è successa con il conte, vuoi perché il romanzo è di genere leggermente diverso, vuoi perché la storia è - francamente - più interessante.
Prima di iniziarlo avevo deciso di leggerlo senza fretta, godendomelo nei tempi necessari e forse il risultato riflette questa decisione: l'ho amato e ogni volta non vedevo l'ora di riprenderlo in mano. Inoltre, nonostante la vastità della storia, dei personaggi e dei mille sotterfugi della trama, riuscire a leggerlo nei posti più disparati come treno e metro (la maggior parte delle volte circondata da pendolari che anziché dormire chiacchieravano come se non ci fosse domani) non mi ha affatto demoralizzata e anzi, mi ha aiutata ad evadere dalla realtà come non mi capitava da tempo leggendo un libro. Detto fra noi, dopo mesi di letture appena discrete (tranne alcune eccezioni), è stata una vera boccata d'aria leggere il conte: mi ci voleva proprio e penso che replicherò presto l'esperienza con un altro classico.
Ritornando al libro è scritto - chiaramente - benissimo, la storia prende molto e nonostante il conte sia un personaggio che non dice direttamente la sua versione si resta coinvolti emotivamente con quello che gli succede. Pensando ai lati meno positivi indicherei i dialoghi a volte troppo lunghi e decisamente romantici che spesso mi facevano alzare gli occhi al cielo (con un sorriso, però), poi mi sarebbe piaciuto un maggior coinvolgimento di ciò che il conte pensava e sicuramente mi ha un po' delusa il finale: mi aspettavo di più e mi è sembrato un po' frettoloso, ma a parte questo non ho altre "lamentele" da riportare.
In conclusione, se avete voglia di immergervi - letteralmente - in un gran bel romanzo di altri tempi, di lettura non dico facile ma nemmeno così complessa come pensavo, il conte fa per voi. Leggerlo almeno una volta, poi, è d'obbligo. ;)
http://geekybookers.blogspot.co.uk/2015/10/recensione-il-conte-di-montecristo-di.html
Indubbiamente Il conte di Montecristo è uno di quei libri da leggere almeno una volta nella vita: ci tengo a sottolineare almeno perché penso che probabilmente lo rileggerò con piacere anche in futuro, più di una volta. Non faccio la scoperta dell'America dicendo anche che è una lettura godibilissima, con personaggi forti, tenaci e che restano nel cuore, insieme ai vili e ai codardi di cui la storia è infarcita.
Avevo già letto I tre moschettieri di Dumas padre, ma dopo un inizio coinvolgente, aveva finito per stufarmi e finirlo era stato molto faticoso: cosa che non è successa con il conte, vuoi perché il romanzo è di genere leggermente diverso, vuoi perché la storia è - francamente - più interessante.
Prima di iniziarlo avevo deciso di leggerlo senza fretta, godendomelo nei tempi necessari e forse il risultato riflette questa decisione: l'ho amato e ogni volta non vedevo l'ora di riprenderlo in mano. Inoltre, nonostante la vastità della storia, dei personaggi e dei mille sotterfugi della trama, riuscire a leggerlo nei posti più disparati come treno e metro (la maggior parte delle volte circondata da pendolari che anziché dormire chiacchieravano come se non ci fosse domani) non mi ha affatto demoralizzata e anzi, mi ha aiutata ad evadere dalla realtà come non mi capitava da tempo leggendo un libro. Detto fra noi, dopo mesi di letture appena discrete (tranne alcune eccezioni), è stata una vera boccata d'aria leggere il conte: mi ci voleva proprio e penso che replicherò presto l'esperienza con un altro classico.
Ritornando al libro è scritto - chiaramente - benissimo, la storia prende molto e nonostante il conte sia un personaggio che non dice direttamente la sua versione si resta coinvolti emotivamente con quello che gli succede. Pensando ai lati meno positivi indicherei i dialoghi a volte troppo lunghi e decisamente romantici che spesso mi facevano alzare gli occhi al cielo (con un sorriso, però), poi mi sarebbe piaciuto un maggior coinvolgimento di ciò che il conte pensava e sicuramente mi ha un po' delusa il finale: mi aspettavo di più e mi è sembrato un po' frettoloso, ma a parte questo non ho altre "lamentele" da riportare.
In conclusione, se avete voglia di immergervi - letteralmente - in un gran bel romanzo di altri tempi, di lettura non dico facile ma nemmeno così complessa come pensavo, il conte fa per voi. Leggerlo almeno una volta, poi, è d'obbligo. ;)
http://geekybookers.blogspot.co.uk/2015/10/recensione-il-conte-di-montecristo-di.html
adventurous
dark
emotional
fast-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Complicated
Iconic revenge tale, really fun and adventurous and bloody
challenging
dark
mysterious
slow-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
adventurous
funny
mysterious
fast-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Dramatic. Mysterious. Intricate.