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paigelamoureux's review against another edition
adventurous
dark
mysterious
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? Plot
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? It's complicated
4.0
myahdobilicious's review against another edition
adventurous
mysterious
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? Plot
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.5
lulu_readsalot's review against another edition
adventurous
dark
mysterious
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? It's complicated
4.0
A marvelous close to the saga!
It took me up and down the story, the arks, my emotions. I had to go back a few times to understand what had just happened!.
It took me up and down the story, the arks, my emotions. I had to go back a few times to understand what had just happened!.
roweni's review against another edition
adventurous
emotional
tense
fast-paced
- Plot- or character-driven? Plot
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.25
I am happy and sad at the same time now :')
rihcochet's review against another edition
4.0
J'ai adoré cette série, merci Christelle Dabos pour avoir écrit un univers aussi riche cependant y'a quelques petits trucs qui m'ont un peu dérangés selon mes goûts personnels.
- Les explications s'enchaînent trop vites, j'ai compris les échos l'envers etc que grâce aux comparaisons car c'était super complexe à suivre. Après je ne suis pas une lumière donc j'ai peut-être ma part de responsabilité mais c'était complexe à lire
- Le peu de scènes de romance qu'il y avait entre thorn et Ophélie ils faisaient l'amour et genre okay mais c'était résumé en 2/3 lignes non explicites?? On nous a fait attendre plus de 2 tomes pour une romance sous développée je trouve ça dommage. De plus le fait qu'Ophélie voulait changer la manière dont thorn se voyait dans le miroir mais que c'est victoire qui le fait m'a laissé un arrière goût amer
- La moitié du récit ce passait dans l'observatoire?? C'était incroyablement long?? Et les événements qui suivaient s'enchaînaient trop vite. Le rythme était un peu mal géré à mes yeux.
Et la fin oh mon dieu c'était tellement absurde à mes yeux je sais même pas quoi dire. Y'a eu tellement de morts inutiles? Thorn qui reste dans l'envers okay mais Gaëlle et Renard? Janus et Ambroise? C'était beaucoup trop soudain et je sais que l'auteure en est consciente et que c'est un choix, je le respecte mais ça m'a quand même dépitée.
C'était une bonne saga mais la fin m'a un peu déçue. Sinon Thorn et Ophélie méritent beaucoup mieux j'ai l'impression d'avoir été amputée d'une partie de moi c'est horrible.
- Les explications s'enchaînent trop vites, j'ai compris les échos l'envers etc que grâce aux comparaisons car c'était super complexe à suivre. Après je ne suis pas une lumière donc j'ai peut-être ma part de responsabilité mais c'était complexe à lire
- Le peu de scènes de romance qu'il y avait entre thorn et Ophélie ils faisaient l'amour et genre okay mais c'était résumé en 2/3 lignes non explicites?? On nous a fait attendre plus de 2 tomes pour une romance sous développée je trouve ça dommage. De plus le fait qu'Ophélie voulait changer la manière dont thorn se voyait dans le miroir mais que c'est victoire qui le fait m'a laissé un arrière goût amer
- La moitié du récit ce passait dans l'observatoire?? C'était incroyablement long?? Et les événements qui suivaient s'enchaînaient trop vite. Le rythme était un peu mal géré à mes yeux.
Et la fin oh mon dieu c'était tellement absurde à mes yeux je sais même pas quoi dire. Y'a eu tellement de morts inutiles? Thorn qui reste dans l'envers okay mais Gaëlle et Renard? Janus et Ambroise? C'était beaucoup trop soudain et je sais que l'auteure en est consciente et que c'est un choix, je le respecte mais ça m'a quand même dépitée.
C'était une bonne saga mais la fin m'a un peu déçue. Sinon Thorn et Ophélie méritent beaucoup mieux j'ai l'impression d'avoir été amputée d'une partie de moi c'est horrible.
writeronherway's review against another edition
adventurous
challenging
dark
emotional
inspiring
mysterious
reflective
sad
tense
slow-paced
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
3.75
blackjessamine's review against another edition
2.0
Sono delusa.
Non che mi aspettassi molto altro, perché le recensioni di chi mi ha preceduto mi avevano preparata a quello che sarebbe successo qui, ma non riesco comunque a trattenere la delusione.
E allora, prima di lasciare che l’amarezza prenda il sopravvento, ci tengo a ricordare (soprattutto a me stessa) che tutto sommato sono contenta di aver letto questa saga. Che i primi due libri mi sono piaciuti tantissimo, che li ho trovati freschissimi e originali, e che anche quest’utimo volume, che certo è il più scadente, a mio parere, è stato in grado di tenermi incollata alle pagine. Avevo bisogno di continuare a leggere, anche se quello che leggevo non faceva altro che irritarmi e non avere senso. E, ecco, questo è un periodo in cui la concentrazione “su lunghe distanze” per me è quasi un’utopia: non riesco a concentrarmi per più di qualche minuto, non riesco a provare un interesse prolungato per qualcosa, e insomma, leggere seicento pagine di volume deludente è una specie di miracolo. Quindi sì, suppongo che qualcosa (e anche più di qualcosa) di buono in questa saga ci sia.
Eppure, sono delusa.
Sono delusa perché, sostanzialmente, Fidanzati dell’Inverno e Gli scomparsi di Chiardiluna raccontano una storia: ci sono dei personaggi (forse non particolarmente ben delineati, d’accordo, ma il punto forte dei libri non è mai stato quello) che fanno delle cose, che inciampano in determinati misteri e che prendono una determinata direzione. È tutto molto bello e molto interessante, è bella l’ambientazione, sono intriganti gli Spiriti di Famiglia, è stuzzicante il contesto di questi intrighi di palazzo che sembrano confluire in un mistero più alto. Ed è evidente che la Dabos questo lo aveva ben chiaro, ma la sua chiarezza finisce lì. Perché nel frattempo strizza l’occhio ad altri concetti, a elementi difficili da gestire, che richiedono una certa coerenza narrativa e una direzione precisa. Ma quest’ultimo volume mi ha confermato che in realtà l’autrice non aveva la più pallida idea di dove volesse arrivare. Insomma, ho quasi provato pena per l’autrice, perché è evidente che da un certo punto in poi il suo piano sia stato “mettiamo in campo quante più cose assurde possibili facendo credere a tutti di avere un disegno prestabilito sotto, prendiamo tempo e speriamo che ora della fine del libro mi venga un’idea geniale per collegare tutte queste cose”. Davvero, da scribacchina a tempo perso con pochissimo talento per le trame capisco fin troppo bene questa sensazione, e non oso immaginare le notti insonni della Dabos sapendo che il mondo intero aspettava delle risposte che lei stessa non era in grado di dare. Però, ecco, no. Non ci sto, questa conclusione di trama è una presa in giro bella e buona. Perché tutto ciò che è stato costruito nei primi due libri viene sostituito da un assurdo enigma che, giunti alla fine, non ha senso. Non ha proprio il minimo senso, ed è un gran peccato.
Oltretutto, se per tre libri e mezzo mi parli di Dio, di un Dio che è stato punito, di “creazione”, poi non puoi risolvere tutto con un “ahahah ma sì, l’ho chiamato Dio ma se si fosse chiamato Gianpeppino non sarebbe cambiato niente, perché di filosofico e metafisico il mio libro non ha proprio niente”. Ecco, no. Allora trovati un termine qualsiasi, inventati un nome, inventati qualsiasi cosa, ma non prendere in giro i lettori.
Senza contare che letteralmente i tre quarti di questo libro (ma pure di quello precedente) sono inutili. Andare su Babel? Non serve a niente. La Buona Famiglia? Ma chissenefrega. L’Osservatorio? Ci abbiamo solo ricavato delle pagine psichedeliche, che ok, possono anche essere carine, ma non in un romanzo che comunque prometteva una trama solida in un mondo nonsesne. Personaggi secondari abbandonati (e comunque inutili), milioni di sottotrame aperte chissà perché e poi spazzate via con un colpo di spugna (ma il Cavaliere? Ma Vittoria? E i Bad Boys? Lo Spazzino? Le Decane, il piano, Lazarus, i Genealogisti? A che diamine sono serviti?).
Insomma, sicuramente si tratta di una saga interessante e che sono contenta di aver concluso, ma la delusione è tanta proprio per il potenziale e le promesse infrante dei primi libri.
Non che mi aspettassi molto altro, perché le recensioni di chi mi ha preceduto mi avevano preparata a quello che sarebbe successo qui, ma non riesco comunque a trattenere la delusione.
E allora, prima di lasciare che l’amarezza prenda il sopravvento, ci tengo a ricordare (soprattutto a me stessa) che tutto sommato sono contenta di aver letto questa saga. Che i primi due libri mi sono piaciuti tantissimo, che li ho trovati freschissimi e originali, e che anche quest’utimo volume, che certo è il più scadente, a mio parere, è stato in grado di tenermi incollata alle pagine. Avevo bisogno di continuare a leggere, anche se quello che leggevo non faceva altro che irritarmi e non avere senso. E, ecco, questo è un periodo in cui la concentrazione “su lunghe distanze” per me è quasi un’utopia: non riesco a concentrarmi per più di qualche minuto, non riesco a provare un interesse prolungato per qualcosa, e insomma, leggere seicento pagine di volume deludente è una specie di miracolo. Quindi sì, suppongo che qualcosa (e anche più di qualcosa) di buono in questa saga ci sia.
Eppure, sono delusa.
Sono delusa perché, sostanzialmente, Fidanzati dell’Inverno e Gli scomparsi di Chiardiluna raccontano una storia: ci sono dei personaggi (forse non particolarmente ben delineati, d’accordo, ma il punto forte dei libri non è mai stato quello) che fanno delle cose, che inciampano in determinati misteri e che prendono una determinata direzione. È tutto molto bello e molto interessante, è bella l’ambientazione, sono intriganti gli Spiriti di Famiglia, è stuzzicante il contesto di questi intrighi di palazzo che sembrano confluire in un mistero più alto. Ed è evidente che la Dabos questo lo aveva ben chiaro, ma la sua chiarezza finisce lì. Perché nel frattempo strizza l’occhio ad altri concetti, a elementi difficili da gestire, che richiedono una certa coerenza narrativa e una direzione precisa. Ma quest’ultimo volume mi ha confermato che in realtà l’autrice non aveva la più pallida idea di dove volesse arrivare. Insomma, ho quasi provato pena per l’autrice, perché è evidente che da un certo punto in poi il suo piano sia stato “mettiamo in campo quante più cose assurde possibili facendo credere a tutti di avere un disegno prestabilito sotto, prendiamo tempo e speriamo che ora della fine del libro mi venga un’idea geniale per collegare tutte queste cose”. Davvero, da scribacchina a tempo perso con pochissimo talento per le trame capisco fin troppo bene questa sensazione, e non oso immaginare le notti insonni della Dabos sapendo che il mondo intero aspettava delle risposte che lei stessa non era in grado di dare. Però, ecco, no. Non ci sto, questa conclusione di trama è una presa in giro bella e buona. Perché tutto ciò che è stato costruito nei primi due libri viene sostituito da un assurdo enigma che, giunti alla fine, non ha senso. Non ha proprio il minimo senso, ed è un gran peccato.
Oltretutto, se per tre libri e mezzo mi parli di Dio, di un Dio che è stato punito, di “creazione”, poi non puoi risolvere tutto con un “ahahah ma sì, l’ho chiamato Dio ma se si fosse chiamato Gianpeppino non sarebbe cambiato niente, perché di filosofico e metafisico il mio libro non ha proprio niente”. Ecco, no. Allora trovati un termine qualsiasi, inventati un nome, inventati qualsiasi cosa, ma non prendere in giro i lettori.
Senza contare che letteralmente i tre quarti di questo libro (ma pure di quello precedente) sono inutili. Andare su Babel? Non serve a niente. La Buona Famiglia? Ma chissenefrega. L’Osservatorio? Ci abbiamo solo ricavato delle pagine psichedeliche, che ok, possono anche essere carine, ma non in un romanzo che comunque prometteva una trama solida in un mondo nonsesne. Personaggi secondari abbandonati (e comunque inutili), milioni di sottotrame aperte chissà perché e poi spazzate via con un colpo di spugna (ma il Cavaliere? Ma Vittoria? E i Bad Boys? Lo Spazzino? Le Decane, il piano, Lazarus, i Genealogisti? A che diamine sono serviti?).
Insomma, sicuramente si tratta di una saga interessante e che sono contenta di aver concluso, ma la delusione è tanta proprio per il potenziale e le promesse infrante dei primi libri.
jeyjeyyy's review against another edition
adventurous
challenging
dark
emotional
inspiring
mysterious
sad
tense
slow-paced
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? It's complicated
4.5
Les larmes coulent.
J’ai kiffé cette série overall mais ce tome là était plus dur à comprendre, c’était beaucoup d’explications et très confus parfois.
La fin est belle mais un peu triste, j’aurais voulu une fin plus heureuse (celle ci n’est pas forcément malheureuse mais vous viyez, c’est un peu bitter sweet? J’aurais préféré sans.)
Quand même super, très intelligent !
J’ai kiffé cette série overall mais ce tome là était plus dur à comprendre, c’était beaucoup d’explications et très confus parfois.
La fin est belle mais un peu triste, j’aurais voulu une fin plus heureuse (celle ci n’est pas forcément malheureuse mais vous viyez, c’est un peu bitter sweet? J’aurais préféré sans.)
Quand même super, très intelligent !
classicbrittany's review against another edition
adventurous
dark
mysterious
medium-paced
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.5
books_with_kaumudi's review against another edition
Ok. So I finished reading this book and now I am not what has happened. Somehow I just couldn’t concentrate on the last few chapters, and therefore, would not be rating this book. I didn’t actually enjoy it but still, it doesn’t feel right to rate the story when I was so far removed from the story.