3.85 AVERAGE

dark emotional mysterious reflective sad tense slow-paced
Plot or Character Driven: A mix
Strong character development: Yes
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Complicated
challenging slow-paced
adventurous challenging dark emotional hopeful inspiring mysterious reflective sad tense slow-paced
Plot or Character Driven: A mix
Strong character development: Yes
Loveable characters: Yes
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Complicated

Oh sonunda bitti.

Bu yazıyı yazarken büyük çekincem, okuyanların "sen kimsin de Victor Hugo'yu beğenmiyorsun" diyecekleri düşüncesi. Hatta internetteki birçok yorumun da kitabın itibarı sebebiyle olumluya kaydığını düşünüyorum.

Kitabın tarihi değerini ve edebiyattaki yerini anlıyorum, fakat okuması çok zor bir kitaptı.

Karakterler güzel yazılmıştı, özellikle Claude Frollo'nun takıntısı çok güzel anlatılmıştı. Böyle takıntı seviyesinde bir "aşk"ın, günümüzde de çok benzer biçimde yaşandığını düşünüyorum. Diğer karakterler de bence gerçekçi, içi dolu karakterlerdi.

Buna rağmen, olay örgüsü ve kitabın dili, benim gözümde oldukça zayıftı. Biliyorum ki kitapları yazıldıkları döneme göre yargılamak lazım, ben de 19. Yüzyıl edebiyatını iyi bilmiyorum. Bu döneme ait kitaplarda basit olay örgülerinin yaygın olduğunu, başrollerdeki kararkterlerin de sıklıkla öldüğünü biliyorum.

Ben kendi adıma kitabı okurken çok keyif alamadım. Paris'in mimari tarihi, o zamanki sosyal yapısı, vs. hakkında birçok sey öğrendim, ama bu yine de kitabı benim için çekici yapmadı.

Kitabın kötü bir kitap olduğunu asla söyleyemem. Bunu demek zaten bana düşmez, özellikle de kitabın kendi döneminde sahip olduğu etkiyi (Notre Dame katedralinin yenilenmesi, idam cezası hakkındaki yasaların düzenlenmesi gibi) düşünürsem. Sadece, denk geldiğim yorumlarda kitap çok övüldüğü için ben de bu bakış açısını dile getirmek istedim.

Olay örgüsü benim alışık olduğuma kıyasla çok fazla tesadüflere dayalıydı. Yazarın, anlatmak istediği öyküyü anlatabilmek için gerekli olan her yerde öyküye "karıştığını" hissettim. Ben daha çok "doğal" akışında ilerleyen hikayeleri sevdiğim için bu durum beni rahatsız etti diyebilirim.

Kitabın dili de kulağıma çok hoş gelmedi, ama bunun çevirisiyle ilgili olduğunu düşünüyorum. Türkçe ve Fransızca arasındaki farklar (mesela özne-nesne-yüklem sıralaması) kitabın çevirisinde sıkıntılara yol açmış ve akıcı olmayan bir dil ortaya çıkmış. Iyi bir çeviride bu önlenebilirdi diye düşünüyorum.

Bu kitabın, tam da korkulan "klasik kitap" havasını taşıdığını düşünüyorum. Okuması pek kolay değildi, ve okuduktan sonra da beni çok tatmin etmedi. Çabalarıma değmediğini hissettim desem yeridir. Daha önce de okurken beni yoran kitaplar tabii ki oldu, fakat birçoğunu bitirdiğimde "iyi ki okumuşum" diyebildim. Bu kitap sadece "oh sonunda bitirdim" diye düşündürdü bana.

Bu kitabı okuduğum için memnunum fakat okumak isteyenlere tavsiye edeceğim bir kitap değil.

Holy crap who read this and thought "Hey! This would make a great Disney movie"?! It is so oppressively sad. And dark. The priest is pure evil and my man Quasi is actually just extremely pathetic and unloved by everyone. Yeesh. It's a long and harsh read. But I guess what can you expect from Hugo!

Having now read the source material, I’m even more surprised Disney decided to adapt this. I think Hugo was making some interesting points about beauty and outward appearances that Disney boiled down to one line — What makes a monster and what makes a man? — but I think Hugo lost his point halfway through making it. That said, I still enjoyed the adventure of this, despite his long tangent on architecture.

A classic worth reading -- know that there is ableism and racism in here, and it doesn't excuse it, but it was written in 1831 and set in the 1480s. People weren't exactly open minded. (In some ways, people still aren't open minded. Have you read the news?)

Quando parliamo di classici, c'è sempre questa sensazione di riverenza che ci costringe a non esprimerci negativamente sui libri, come se il solo fatto di aver attraversato i secoli indenni gli conferisse un'aura di invincibilità e di intoccabilità. Ebbene, per me non è così. Quando un classico non mi piace, io lo dico e la cosa per me importante è saperne spiegare nel dettaglio le cause, per offire a chi mi ascolta o legge la possibilità di riflettere sul fatto che tutto ciò che leggiamo va sempre guardato con occhio critico e mai accettato passivamente. I romanzi classici non devono essere da meno.

Non ti sarà sfuggito però che ho dato cinque stelle al romanzo di Hugo, quindi perché ho voluto iniziare la recensione con il discorso sulla critica ai romanzi classici? Per un semplice motivo: per quanto io mi sia approcciata alla lettura di un romanzo famosissimo e indubitabilmente affascinante, non posso negare che - secondo i criteri editoriali odierni - esso si presenti come ostico e di difficile leggibilità. Ci vuol coraggio a dirmi che i romanzi russi, miei adorati, sono pesanti. Per me, la pesantezza vera e propria è sempre stata nei classici francesi e in questo modo roboante di presentarsi al lettore con la loro presunzione, come tanti piccoli napoleoni in fila pronti a sbaragliare i nemici letterari (ma sappiamo bene chi ha sconfitto Napoleone he he he...).

Se io non avessi saputo che questo romanzo era di Hugo, lo avrei abbandonato dopo dieci pagine. Solo il clamore e la sua celebrità mi hanno consentito di spingermi a proseguire, e per carità, ho fatto la cosa migliore che potessi. Capite bene che un romanzo scritto oggi con questi criteri non sarebbe mai pubblicato nè preso in considerazione da una casa editrice sana di mente. A torto, perché Notre Dame ha una storia affascinante e avvincente, nota a tutti e di cui ho poco da dire. Ma è scritto in maniera tortuosa e complessa e ha comportato nella mia esperienza di lettura più di un bestemmione!

Prima di tutto, ha un incipit lentissimo e astruso, che parte con una roboante descrizione degli ambienti parigini, senza far intravedere minimamente al lettore dove si vada a parare. Per pagine e pagine.
In secondo luogo, la trama avvincentissima è spesso e volentieri interrotta da digressioni che vengono direttamente dalla mente dello scrittore, che non possono essere nemmeno considerati "spiegoni", ma veri e propri inserti di natura storica e sociologica inerenti la città di Parigi, confrontata tra Medioevo - teatro della storia - e Ottocento - in cui Hugo visse - che per quanto siano pregiatissimi, hanno il difetto intollerabile di disturbare la lettura e lasciarti col fiato sospeso nei momenti peggiori.
Questo si configura quindi solo in parte come un romanzo, mentre per buona parte è un saggio di natura antropologica e storica sulle usanze parigini e francesi, con molte riflessioni di carattere letterario - come quella apprezzabile sulla stampa, per esempio - o sulla nascita della città di Parigi da piccolo isolotto a grande città popolosa. Sicuramente son tutti inserti interessanti, presi singolarmente. Ma mentre andavano a interrompere la trama, mi hanno causato veramente tanto fastidio.
In aggiunta a tutto questo, prima di approdare a questa traduzione - Feltrinelli, la cui copia ha un gargoyle rosso in copertina - ho provato diverse altre traduzioni che mi son sembrate antiquate e troppo contorte. Per come è scritto questo romanzo, ritengo necessario avvalersi di una traduzione il più moderna e lineare possibile, invece. Con buona pace della prosa di Hugo che tanto potrebbe essere apprezzata solo se lo leggete in francese (operazione per cui onestamente non vi invidio).

A parte le questioni stilistiche, frutto di un'epoca in cui si scriveva diversamente, non è un mistero, sulla storia non ho davvero nulla da aggiungere rispetto a quanto detto da questo pianeta nei precedenti anni: Hugo racconta dannatamente bene, i suoi personaggi sono vivi, la sua comicità è pari alla tragedia che si respira nella Parigi del Gobbo e di Esmeralda. Ho amato il personaggio di Gringoire e perso una lacrima per quello di Quasimodo, indubitabilmente il meglio descritto e caratterizzato di tutti. Ho odiato potentemente quel maniaco bastardo di Frollo e alzato gli occhi al cielo per l'imbecillità di Phoebus. Ho sognato assieme ad Esmeralda e sperato sino alla fine in un finale degno per lei... Ma Hugo, per quanto sia in grado di cavalcare la comicità a livelli incredibili, conosce bene la vita e le sue insidie, la sua tragica ironia, e non risparmia niente al lettore e ai suoi fortissimi personaggi.

Ho avvertito come preponderante l'idea che l'inseguire i nostri desideri, di cui spesso non sappiamo nemmeno spiegarci la natura, sia la nostra gioia e la nostra condanna. Questo fanno i personaggi di Hugo, che si muovono su una scena roteante di eventi pronti a mettere in crisi tutte le loro certezze.

Ci sarebbe tanto altro da dire, ma spero di riuscire a farci un video per Youtube prossimamente che, se realizzerò, linkero qui sotto più avanti!

Title: Hunchback of Notre-Dame, or Notre-Dame de Paris

Author: Victor Hugo

Published: 1831

Year I read it: 2005

One sentence summary: Hugo's classic tale of love vs. list, inward vs. outward beauty, appearance vs. fact - the Hunchback of Notre-Dame tells the Gothic Romance of the detested hunchback Quasimodo, the mysterious Gypsy Esmerelda, the dark priest Claude Frolo, and of how all their lives interconnect.

Interesting fact:

Three reasons to read it:

You can't beat Hugo's language - it's cadence, it's poignancy. His words just soar.
Through the eyes of several different characters in search of it, Hugo's fleshes out what love is and what it looks like.
If you're not up for Les Miserables, try a 500-page Hugo. No, it's not the same. It's not as epic. But it is still amazing!
Gorgeous ending!! Another fantastic - tragic, but fantastic - ending.


One reason you maybe shouldn't:

"A Bird's Eye View of Paris." It's a chapter in the middle of the book with no characters and no dialogue - just a meticulous tour of 15th century Paris. I hate to admit this, but this is the first and only chapter from a classic that I've completely skipped. [désolé, Monsieur Hugo!]

Great quotes:

“Nothing makes a man so adventurous as an empty pocket."

“Love is like a tree: it grows by itself, roots itself deeply in our being and continues to flourish over a heart in ruin. The inexplicable fact is that the blinder it is, the more tenacious it is. It is never stronger than when it is completely unreasonable.”


“Spira, spera." ["Breathe, hope."]

Part of my series "31 Days of Books" over at Wait and Hope

Nella Parigi medioevale del 1400, si incrociano Pierre Gringoire, poeta squattrinato; Esmeralda, giovane zingara che canta per le strade della città insieme alla capretta Djali; Claude Frollo, arcidiacono della cattedrale, uomo cupo che ha annientato i propri istinti in favore di una vita devota prima alla scienza e poi alla chiesa; Quasimodo, campanaro deforme della cattedrale, cresciuto sotto la protezione di Frollo, unico suo riferimento all'interno di una società da cui ha conosciuto solo derisione ed odio; Phoebus, audace e piacente cavaliere che corteggia una giovane aristocratica con cui spera di sposarsi; Jehan, fratello di Frollo, giovane studente perditempo, sempre a corto di soldi scialacquandoli nel bere e nelle donne.
Motore dell'azione è l'ossessione/amore sotto diverse forme dei vari personaggi nei confronti della misteriosa Esmeralda. A guidare il tutto è però il destino ineluttabile, contro cui l'uomo nulla può: ad aver ispirato Victor Hugo è infatti una scritta in greco antico che era presente all'interno di Notre Dame, ad indicare la dea del fato.
Teatro della storia è Parigi, una città di vicoli bui e personaggi poco raccomandabili, e soprattutto Notre Dame de Paris, la "vecchia signora", un capolavoro medioevale vittima dei segni del tempo e in particolare dell'opera dell'uomo, che intervenendo sulle opere con restauri, modernizzazioni, non fa altro che infierire nuove cicatrici.
challenging dark informative reflective slow-paced
Plot or Character Driven: Plot
Strong character development: No
Loveable characters: No
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Complicated