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medium-paced
First one down in my winter readathon. I liked it but didn't love it. However I'm a bit more interested in Dostoyevsky now, than I was before.
Povera gente è il primo romanzo di Fedor Dostoevskij: a dispetto di quello scritto nella quarta di copertina la storia consiste in uno scambio di lettere tra un uomo maturo, quasi sulla cinquantina, e una giovane ragazza che lui stesso ama e mantiene.
Nonostante il romanzo non abbia di fatto nulla di così negativo non posso dire de aver apprezzato quest'opera epistolare nella sua interezza: innanzitutto le lettere scritte dai protagonisti, soprattutto quelle di Makar Djevuskin, sono monotone e ripetitive con l'effetto che lette due o tre iniziano poi a pesare ed annoiare il lettore; lo stesso stile di Djevuskin non mi è piaciuto, o meglio la sua figura non mi ha appassionata, è un ometto succube del destino e dell'amore per la ragazza, un uomo patetico, che non fa altro che autocommiserarsi, i cui pensieri e racconti ho trovato confusionari; nemmeno Varvara Dobrosjelova mi è entrata nelle grazie, non fa altro che lamentarsi della sua salute e della sua vita, prega in modo forzato Makar che non spenda più denaro per lei ma la lettera successiva la vediamo pregarlo nuovamente di mandarle qualcosa o, ancora peggio, quando avrà trovato ormai una soluzione ai suoi problemi lo userà come tuttofare per sbrigare le commissioni in vista del matrimonio.
Altro aspetto che è stato davvero estenuante è l'eccessivo sentimentalismo che pervade ogni singola lettera: se infatti l'attenzione del lettore può essere catturata dai momenti in cui traspare la quotidianità e le difficoltà di chi si trova a lottare contro la povertà, il sentimentalismo e la ripetitività dei racconti non giovano al romanzo che così sembra essere quasi un minestrone di epiteti smielati come "passerottino", "angioletto", "tortorella" e così via.
Un aspetto molto positivo invece è rappresentato da un frammento del diario di Varvara che andrà a spiegare il passato dei due amici, cosicché la situazione che all'inizio pare poco chiara andrà ad essere in parte chiarita: devo dire sinceramente che questa parte è stata la più bella e coinvolgente dell'intera opera.
Purtroppo questi elementi e il fatto che anche i protagonisti li abbia trovati poco gradevoli non possono far altro che abbassare il giudizio su un romanzo che, nonostante mostri già il talento dell'autore che andrà però a perfezionarsi con gli anni, è ancora lontano dall'immenso lavoro psicologico a cui Dostoevskij abituerà i lettori.
Nonostante il romanzo non abbia di fatto nulla di così negativo non posso dire de aver apprezzato quest'opera epistolare nella sua interezza: innanzitutto le lettere scritte dai protagonisti, soprattutto quelle di Makar Djevuskin, sono monotone e ripetitive con l'effetto che lette due o tre iniziano poi a pesare ed annoiare il lettore; lo stesso stile di Djevuskin non mi è piaciuto, o meglio la sua figura non mi ha appassionata, è un ometto succube del destino e dell'amore per la ragazza, un uomo patetico, che non fa altro che autocommiserarsi, i cui pensieri e racconti ho trovato confusionari; nemmeno Varvara Dobrosjelova mi è entrata nelle grazie, non fa altro che lamentarsi della sua salute e della sua vita, prega in modo forzato Makar che non spenda più denaro per lei ma la lettera successiva la vediamo pregarlo nuovamente di mandarle qualcosa o, ancora peggio, quando avrà trovato ormai una soluzione ai suoi problemi lo userà come tuttofare per sbrigare le commissioni in vista del matrimonio.
Altro aspetto che è stato davvero estenuante è l'eccessivo sentimentalismo che pervade ogni singola lettera: se infatti l'attenzione del lettore può essere catturata dai momenti in cui traspare la quotidianità e le difficoltà di chi si trova a lottare contro la povertà, il sentimentalismo e la ripetitività dei racconti non giovano al romanzo che così sembra essere quasi un minestrone di epiteti smielati come "passerottino", "angioletto", "tortorella" e così via.
Un aspetto molto positivo invece è rappresentato da un frammento del diario di Varvara che andrà a spiegare il passato dei due amici, cosicché la situazione che all'inizio pare poco chiara andrà ad essere in parte chiarita: devo dire sinceramente che questa parte è stata la più bella e coinvolgente dell'intera opera.
Purtroppo questi elementi e il fatto che anche i protagonisti li abbia trovati poco gradevoli non possono far altro che abbassare il giudizio su un romanzo che, nonostante mostri già il talento dell'autore che andrà però a perfezionarsi con gli anni, è ancora lontano dall'immenso lavoro psicologico a cui Dostoevskij abituerà i lettori.
sad
medium-paced
fast-paced
Книга написана блестяще (особенно если учитывать, что это первое произведение [a:Fyodor Dostoyevsky|3137322|Fyodor Dostoyevsky|https://images.gr-assets.com/authors/1506003555p2/3137322.jpg])!!!! Настоящий талант видно издалека!!!!! Но вот выбор персонажей и тематики мне не понравился! Недавно читал ещё одну книгу автора ([b:Notes from Underground|49455|Notes from Underground|Fyodor Dostoyevsky|https://i.gr-assets.com/images/S/compressed.photo.goodreads.com/books/1327909683l/49455._SY75_.jpg|50717723]), так вот там такой же самоуничижительный герой! Не люблю такое!!! А у Макара Алексеевича совершенно отсутствует чувство человеческого достоинства, другими словами - РАБ!!!!! Симпатии вызывает только Варвара Алексеевна!!! Мне понравился её реалистичный, но не бездушный, взгляд на жизнь!!!
Бедные (да и не только) люди тоже разные бывают!!! И эта книга яркое тому подтверждение. Достоинство за деньги не купишь!!!!
Бедные (да и не только) люди тоже разные бывают!!! И эта книга яркое тому подтверждение. Достоинство за деньги не купишь!!!!
Not a pleasurable read. Not a read-for-fun type of book. You either read this last in a Dostoevsky tour or you read this in class. What's salvageable is a lesson in just how sad things sometimes are.
De ce am aşteptat atât să o citesc?? Genială! Nu am nimic rău de spus despre ea.