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goheadass's review against another edition
4.0
Glove cutting is a wonderful trade- was, anyway. Everything now is ‘was.’
anomys_'s review against another edition
5.0
« Aveva imparato la lezione peggiore che la vita possa insegnare: che non c'è un senso. E quando capita una cosa simile, la felicità non è piú spontanea. È artificiale e, anche allora, comprata al prezzo di un ostinato estraniamento da se stessi e dalla propria storia. »
La vita di Seymour Levov è perfetta. Figlio di migranti ebrei che arrivarono in America in cerca di una nuova vita, a scuola, dove è noto come “lo Svedese”, è quasi una celebrità, un campione in tutti gli sport che pratica. Così patriota da volersi arruolare nei marines per dare il suo contributo, anche se poi la guerra finisce prima che possa scendere in battaglia. Una volta tornato a casa decide di portare avanti la tradizione di famiglia ed ereda da suo padre la fabbrica di guanti. Sposa Miss New Jersey, nasce la sua adorata figlia Merry e così si crea la sua famiglia felice.
Eppure la sua pastorale americana esplode insieme alla bomba che sua figlia piazza nello spaccio della sua città uccidendo una persona. Merry non è più la sua dolce bambina, è diventata un’adolescente rabbiosa, balbuziente e obesa, si infervora contro la tv quando compaiono i sostenitori della guerra in Vietnam e contro la sua famiglia borghese, contro i suoi genitori che continuano a vivere la loro vita privilegiata e felice mentre gente innocente sta morendo.
Per tutto il libro lo Svedese si interroga sul perché sua figlia sia diventata una terrorista, perché da due genitori perfetti sia potuta nascere una persona così infelice e distruttiva. Perché Merry sia diventata un mostro, un’assassina, ricercata in quel paese che aveva accolto e integrato i suoi avi, lei che era l’ultima discendente di due generazioni che in America erano arrivate in cerca del sogno americano e dove si erano trionfalmente radicate in tutti i modi possibili.
Alla fine lo Svedese capisce che non c’è un perché. Per quante domande ci possiamo fare, non esiste una risposta ai nostri interrogativi, la vita scorre e non c’è un senso. Non possiamo pretendere di capire, di capire la vita e di capire la gente. Alla fine dei conti, non sarebbe meglio “dimenticare di aver ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita”?
La scrittura di Roth non è molto semplice, tanti flussi di coscienza e digressioni che in un primo momento possono rallentare la lettura, ma una volta presa confidenza è difficile da lasciare. “Pastorale americana” non è un libro facile, ammetto che dopo aver letto qualche pezzo ho dovuto chiudere il libro e staccare un po’ dalla storia, qualche pezzo mi ha trasmesso angoscia e malessere, qualche pezzo mi ha fatto impressione. Quello che mi è piaciuto di questo libro è che Roth, oltre a portarti a riflettere su come la vita non abbia un senso, ha scritto una dichiarazione di amore e odio per l’America. Un’America che può farti vivere un sogno, ma che al contempo è folle e pazza e crudele e assassina.
La vita di Seymour Levov è perfetta. Figlio di migranti ebrei che arrivarono in America in cerca di una nuova vita, a scuola, dove è noto come “lo Svedese”, è quasi una celebrità, un campione in tutti gli sport che pratica. Così patriota da volersi arruolare nei marines per dare il suo contributo, anche se poi la guerra finisce prima che possa scendere in battaglia. Una volta tornato a casa decide di portare avanti la tradizione di famiglia ed ereda da suo padre la fabbrica di guanti. Sposa Miss New Jersey, nasce la sua adorata figlia Merry e così si crea la sua famiglia felice.
Eppure la sua pastorale americana esplode insieme alla bomba che sua figlia piazza nello spaccio della sua città uccidendo una persona. Merry non è più la sua dolce bambina, è diventata un’adolescente rabbiosa, balbuziente e obesa, si infervora contro la tv quando compaiono i sostenitori della guerra in Vietnam e contro la sua famiglia borghese, contro i suoi genitori che continuano a vivere la loro vita privilegiata e felice mentre gente innocente sta morendo.
Per tutto il libro lo Svedese si interroga sul perché sua figlia sia diventata una terrorista, perché da due genitori perfetti sia potuta nascere una persona così infelice e distruttiva. Perché Merry sia diventata un mostro, un’assassina, ricercata in quel paese che aveva accolto e integrato i suoi avi, lei che era l’ultima discendente di due generazioni che in America erano arrivate in cerca del sogno americano e dove si erano trionfalmente radicate in tutti i modi possibili.
Alla fine lo Svedese capisce che non c’è un perché. Per quante domande ci possiamo fare, non esiste una risposta ai nostri interrogativi, la vita scorre e non c’è un senso. Non possiamo pretendere di capire, di capire la vita e di capire la gente. Alla fine dei conti, non sarebbe meglio “dimenticare di aver ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita”?
La scrittura di Roth non è molto semplice, tanti flussi di coscienza e digressioni che in un primo momento possono rallentare la lettura, ma una volta presa confidenza è difficile da lasciare. “Pastorale americana” non è un libro facile, ammetto che dopo aver letto qualche pezzo ho dovuto chiudere il libro e staccare un po’ dalla storia, qualche pezzo mi ha trasmesso angoscia e malessere, qualche pezzo mi ha fatto impressione. Quello che mi è piaciuto di questo libro è che Roth, oltre a portarti a riflettere su come la vita non abbia un senso, ha scritto una dichiarazione di amore e odio per l’America. Un’America che può farti vivere un sogno, ma che al contempo è folle e pazza e crudele e assassina.
ksjones's review against another edition
challenging
emotional
reflective
slow-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? Yes
3.75
jmbz38's review against another edition
reflective
slow-paced
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? No
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
0.75
novabird's review against another edition
5.0
A close look at the American Dream and why it is not idyllic, “American Pastoral,” by Philip Roth is a semi-autobiographical account of his life. The word ‘pastoral,’ is first encountered with the pseudo author, Nathan Zuckerman, when he says;
Roth does not stylistically distinguish between Zuckerman and Seymour Levov, instead Zuckerman assumes the identity of Levov by saying that he, “dreamed a realistic chronicle,” of Seymour’s life. Instead of a realistic chronicle, what we get is a multi-layered telling of what constitutes the (American) ‘dream,’ in a stream of consciousness manner. However, Roth presents both characters as having the same dense writing narrative featuring very long paragraphs, some extending more than a page long, and lengthy expositions.
After deliberate episodic repetitions, the ending is left unresolved in a quandary of two polarized views and very large questions remain unanswered, , as though to hook the reader into continuing their loyalty into pursuing future volumes.
American Pastoral left me with a sense of dissatisfaction with Roth for having raised the question of inheritance of ideology and not even providing a conclusion of disillusion but rather leaving it deadlocked in history. If this was done deliberately to entice me to read more to see how the story further unfolds, I think Roth could have stream-lined the bulk of the Swede’s constant reaction of one of resistance to change and further reinforced the unresolved major points of the story-line, and this would have led to greater interest on my part to read the successive volumes.
As it stands, this is Roth’s account of the assimilation of the Jewish people into the American Dream as standing in for how all cultures are inculcated by the predominant ideology.
For the examination of this process, I give this a 5, for the stylistic presentation of this ‘big idea,’ and the unresolved questions, I give this a 3, so the end result is that of a flat 4
“The daughter who transports him out of his longed-for American pastoral and into everything that is its antithesis and its enemy, into the fury, the violence, and the desperation of the counter-pastoral --- into the indigenous American berserk.
Roth does not stylistically distinguish between Zuckerman and Seymour Levov, instead Zuckerman assumes the identity of Levov by saying that he, “dreamed a realistic chronicle,” of Seymour’s life. Instead of a realistic chronicle, what we get is a multi-layered telling of what constitutes the (American) ‘dream,’ in a stream of consciousness manner. However, Roth presents both characters as having the same dense writing narrative featuring very long paragraphs, some extending more than a page long, and lengthy expositions.
After deliberate episodic repetitions, the ending is left unresolved in a quandary of two polarized views
Spoiler
that we are not products of family and at the same time the family is upheld as the model upon which America is builtSpoiler
how, why and when does Dawn commit suicide? And how and when does Merry die?American Pastoral left me with a sense of dissatisfaction with Roth for having raised the question of inheritance of ideology and not even providing a conclusion of disillusion but rather leaving it deadlocked in history. If this was done deliberately to entice me to read more to see how the story further unfolds, I think Roth could have stream-lined the bulk of the Swede’s constant reaction of one of resistance to change and further reinforced the unresolved major points of the story-line, and this would have led to greater interest on my part to read the successive volumes.
As it stands, this is Roth’s account of the assimilation of the Jewish people into the American Dream as standing in for how all cultures are inculcated by the predominant ideology.
For the examination of this process, I give this a 5, for the stylistic presentation of this ‘big idea,’ and the unresolved questions, I give this a 3, so the end result is that of a flat 4
sarahj0517's review against another edition
dark
emotional
reflective
slow-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Loveable characters? No
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
3.5
sambailey's review against another edition
challenging
dark
emotional
reflective
sad
medium-paced
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? No
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
5.0