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I decided to read this concurrently with Barbara Kingsolver’s “Demon Copperhead,” which is based upon the Dickens. The Kingsolver was read for my library’s discussion group, and I wished to read the Dickens for context and comparison. I found the world and characters of Copperfield to be very interesting and compelling, and quite a bit more entertaining and uplifting than those in Copperhead (though Kingsolver was going for something very different). There is a lot of detail in Copperfield that I think would be trimmed away by a modern editor, but I suppose that all added to the book’s charm. I’m glad I read David Copperfield, because it’s always good to acquaint myself with the classics, though this is so massive a book that I imagine this will be my one and only time reading it.
Charles Dickens is highly enjoyable, and hilarious. Let's just leave it at that. Oh, and my ADD-ish self really appreciated that there was constant movement of things happening. We never spent pages upon pages stuck on the same dry conversation. Do I remember every single thing that happened as a result? No. That was likely exacerbated by the fact that I was reading this in spurts for a while.
adventurous
dark
emotional
inspiring
reflective
relaxing
sad
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Complicated
A stunning, intergenerational story. Amazing layers of characters throughout David Copperfield's life.
I didn't realize how short this is, especially given how long Demon Copperhead is. But it's classic Dickens - clever, wry, hilariously named characters.
What a roller-coaster of an emotional ride! This was my first Dickens novel and I can so that I really enjoyed it. I will probably never read it again, but I did love it. I found it long in places where it need not be, but I saw how Dickens was using those characters and their stories as lessons for the reader.
Spoiler....
#ICriedWhenDoraDied... I was NOT fond of Dora, I could see a mile away that she was not well suited for David, but oh did I cry when she died.
I hated the Murdstones from their introduction and I hated them until the last sentence...well done Dickens
I grew to love and adore Aunt Betsey, as I am sure all readers of the book did as well
I never cared for Steerforth and always saw him for what he was, but the enduring and lasting friendship with Traddles filled me with joy.
I can see why it is a classic and I adore the characters in this novel, if not cherish them forever.
Spoiler....
#ICriedWhenDoraDied... I was NOT fond of Dora, I could see a mile away that she was not well suited for David, but oh did I cry when she died.
I hated the Murdstones from their introduction and I hated them until the last sentence...well done Dickens
I grew to love and adore Aunt Betsey, as I am sure all readers of the book did as well
I never cared for Steerforth and always saw him for what he was, but the enduring and lasting friendship with Traddles filled me with joy.
I can see why it is a classic and I adore the characters in this novel, if not cherish them forever.
Kinda boring and way too long. Would recommend Demon Copperhead instead
I've set myself a target of reading all 83 classics currently stored on my kindle by the end of 2013! I started the year with 'David Copperfield' as I'm reading in the order the books are saved and had mass purchased the majority of Dickens, so I'm hoping there isn't some magic formula whereby you get the most enjoyment from Charles Dickens... This was enjoyable as a story, however I suspected the end with regards Uriah Heep and David's relationship with Agnes fairly early on. I did find Dickens got rather carried away at times and went off on a tangent, which I don't feel really gave anything positive to the overall tale and took to scanning through these parts, but would recommend this to any Dickens fan who hasn't yet read this. For anyone else I wouldn't have this as your first experience of Dickens else you may not return for more!
challenging
emotional
hopeful
inspiring
sad
slow-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
Un libro meraviglioso, leggendolo si capisce perché nel descriverlo si parli di capolavoro.
E come tale risulta difficile scriverne qualche commento: gente più brava e più preparata di me ci ha scritto brani molto lunghi e dettagliati.
Posso solo dire che mi aspettavo che l'autore infierisse maggiormente sul povero Copperfield, mentre ho notato un accanimento particolare solo nell'infanzia, quando il bambino ne passa davvero di tutti i colori sperimentando praticamente ogni sorta di disagio, dalle violenze psicologiche alle punizioni fisiche, dal dolore della perdita dei propri cari e della separazione dalle persone che gli vogliono bene fino all'odio e all'indifferenza, il lavoro, la vita da solo, il venire truffato.
Quando è un bambino, praticamente tutti gli adulti che incontra sono inferiori alle nostre aspettative, a parte giusto la famiglia di Peggotty: si va da adulti che lo truffano a adulti miseri che abusano della propria posizione per infierire sui bambini, da adulti che non osano fare più di tanto per aiutarlo a adulti che, dal basso della propria poca maturità, lo trattano come loro pari incapaci di vederne l'età.
Però questa fase di sfortuna costante termina con l'arrivo dalla zia, a quel punto direi che le sfortune che gli capitano (le sfortune amorose, lavorative, finanziarie) sono bene o male quelle che ci si può aspettare da un ragazzo sulla soglia dell'età adulta, e per di più protagonista di un libro.
Eventualmente, chi in questi due terzi del libro soffre di più per la sfortuna sono quelli che gli stanno vicino, la famiglia di Peggotty e quella di Agnes, le vittime dei due grandi "cattivi" di questo libro.
Un libro lungo ma non peso, che cattura e trascina nell'Inghilterra del diciannovesimo secolo, affascinandoci con la difficile vita dell'epoca. E con personaggi che ci sembrano vivi e reali: David, Peggotty, il signor Peggotty, Dora che spesso ci fa irritare ma che alla fine non possiamo non guardare con tenerezza, Agnes, Steerforth che ammiriamo ma sempre con una punta d'inquietudine, Micawber di cui diffidiamo ma che riesce sempre a salvarsi sia dai problemi finanziari e morali, che dal nostro giudizio, la zia Betsy, i fratelli Murdstone, Traddles... alla fine ci sembra di conoscerli, di aver vissuto con loro.
Timmy con la sua capigliatura ribelle e la sua devozione per Sophie, ricambiata, e le sue invadenti sorelle; Dora con il suo amato cagnolino e la sua fragilità; Agnes, la pietra sulla quale si fonda la crescita di David; Uriah Heep e la sua viscida umiltà, la sua ambizione, il suo odio verso chi avverte come suo superiore o come un ostacolo per i suoi obbiettivi; la tragica storia di Emily, Ham e del signor Peggotty, una delle figure più nobili e ammirevoli di sempre.
E ancora la rigida zia Betsy che si scioglie per questo nipote che non ha mai visto, e che ne esce con la vita completamente cambiata; e si potrebbe andare avanti per ore.
Un libro che non si può non leggere.
E come tale risulta difficile scriverne qualche commento: gente più brava e più preparata di me ci ha scritto brani molto lunghi e dettagliati.
Posso solo dire che mi aspettavo che l'autore infierisse maggiormente sul povero Copperfield, mentre ho notato un accanimento particolare solo nell'infanzia, quando il bambino ne passa davvero di tutti i colori sperimentando praticamente ogni sorta di disagio, dalle violenze psicologiche alle punizioni fisiche, dal dolore della perdita dei propri cari e della separazione dalle persone che gli vogliono bene fino all'odio e all'indifferenza, il lavoro, la vita da solo, il venire truffato.
Quando è un bambino, praticamente tutti gli adulti che incontra sono inferiori alle nostre aspettative, a parte giusto la famiglia di Peggotty: si va da adulti che lo truffano a adulti miseri che abusano della propria posizione per infierire sui bambini, da adulti che non osano fare più di tanto per aiutarlo a adulti che, dal basso della propria poca maturità, lo trattano come loro pari incapaci di vederne l'età.
Però questa fase di sfortuna costante termina con l'arrivo dalla zia, a quel punto direi che le sfortune che gli capitano (le sfortune amorose, lavorative, finanziarie) sono bene o male quelle che ci si può aspettare da un ragazzo sulla soglia dell'età adulta, e per di più protagonista di un libro.
Eventualmente, chi in questi due terzi del libro soffre di più per la sfortuna sono quelli che gli stanno vicino, la famiglia di Peggotty e quella di Agnes, le vittime dei due grandi "cattivi" di questo libro.
Un libro lungo ma non peso, che cattura e trascina nell'Inghilterra del diciannovesimo secolo, affascinandoci con la difficile vita dell'epoca. E con personaggi che ci sembrano vivi e reali: David, Peggotty, il signor Peggotty, Dora che spesso ci fa irritare ma che alla fine non possiamo non guardare con tenerezza, Agnes, Steerforth che ammiriamo ma sempre con una punta d'inquietudine, Micawber di cui diffidiamo ma che riesce sempre a salvarsi sia dai problemi finanziari e morali, che dal nostro giudizio, la zia Betsy, i fratelli Murdstone, Traddles... alla fine ci sembra di conoscerli, di aver vissuto con loro.
Timmy con la sua capigliatura ribelle e la sua devozione per Sophie, ricambiata, e le sue invadenti sorelle; Dora con il suo amato cagnolino e la sua fragilità; Agnes, la pietra sulla quale si fonda la crescita di David; Uriah Heep e la sua viscida umiltà, la sua ambizione, il suo odio verso chi avverte come suo superiore o come un ostacolo per i suoi obbiettivi; la tragica storia di Emily, Ham e del signor Peggotty, una delle figure più nobili e ammirevoli di sempre.
E ancora la rigida zia Betsy che si scioglie per questo nipote che non ha mai visto, e che ne esce con la vita completamente cambiata; e si potrebbe andare avanti per ore.
Un libro che non si può non leggere.
Enjoyed the language - love Dickens style. Found the plot boring!
Nowhere near as good as his other books.
Disappointed.
Nowhere near as good as his other books.
Disappointed.