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RECENSIONE COMPLETA SU: http://thereaderscave.blogspot.it/2016/01/recensione-il-mare-infinito-di-rick.html
(NON CONTIENE SPOILER)
C’è un unico e grande problema con “Il Mare Infinito” di Rick Yancey: se questo fosse stato presentato come novella e non come secondo libro di una trilogia non solo lo avrei apprezzato di più ma sarebbe anche stato più credibile.
Il vero Mare Infinito, a me, sembra essere rimasto nel primo capitolo della trilogia che ha davvero dell’incredibile e che abbonda di colpi di scena.
Questo libro invece… è stato piatto.
Nonostante tutto ho molto gradito leggerlo e questo perché Rick Yancey è davvero talentuoso e sarebbe in grado di farmi piacere anche la riscrittura di una ninna nanna sotto forma di libro di trecento pagine.
Sorvolando la questione novella/libro vorrei concentrarmi su quello che è stato, per me, il vero punto debole di questo sequel.
Eravamo abituati ai punti di vista nella “Quinta Onda” e quindi la sorpresa di ritrovarceli anche in questo secondo capito non c’è ma… c’è qualcosa che mi ha tormentato per tutta la durata del libro.
Abbiamo quattro punti di vista: Cassie, Ringer, Evan e… Poundcake.
Sorvolando su Cassie e Ringer vorrei capire il criterio secondo cui l’autore ha scritto i primi due POV in prima persone e gli altri due in terza.
Per Evan ci poteva anche stare, lui è l’alieno e bla bla bla… ma Poundcake? E soprattutto era davvero necessario avere il POV di Poundcake? Mhn! Continuo a storcere il naso.
Questi punti di vista, non solo hanno un po’ infastidito ma, hanno anche distrutto il fattore sorpresa.
Gli eventi dell’epilogo erano infatti già accaduti a metà del libro che –altro fattore wtf- era diviso in “libro primo” e “libro secondo”.
Ciò che poi è stato più un mio dispiacere personale che altro è stata la perdita di quella chimica stellare che c’era tra Evan e Cassie.
Apprezzo il non avere il solito triagolo amoroso, ma… almeno mantenere una chimica costante tra i due non avrebbe guastato.
In definitiva “Il Mare Infinito” è un libro di facile lettura che grazie al poetico stile di Rick Yancey ti cattura ma che in realtà (almeno per quanto riguarda questo secondo capitolo della trilogia) non ti lascia niente.
Continuo ad essere molto emozionato nell'aspettare l’uscita dell’ultimo libro con la convinzione che almeno in questo non possa non accadere nulla. Giusto?
(NON CONTIENE SPOILER)
C’è un unico e grande problema con “Il Mare Infinito” di Rick Yancey: se questo fosse stato presentato come novella e non come secondo libro di una trilogia non solo lo avrei apprezzato di più ma sarebbe anche stato più credibile.
Il vero Mare Infinito, a me, sembra essere rimasto nel primo capitolo della trilogia che ha davvero dell’incredibile e che abbonda di colpi di scena.
Questo libro invece… è stato piatto.
Nonostante tutto ho molto gradito leggerlo e questo perché Rick Yancey è davvero talentuoso e sarebbe in grado di farmi piacere anche la riscrittura di una ninna nanna sotto forma di libro di trecento pagine.
Sorvolando la questione novella/libro vorrei concentrarmi su quello che è stato, per me, il vero punto debole di questo sequel.
Eravamo abituati ai punti di vista nella “Quinta Onda” e quindi la sorpresa di ritrovarceli anche in questo secondo capito non c’è ma… c’è qualcosa che mi ha tormentato per tutta la durata del libro.
Abbiamo quattro punti di vista: Cassie, Ringer, Evan e… Poundcake.
Sorvolando su Cassie e Ringer vorrei capire il criterio secondo cui l’autore ha scritto i primi due POV in prima persone e gli altri due in terza.
Per Evan ci poteva anche stare, lui è l’alieno e bla bla bla… ma Poundcake? E soprattutto era davvero necessario avere il POV di Poundcake? Mhn! Continuo a storcere il naso.
Questi punti di vista, non solo hanno un po’ infastidito ma, hanno anche distrutto il fattore sorpresa.
Gli eventi dell’epilogo erano infatti già accaduti a metà del libro che –altro fattore wtf- era diviso in “libro primo” e “libro secondo”.
Ciò che poi è stato più un mio dispiacere personale che altro è stata la perdita di quella chimica stellare che c’era tra Evan e Cassie.
Apprezzo il non avere il solito triagolo amoroso, ma… almeno mantenere una chimica costante tra i due non avrebbe guastato.
In definitiva “Il Mare Infinito” è un libro di facile lettura che grazie al poetico stile di Rick Yancey ti cattura ma che in realtà (almeno per quanto riguarda questo secondo capitolo della trilogia) non ti lascia niente.
Continuo ad essere molto emozionato nell'aspettare l’uscita dell’ultimo libro con la convinzione che almeno in questo non possa non accadere nulla. Giusto?
I like following Ringer's pov more then Cassie's.
Also Poundcakes backstory!
Also Poundcakes backstory!
adventurous
mysterious
fast-paced
adventurous
dark
mysterious
tense
medium-paced
adventurous
tense
medium-paced
5 stelle. Davvero non me l'aspettavo per nulla! Il primo libro all'inizio non mi aveva preso per nulla e infatti ci avevo messo mesi per finirlo, questo invece è stato a dir poco superiore. Le varie prospettive che nel libro precedente mi avevano annoiato e molto confuso, in questo le ho apprezzato molto. Ha approfondito molto la psicologia di tutti i personaggi e molti sono cresciuti dallo scorso. Amo Ringer e tutta la squadra. E ho apprezzato molto che l'autore non si faccia scrupoli ad uccidere personaggi principali, ed anche se ha fatto sanguinare in mio cuore copiosamente ho davvero molto apprezzato che prima di farli morire abbiamo un capitoletto in cui ci mostra il passato di quel personaggio e come è arrivato ad essere quello che è, questo mi ha fatto scoprire personaggi che credevo di contorno ed apprezzarli poco prima della loro dipartita. Questo è stato un po' crudele, ma ben studiato. Dò 5 stelle per lo stupore che mi ha dato per come è evoluto il libro, io davvero non ero neanche sicura se continuare la serie!
I loved this book so much.
Y me sorprendió tanto, realmente le estoy poniendo 4.5.
Definitivamente, no esperaba que este libro sea tan bueno. I MEAN, Rick realmente hizo sufrir a todos los personajes, aunque debo decir que los que más me afectaron fueron los menos esperados. Hacha y Bizcocho, Navaja, incluso Evan, eran personajes que quería, pero que esperaba que se mantuvieran al margen, pero la forma en que se desarrolló la historia me gusta incluso más.
En los agradecimientos, Rick dice que entra demasiado en los personajes, que le es difícil soltarlos. Creo que eso es lo que hace que este sea un libro tan diferente. Tan real.
Also, lo estoy leyendo durante la pandemia de Coronavirus, so...
Y me sorprendió tanto, realmente le estoy poniendo 4.5.
Definitivamente, no esperaba que este libro sea tan bueno. I MEAN, Rick realmente hizo sufrir a todos los personajes, aunque debo decir que los que más me afectaron fueron los menos esperados. Hacha y Bizcocho, Navaja, incluso Evan, eran personajes que quería, pero que esperaba que se mantuvieran al margen, pero la forma en que se desarrolló la historia me gusta incluso más.
En los agradecimientos, Rick dice que entra demasiado en los personajes, que le es difícil soltarlos. Creo que eso es lo que hace que este sea un libro tan diferente. Tan real.
Also, lo estoy leyendo durante la pandemia de Coronavirus, so...
This was a great second book, but din't leave off with a cliffhanger ending (which is good and bad). I'm not as excited for the next book as I was this one, for the lack of the cliffhanger. but it's a great book!
Super good. I liked the first one a lot. This was probably better.
A solid second installment in the trilogy but significantly darker than the first. Creates more questions than answers, but I suspect serves as appropriate buildup for the finale. Looking forward to reading the conclusion.