Although I found the early Carvalho books fascinating...especially their insight into post-Franco Spain...I thought he ran out of steam a bit in his later books...I feel the transition to Argentina gave the character of his detective new life and the vicious background of post-dictatorship Argentina provides the necessary political context that was slipping from his books as Spain developed into a liberal democracy. Longer than most of the other books in this series I found this a well-shaped novel by a mature and gifted writer - that just happened to follow the thriller genre - but has important messages about politics, economics and humanity. The most satisfying of an enjoyable series as far as I am concerned.

Maradona, tango, desaparecidos.
E Carvalho si infila in tutto questo, soprattutto tango e desaparecidos, in una delle sue più belle indagini, una delle più dolenti e mirabolanti, con uomini che cadono come mosche e tanghi strappamutande, e, come sempre, buon cibo e ottimo vino.
Un libro che fa venire la voglia di vistare Buenos Aires, e mantiene vivo il ricordo delle bastardate della politica.

Un classico Pepe Carvalho per un classico Manuel Vazquez Montalban.
Per chi già conosce questo autore e il suo più celebre personaggio, questo libro presenterà tutte le tematiche e gli argomenti che vengono affrontati abitualmente nei libri che lo vedono protagonista.

Indagini condotte in modo atipico, riflessioni politiche e filosofiche (a volte politico-filosofiche!), amore per la cucina. Un’acuta disamina delle peculiarità, delle storture e delle inaspettate capacità di quella strana creatura chiamata essere umano.
Anche in Quintetto di Buenos Aires è possibile trovare tutto questo. Stavolta il nostro Pepe è alle prese con una trasferta in Argentina, sulle tracce di un parente misteriosamente scomparso.

Non posso dire di essere totalmente innamorato dei suoi libri, spesso un po’ troppo lenti per i miei gusti e forse di un genere che non è fra i miei preferiti, ma Montalban è un eccellente narratore, in grado di dar vita a personaggi e scene che rimangono decisamente impressi. È sempre un piacere fare una capatina nelle sue atmosfere decadenti, compassate e a volte surreali.

Ciò che mi rimarrà certamente più impresso di questo libro sono le descrizioni che Montalban traccia dell’Argentina in generale e di Buenos Aires in particolare: luoghi che da sempre mi incuriosiscono e che prima o poi mi piacerebbe visitare.
Di Buenos Aires, in particolare, l’autore delinea un vivido ritratto. Si alternano gli splendori e lo squallore, le peculiarità e le storture di questa città che, descritta dalla penna dell'autore, non può fare a meno di affascinare.
Una nazione e una capitale che all’epoca del libro facevano ancora pesantemente i conti con gli strascichi e le fosche conseguenze dell’epoca della dittatura militare e con le contraddizioni che da sempre caratterizzano questa terra a noi così lontana geograficamente, ma così vicina come origini, spirito e sensibilità.
Proprio in questi giorni si sono tenute le controverse elezioni per la composizione del nuovo governo: un'amministrazione che anche oggi dovrà confrontarsi con un'Argentina in balia di profonde difficoltà di natura economica e sociale. Vedremo che cosa riserverà il futuro a questa nazione e al suo popolo.

Por increíble que parezca, hasta este momento no había leído nada de Vázquez Montalbán y conocía a Carvalho sólo de oídas. Imperdonable. Tendré que recuperar el tiempo perdido. Este primer contacto me ha entusiasmado, no digo más.

Finally finished this. It was fascinating and very difficult to follow. I need to read more Argentinian history to really understand all that was going on. Argentina: Maradona, the disappeared, tango. And all of that was in this book. Interesting characters, but convoluted plot, that really was never resolved. Characters were numerous, and not easily distinguished from each other, although they all had a part to play they were so detailed.
Glad I read this, but not anxious to start another in this series.

Mi piacciono i romanzi con protagonista gente che fa indagini, alla Sherlock Holmes per intenderci. Quindi preferisco i detective privati rispetto ai poliziotti, forse perché i detective, in un certo senso, hanno più libertà. Primo romanzo che leggo con protagonista il detective Carvalho, e primo libro di Montalbán che divoro. E devo dire che è stata una lettura davvero piacevole e positiva. Ventesima indagine del nostro Pepe, che deve allontanarsi dalla sua amata Barcellona per sbarcare in Argentina, a Buenos Aires. Qua deve rintracciare suo cugino, Raul, su incarico di suo zio. E il Nostro scopre la vera faccia della capitale argentina: altro che tango, Maradona e desaparecidos, vi trova una città deprimente e affollata di fallimenti, ognuno con un segreto nascosto nell'armadio. Carvalho conoscerà pittoreschi personaggi che ci regaleranno una diversa visione dell'Argentina. Per fare un esempio di personaggi strambi che il nostro detective incontra, c'è un tale che si professa essere il figlio (illegittimo) di Borges.
Per capire quanto immenso sia Montalbán, ecco come ci descrive il suo detective: «La verità è questa. Ho un’anima marginale. La mia fidanzata era una puttana da telefono, una squillo. Il mio consulente tecnico, cameriere, cuoco e segretario, era un ladruncolo di macchine che si chiama Biscuter. Il mio confidente spirituale e gastronomico è un vicino di casa, Fuster che è anche il mio amministratore. Amministratore di quel poco che mi può amministrare. Mi piacciono le famiglie impossibili. Detesto quelle possibili. […] Detesto le famiglie possibili vive. Le famiglie morte, quelle le adoro». Un'ironia tagliente e sferzante riempie ogni pagina di questo avvincente noir, che vi lascerà incollati e deliziati alle pagine (la parte ambientata al ristorante coi cuochi che litigano è da incorniciare), e poi Carvalho non è un semplice detective, è soprattutto un gran lettore e un gran filosofo di tendenza cinica e scettica. Grande amanta del buon cibo e dei buoni vini, egli stesso si definisce un “marxista” della corrente gastronomica. Ciò che lo rende un filosofo a tutti gli effetti sono senz’altro le sue “sentenze”; infatti, la forma letteraria preferita da Carvalho è quella utilizzata dai suoi colleghi più antichi: la brevitas dei dicta. Ecco alcuni esempi tratti da questo romanzo: «Mi sento sicuro solo al ristorante»; «È il ciclo della vita. Le colombe mangiano vermi, noi mangiamo le colombe e i vermi mangiano noi»; «La politica è sicura solo quando smette di essere politica e si trasforma in boxe»; «I vincitori opprimono la memoria dei vinti, e quando i vinti riescono a recuperarla, la memoria non è più quel che era». E ancora l'autore non manca di elencare nella storia tanti romanzi e tanti autori (Borges vince su tutti, stracitatissimo), e poi, per concludere, la stranezza più forte di Carvalho: lui brucia i libri che ha letto. Un genio, Montalbán!

An interesting detective and a lot of fascinating information in one book. sometimes very funny but also tragic. The sheer number of characters was hard to keep up with!