Take a photo of a barcode or cover
dark
emotional
funny
medium-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
I absolutely ADORED this book; it's a bit of a slow burn to start, but I feel like establishing the family dynamic in a really concrete way is so important for what comes after. Our main character was an absolute delight, and I really enjoyed the fact that the moral of the story was that sometimes, your family is just shitty and there's no meaning to be found there and certainly not forgiveness. It was so gratifying to see that actually play out to it's natural conclusion.
My favorite thing is the way our main character talked to the spirit that followed her back to New York. It was genuinely funny, and didn't come off as cringy or like the author was trying too hard to make it feel "relatable" or "modern". It was just some poor girl completely fed up with her roommate, and the vibes were amazing.
dark
emotional
mysterious
tense
fast-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
Complicated
Diverse cast of characters:
Complicated
Flaws of characters a main focus:
Yes
dark
emotional
funny
mysterious
tense
fast-paced
Anna, la protagonista 34 enne, va in Italia assieme alla sua famiglia per una vacanza di gruppo durante la quale alloggeranno a Villa Taccola, una villa infestata e dalla fama sinistra.
Ma la trama non è il problema. È già vista, certo, però se eseguita bene può fare il suo lavoro.
Ed è in quel “se” che c’è il mondo.
Questo libro è l’equivalente di quei conoscenti che tutti evitano, quelli che fanno una vacanza all’estero e ti devono ammorbare non solo con gli infiniti racconti di cui a te non potrebbe fregare di meno – ma anche col farti vedere quanto loro siano internazionali; loro conoscono le parole, loro conoscono le usanze, loro ormai sono più (in questo caso) italiani degli italiani stessi.
Tutto ciò è distillato nella protagonista, Anna, ma i miei sensi di ragno percepiscono che Anna in realtà è la scrittrice.
Perchè il 40% di questo libro è dato da descrizioni di pranzi con i nomi delle portate in italico, descrizioni fin troppo dettagliate degli Uffizi che ho capito hai visitato bravissima, dei vicoli dei paesini, di mercati all’aperto e via dicendo.
E tutte queste descrizioni mi andrebbero pure bene, se solo non fossero fini a loro stesse.
Nessuno ha avvelenato i pici. Nessuno si affoga con il chianti. Nessun lupo mannaro esce da un vicolo per fare una strage. Il mercataio che ti vende le melanzane non è uno zombie.
Quindi perché io sto leggendo di 87 portate e di un giro turistico che mi ammiccano dicendo “eh, conosco l’italia...sei impressionata?”
Francamente no, non lo sono, sono anche un filo infastidita.
Parliamo un po’ dei personaggi.
Insopportabili. Tutti.
Ho tifato per il fantasma. Non avete idea.
Anna è un po’ la pecora nera della famiglia, quindi tutti si aspettano sempre che faccia partire un casino – lei si risente molto di questa cosa – poi puntualmente fa partire il casino.
Tutti trattano Anna come se fosse un’adolescente ribellina – lei nei suoi pensieri si risente molto di questa cosa – poi puntualmente fa l’adolescente ribellina.
Allora, amica, a questo punto capisci che la fama che hai non è caduta dal cielo?
Poi ovviamente nessuno le crede anche quando ha ragione.
Gli altri personaggi – ma anche lei, a conti fatti – sono profondi come pozzanghere, quindi abbiamo: la sorella maggiore nevrotica, la madre materna, il padre paterno, il cognato cognatoso, l’altro cognato stereotipo dello yuppie schifiltoso...e così via.
Non c’è veramente molto altro da dire.
Spostiamoci sulla parte horror di questo libro horror.
Fate conto che toccato il 50% del libro c’è stato qualche oggetto smosso, un’apparizione notturna molto vaga.
È lento. Inutilmente lento, ho visto chi l’ha definito uno slow burn horror, scritto per creare tensione crescente… l’unica tensione che ho sentito è stata quella mia nervosa
Al 58% finalmente la protagonista ha l’idea geniale di fare una ricerca google sulla casa in cui abitano tutti, e attorno al 63% finalmente succede qualcosa oltre la puntata eterna di Beautiful.
E ci sono anche delle idee carine, per esempio il fatto che alle volte i fantasmi non si vedano direttamente ma solo nelle superfici riflettenti, o comunque la figura della Dama Bianca – per quel poco che viene nominata rispetto alla totalità del libro – è interessante.
Al 67% siamo a New York. Le descrizioni infinite di paesaggi bucolici e pranzi italiani italiani non solo non sono servite a muovere la storia, ora non servono neanche per la scusa della lettura “immersiva”, per farti sentire l’atmosfera.
In compenso c’è un capitolo intero dedicato ad una riunione di lavoro dove non accade niente di utile per la storia.
Buono.
All’85% del libro siamo incastrati in una nuova riunione lavorativa disegnando hot dog senzienti.
Hot dog che magari ci diranno qualcosa sulla trama? No.
Siamo all’ultimo 10%, torniamo lì dove tutto è iniziato...e nel mezzo di un finale affrettatissimo, anticlimatico perché mai una gioia, alla Supernatural – la serie tv, e intendo questo nel senso peggiore possibile- Anna si mette a fare il monologhetto dell’eroe. Ma non solo, è anche conscia del suo monologo...perchè ehy, siamo autoironici.
Monologo che, per essere chiari, è anche uno spiegone.
Terribile.
Ma la trama non è il problema. È già vista, certo, però se eseguita bene può fare il suo lavoro.
Ed è in quel “se” che c’è il mondo.
Questo libro è l’equivalente di quei conoscenti che tutti evitano, quelli che fanno una vacanza all’estero e ti devono ammorbare non solo con gli infiniti racconti di cui a te non potrebbe fregare di meno – ma anche col farti vedere quanto loro siano internazionali; loro conoscono le parole, loro conoscono le usanze, loro ormai sono più (in questo caso) italiani degli italiani stessi.
Tutto ciò è distillato nella protagonista, Anna, ma i miei sensi di ragno percepiscono che Anna in realtà è la scrittrice.
Perchè il 40% di questo libro è dato da descrizioni di pranzi con i nomi delle portate in italico, descrizioni fin troppo dettagliate degli Uffizi che ho capito hai visitato bravissima, dei vicoli dei paesini, di mercati all’aperto e via dicendo.
E tutte queste descrizioni mi andrebbero pure bene, se solo non fossero fini a loro stesse.
Nessuno ha avvelenato i pici. Nessuno si affoga con il chianti. Nessun lupo mannaro esce da un vicolo per fare una strage. Il mercataio che ti vende le melanzane non è uno zombie.
Quindi perché io sto leggendo di 87 portate e di un giro turistico che mi ammiccano dicendo “eh, conosco l’italia...sei impressionata?”
Francamente no, non lo sono, sono anche un filo infastidita.
Parliamo un po’ dei personaggi.
Insopportabili. Tutti.
Ho tifato per il fantasma. Non avete idea.
Anna è un po’ la pecora nera della famiglia, quindi tutti si aspettano sempre che faccia partire un casino – lei si risente molto di questa cosa – poi puntualmente fa partire il casino.
Tutti trattano Anna come se fosse un’adolescente ribellina – lei nei suoi pensieri si risente molto di questa cosa – poi puntualmente fa l’adolescente ribellina.
Allora, amica, a questo punto capisci che la fama che hai non è caduta dal cielo?
Poi ovviamente nessuno le crede anche quando ha ragione.
Gli altri personaggi – ma anche lei, a conti fatti – sono profondi come pozzanghere, quindi abbiamo: la sorella maggiore nevrotica, la madre materna, il padre paterno, il cognato cognatoso, l’altro cognato stereotipo dello yuppie schifiltoso...e così via.
Non c’è veramente molto altro da dire.
Spostiamoci sulla parte horror di questo libro horror.
Fate conto che toccato il 50% del libro c’è stato qualche oggetto smosso, un’apparizione notturna molto vaga.
È lento. Inutilmente lento, ho visto chi l’ha definito uno slow burn horror, scritto per creare tensione crescente… l’unica tensione che ho sentito è stata quella mia nervosa
Al 58% finalmente la protagonista ha l’idea geniale di fare una ricerca google sulla casa in cui abitano tutti, e attorno al 63% finalmente succede qualcosa oltre la puntata eterna di Beautiful.
E ci sono anche delle idee carine, per esempio il fatto che alle volte i fantasmi non si vedano direttamente ma solo nelle superfici riflettenti, o comunque la figura della Dama Bianca – per quel poco che viene nominata rispetto alla totalità del libro – è interessante.
Al 67% siamo a New York. Le descrizioni infinite di paesaggi bucolici e pranzi italiani italiani non solo non sono servite a muovere la storia, ora non servono neanche per la scusa della lettura “immersiva”, per farti sentire l’atmosfera.
In compenso c’è un capitolo intero dedicato ad una riunione di lavoro dove non accade niente di utile per la storia.
Buono.
All’85% del libro siamo incastrati in una nuova riunione lavorativa disegnando hot dog senzienti.
Hot dog che magari ci diranno qualcosa sulla trama? No.
Siamo all’ultimo 10%, torniamo lì dove tutto è iniziato...e nel mezzo di un finale affrettatissimo, anticlimatico perché mai una gioia, alla Supernatural – la serie tv, e intendo questo nel senso peggiore possibile- Anna si mette a fare il monologhetto dell’eroe. Ma non solo, è anche conscia del suo monologo...perchè ehy, siamo autoironici.
Monologo che, per essere chiari, è anche uno spiegone.
Terribile.
dark
emotional
mysterious
tense
medium-paced
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
Horror is not my genre and American tourists in Italy being particularly thick skulled even less so. The family dynamic was painfully believable in the petty drama being more important than any potential danger. It’s well written just not my cuppa tea
challenging
dark
emotional
tense
slow-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
I have never felt so angry at a group of characters in a book before! And this is absolutely a compliment. This took a bit to get going but by the last 30% this book had me in its grip.
dark
mysterious
tense
slow-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
No
dark
mysterious
tense
fast-paced
dark
funny
mysterious
medium-paced
4.5 rounded up. Thought from about 70-90% it would be a 4, but…I really loved how it ended!