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erislaroy's review against another edition
dark
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? It's complicated
4.75
terryma90's review against another edition
4.0
This book at first was not even scary to me at all so I thought that when others said it was Stephen Kings scariest book I doubted. But as coming to the ending it got very weird and dark very fast. At the end I could see how people can say it is his scariest book. For me it’s weirdest and most interesting book written from him.
nat2440's review against another edition
dark
mysterious
sad
tense
fast-paced
- Plot- or character-driven? Plot
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
3.75
same_sch's review against another edition
dark
emotional
mysterious
reflective
sad
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? Yes
- Flaws of characters a main focus? No
5.0
The book that made me fall in love with Stephen King and that reawakened my desire to read. The way in which he relates the grief and the situations (and decisions) that the characters must solve, despite not having monsters and / or murderers, is a truly unforgettable story, full of pain and anguish that makes you rethink life, death and the naturalness (or not) of these.
lukewhenderson's review against another edition
dark
emotional
mysterious
sad
tense
medium-paced
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? No
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.5
titansgo12's review against another edition
3.0
This book was off to a really good start but in the last run of the book which is what the entire story is leading up to was really a drag for me and what should have been the most interesting and thrilling turned out to be quite the let down...The narrator does a wonderful job at bringing these characters to life and appropriately vocalizing the super creepy moments in the book, would love to listen to more narrations by him.
blackjessamine's review against another edition
4.0
Non posso certo annoverarmi tra i grandi conoscitori di King, ma devo ammettere di averlo trovato, in queste pagine, un po' stanco: il libro mi è comunque molto piaciuto, e si è lasciato leggere in un soffio, mi ha completamente avvolta nelle sue atmosfere e catturata, ma ho comunque trovato alcuni passaggi un po' poco fluidi, ecco.
L'ho forse trovato un po' sbilanciato: la prima parte si dilata tantissmo, andando a occupare uno spazio che, forse, si sarebbe potuto riassumere un pochino, mentre il finale accelera in maniera quasi esagerata, creando proprio un vero stacco.
In ogni caso, come sempre, quando leggo King, mi ritrovo ad ammirare la sua capacità di parlare di umanità attraverso elementi sovrannaturali e horror: i suou personaggi sono di un realismo sconcertante, le dinamiche che li legano, i movimenti che tengono in piedi le sue famiglie sono semplicemente perfetti. E poi, sì, ci sono anche inquietanti cimiteri di animali, e terreni di sepoltura indiani popolati da creature inquietanti, ma tutto questo viene dopo, e non sembra avere davvero importanza.
La disamina del rapporto con la morte, e il dolore, e la follia e il lutto è precisa e netta come la cesura di un bisturi.
La cosa che più mi è piaciuta, nonostante una struttura non proprio saldissima, è la costruzione della tensione: King utilizza elementi non troppo innovativi (anzi, direi quasi canonici, quando si parla di horror), ma questo non è importante. Perché non è importante sapere che cosa succederà (lo intuiamo dal primo viaggio al cimitero degli animali), e, un certo punto, è lo stesso King ad anticipare di una manciata di capitoli quelle che potrebbero essere considerate importanti svolte narrative. Eppure la tensione cresce, cresce e continua a crescere, perché è una tensione che va oltre la trama, e sta tutta nell'orrore della vita quotidiana.
Insomma, non il miglior King che io abbia mai letto, ma comunque una storia interessantissima.
L'ho forse trovato un po' sbilanciato: la prima parte si dilata tantissmo, andando a occupare uno spazio che, forse, si sarebbe potuto riassumere un pochino, mentre il finale accelera in maniera quasi esagerata, creando proprio un vero stacco.
In ogni caso, come sempre, quando leggo King, mi ritrovo ad ammirare la sua capacità di parlare di umanità attraverso elementi sovrannaturali e horror: i suou personaggi sono di un realismo sconcertante, le dinamiche che li legano, i movimenti che tengono in piedi le sue famiglie sono semplicemente perfetti. E poi, sì, ci sono anche inquietanti cimiteri di animali, e terreni di sepoltura indiani popolati da creature inquietanti, ma tutto questo viene dopo, e non sembra avere davvero importanza.
La disamina del rapporto con la morte, e il dolore, e la follia e il lutto è precisa e netta come la cesura di un bisturi.
La cosa che più mi è piaciuta, nonostante una struttura non proprio saldissima, è la costruzione della tensione: King utilizza elementi non troppo innovativi (anzi, direi quasi canonici, quando si parla di horror), ma questo non è importante. Perché non è importante sapere che cosa succederà (lo intuiamo dal primo viaggio al cimitero degli animali), e, un certo punto, è lo stesso King ad anticipare di una manciata di capitoli quelle che potrebbero essere considerate importanti svolte narrative. Eppure la tensione cresce, cresce e continua a crescere, perché è una tensione che va oltre la trama, e sta tutta nell'orrore della vita quotidiana.
Insomma, non il miglior King che io abbia mai letto, ma comunque una storia interessantissima.