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Ho letto quando era bambina la trilogia principale di Fairy Oak ed è sempre stata una delle mie storie del cuore. Per un motivo o per un altro non ho mai letto i 4 misteri che vanno a completare e a riempire alcuni buchi della storia principale, anche se è comprensibile ovviamente anche senza la lettura di essi, e tornare a leggere di quel regno magico così tanti anni dopo è stato assolutamente meraviglioso ed ho capito ancora una volta la ragione per cui mi sono innamorata dei libri della Gnone.
La storia ci viene raccontata attraverso gli occhi della mia amatissima Felì che, una volta che le gemelle hanno compiuto 16 anni ed il suo lavoro come tata è finito, fa ritorno a casa. Le altre fate sono curiose di saperne di più, nonostante lei abbia già raccontato nelle sue lettere di come è stato per lei lavorare per una delle streghe più amate ed importanti come Lalla Tomelilla e delle sue avventure con le gemelle e la loro famiglia, sugli altri abitanti del villaggio e sulle sue amiche.
Felì decide di accontentarle ed ogni sera, per quattro sere, svelare un mistero di cui le altre fate non sono a conoscenza.
Come dicevo prima, fare ritorno nella valle di verdepiano e rincontrare tutti i personaggi che hanno sempre avuto un posticino speciale nel mio cuore, soprattutto Felì, Vi e Babú, è stato qualcosa di bellissimo e durante tutta la lettura avevo gli occhi a cuoricino.
In questo volume conosciamo meglio il personaggio del Capitan Talbot, quella che è stata la sua storia e come i ragazzi hanno scoperto ciò che lo riguarda. La storia è prevalentemente incentrata su il gruppo di ragazzi e di amici della trilogia principale come le gemelle, Grisam, Shirley, Flox, Scricciolo e tutto il resto della banda. Leggendo questa storia devo ammettere di essermi resa conto di non ricordare alcuni degli avvenimenti dei primi tre volumi che rileggerò sicuramente ma ho comunque potuto apprezzare il romanzo essendo comunque una storia "extra".
Ovviamente questo volume non è stato tanto coinvolgente quanto lo erano stato gli altri, semplicemente perché siamo in un altro contesto e quello che ci viene raccontato sono dei piccoli avvenimenti, delle piccole storielle, che vanno appunto, come dicevo all'inizio, a coprire dei buchi ma non sono una propria e vera storia, anche se una trama di fondo c'è, ed il mistero del Capitano mi è piaciuto molto e devo ammettere di non essere riuscita subito a comprendere qual era la verità.
Se siete amanti Fairy Oak è sicuramente una storia da non perdere ed un modo come un altro per rincontrare i nostri amici di carta.
La storia ci viene raccontata attraverso gli occhi della mia amatissima Felì che, una volta che le gemelle hanno compiuto 16 anni ed il suo lavoro come tata è finito, fa ritorno a casa. Le altre fate sono curiose di saperne di più, nonostante lei abbia già raccontato nelle sue lettere di come è stato per lei lavorare per una delle streghe più amate ed importanti come Lalla Tomelilla e delle sue avventure con le gemelle e la loro famiglia, sugli altri abitanti del villaggio e sulle sue amiche.
Felì decide di accontentarle ed ogni sera, per quattro sere, svelare un mistero di cui le altre fate non sono a conoscenza.
Come dicevo prima, fare ritorno nella valle di verdepiano e rincontrare tutti i personaggi che hanno sempre avuto un posticino speciale nel mio cuore, soprattutto Felì, Vi e Babú, è stato qualcosa di bellissimo e durante tutta la lettura avevo gli occhi a cuoricino.
In questo volume conosciamo meglio il personaggio del Capitan Talbot, quella che è stata la sua storia e come i ragazzi hanno scoperto ciò che lo riguarda. La storia è prevalentemente incentrata su il gruppo di ragazzi e di amici della trilogia principale come le gemelle, Grisam, Shirley, Flox, Scricciolo e tutto il resto della banda. Leggendo questa storia devo ammettere di essermi resa conto di non ricordare alcuni degli avvenimenti dei primi tre volumi che rileggerò sicuramente ma ho comunque potuto apprezzare il romanzo essendo comunque una storia "extra".
Ovviamente questo volume non è stato tanto coinvolgente quanto lo erano stato gli altri, semplicemente perché siamo in un altro contesto e quello che ci viene raccontato sono dei piccoli avvenimenti, delle piccole storielle, che vanno appunto, come dicevo all'inizio, a coprire dei buchi ma non sono una propria e vera storia, anche se una trama di fondo c'è, ed il mistero del Capitano mi è piaciuto molto e devo ammettere di non essere riuscita subito a comprendere qual era la verità.
Se siete amanti Fairy Oak è sicuramente una storia da non perdere ed un modo come un altro per rincontrare i nostri amici di carta.
4/5 estrellas
Es corto, así que me lo leí en un par de horas, en una sola sentada. Me pareció muy bonito, divertido para pasar el rato. Encontré una contradicción o dos respecto a la historia original, pero aparte de eso me gustó. Tiene mensajes muy bonitos, aunque no es lo que yo llamaría una obra maestra. Quizá me habría parecido muchísimo más magnífico de haberlo leído cuando era más joven, como hice con la trilogía original. Con todo, le tengo tanto cariño a estos personajes que realmente no me importa mucho, fue bonito leerlos de nuevo y ver la conclusión de algunas historias.
Es corto, así que me lo leí en un par de horas, en una sola sentada. Me pareció muy bonito, divertido para pasar el rato. Encontré una contradicción o dos respecto a la historia original, pero aparte de eso me gustó. Tiene mensajes muy bonitos, aunque no es lo que yo llamaría una obra maestra. Quizá me habría parecido muchísimo más magnífico de haberlo leído cuando era más joven, como hice con la trilogía original. Con todo, le tengo tanto cariño a estos personajes que realmente no me importa mucho, fue bonito leerlos de nuevo y ver la conclusión de algunas historias.
Elisabetta Gnone è una garanzia e questa, una rilettura emozionante.
envejeció muy mal en algunos aspectos pero me da igual, es precioso, he sentido cosas. 5 estrellas 0 objetividad.