Take a photo of a barcode or cover
challenging
dark
emotional
sad
tense
fast-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Complicated
Flaws of characters a main focus:
No
challenging
dark
reflective
relaxing
sad
fast-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
No
I'm not entirely sure how to put into words my feelings towards this book. I couldn't put the novel down. I felt myself so emotionally involved in the narrator's life, and the different themes that are explored, make this a book that I strong recommend to people. I won't forget this one.
dark
emotional
reflective
sad
fast-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
No
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Complicated
challenging
dark
emotional
informative
sad
tense
slow-paced
Plot or Character Driven:
A mix
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
No
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Complicated
I was forced to read this for school. I'm not sure if I would have picked out this exact book myself since it was very gory and I wasn't a fan of the writing. Keep in mind that it might be different in english as I have read it in german. Overall I guess I would have picked a different author if I wanted to read a book like this and the boys/soldiers talk very hornily about women(if hornily is even a word).
dark
emotional
informative
reflective
sad
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
No
emotional
medium-paced
Strong character development:
Complicated
Diverse cast of characters:
No
Read it twice immediately after finishing the first round. The movies doesn't do this book justice.
A classic that I was surprised that I enjoyed. A tough read due to the reality of war that it portrays.
Prima guerra mondiale.
Una classe di liceali, ispirata e istigata da un insegnante di educazione fisica, uno dei tanti fanatici dell'Impero, entra in massa nell'esercito, soldati volontari per la gloria e la potenza del glorioso impero.
I sogni instillati in loro dal professore -che chiaramente resta invece a casa a continuare a insegnare e a plasmare giovani menti malleabili- si cominciano a sgretolare durante il durissimo addestramento: soprusi, meschinità, abusi. Un periodo breve e crudele, che però aiuta a forgiare i ragazzi imberbi entrati nel servizio militare in qualcosa di diverso, qualcosa in grado di resistere all'urto con il fronte.
A differenza delle ultime infornate di reclute che vedremo arrivare più avanti, ragazzini ancora più giovani, con poco o nessun addestramento, qualche nozione teorica e via, spediti come carne da macello in prima linea, a essere falciati dalle raffiche nemiche.
Poco a poco i sogni svaniscono, insieme alle vite di un tempo. Sogni, speranze, anche solo i concetti di una vita normale, di un lavoro, di una famiglia diventano cose inimmaginabili: l'unica realtà è la trincea, la lotta quotidiana per la sopravvivenza, l'affinarsi di abilità intuitive e lo scomparire di nozioni di tipo scolastico. Il regredire a uno stadio quasi primitivo, per poter sperare di mantenere un minimo di lucidità e raziocinio in quell'inferno che è la guerra di posizione.
Giorni, settimane, mesi in trincea. Tra raffiche di mitra, incursioni notturne, bombardamenti, attacchi col gas, attacchi e contrattacchi.
La morte che poco a poco reclama, uno dopo l'altro, i ragazzi della classe.
I feriti, i disertori, la follia che colpisce a tradimento.
I legami che si formano tra commilitoni, la ricerca di normalità all'interno del caos.
Le riflessioni su cosa possa aspettare loro una volta che la guerra sarà finita, quando diventerà lampante la loro impossibilità di reinserirsi nella società civile: troppo giovani per avere avuto già una vita "là fuori", spezzati dentro dall'orrore vissuto, come potranno sopravvivere nel mondo reale?
Alcuni momenti sono terrificanti: il ritorno a casa in licenza, con la sensazione di essere fuori posto e l'irritazione per l'orgoglio provato nei suoi confronti dalla gente incontrata; la giornata passata oltre le linee nemiche, in compagnia di un soldato francese che ha ucciso per sopravvivenza ma col quale deve convivere fino a sera; e le morti, le morti degli amici.
Un libro poetico e potente, che non vuole entrare nelle questioni della guerra ma racconta la vita di un soldato. Che è tedesco, ma poteva essere di ogni nazione: alla fine i soldati semplici sono tutti uguali, mandati a combattere e a morire da gente che decide a tavolino la vita o la morte di tutti loro, imbottiti di paroloni e sogni di gloria e poi abbandonati a sé stessi. Vittime sacrificali per le ambizioni altrui.
E' triste che una decina di anni dopo l'uscita di questo libro, che si chiede a che servano secoli di progresso umano se ancora si continua a fare la guerra mandando intere generazioni alla morte e alla perdizione, il tutto si sia riproposto su una scala ancora maggiore e più disumana.
Una classe di liceali, ispirata e istigata da un insegnante di educazione fisica, uno dei tanti fanatici dell'Impero, entra in massa nell'esercito, soldati volontari per la gloria e la potenza del glorioso impero.
I sogni instillati in loro dal professore -che chiaramente resta invece a casa a continuare a insegnare e a plasmare giovani menti malleabili- si cominciano a sgretolare durante il durissimo addestramento: soprusi, meschinità, abusi. Un periodo breve e crudele, che però aiuta a forgiare i ragazzi imberbi entrati nel servizio militare in qualcosa di diverso, qualcosa in grado di resistere all'urto con il fronte.
A differenza delle ultime infornate di reclute che vedremo arrivare più avanti, ragazzini ancora più giovani, con poco o nessun addestramento, qualche nozione teorica e via, spediti come carne da macello in prima linea, a essere falciati dalle raffiche nemiche.
Poco a poco i sogni svaniscono, insieme alle vite di un tempo. Sogni, speranze, anche solo i concetti di una vita normale, di un lavoro, di una famiglia diventano cose inimmaginabili: l'unica realtà è la trincea, la lotta quotidiana per la sopravvivenza, l'affinarsi di abilità intuitive e lo scomparire di nozioni di tipo scolastico. Il regredire a uno stadio quasi primitivo, per poter sperare di mantenere un minimo di lucidità e raziocinio in quell'inferno che è la guerra di posizione.
Giorni, settimane, mesi in trincea. Tra raffiche di mitra, incursioni notturne, bombardamenti, attacchi col gas, attacchi e contrattacchi.
La morte che poco a poco reclama, uno dopo l'altro, i ragazzi della classe.
I feriti, i disertori, la follia che colpisce a tradimento.
I legami che si formano tra commilitoni, la ricerca di normalità all'interno del caos.
Le riflessioni su cosa possa aspettare loro una volta che la guerra sarà finita, quando diventerà lampante la loro impossibilità di reinserirsi nella società civile: troppo giovani per avere avuto già una vita "là fuori", spezzati dentro dall'orrore vissuto, come potranno sopravvivere nel mondo reale?
Alcuni momenti sono terrificanti: il ritorno a casa in licenza, con la sensazione di essere fuori posto e l'irritazione per l'orgoglio provato nei suoi confronti dalla gente incontrata; la giornata passata oltre le linee nemiche, in compagnia di un soldato francese che ha ucciso per sopravvivenza ma col quale deve convivere fino a sera; e le morti, le morti degli amici.
Un libro poetico e potente, che non vuole entrare nelle questioni della guerra ma racconta la vita di un soldato. Che è tedesco, ma poteva essere di ogni nazione: alla fine i soldati semplici sono tutti uguali, mandati a combattere e a morire da gente che decide a tavolino la vita o la morte di tutti loro, imbottiti di paroloni e sogni di gloria e poi abbandonati a sé stessi. Vittime sacrificali per le ambizioni altrui.
E' triste che una decina di anni dopo l'uscita di questo libro, che si chiede a che servano secoli di progresso umano se ancora si continua a fare la guerra mandando intere generazioni alla morte e alla perdizione, il tutto si sia riproposto su una scala ancora maggiore e più disumana.