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3.5 stelline ☆
Non gli si può dire niente, è coinvolgente questo libro: ti sembra davvero di stare in sella con Alex, e a bere birra calda nei bagni del suo liceo. Ma il finale mi ha lasciata un po' con l'amaro in bocca.
Non gli si può dire niente, è coinvolgente questo libro: ti sembra davvero di stare in sella con Alex, e a bere birra calda nei bagni del suo liceo. Ma il finale mi ha lasciata un po' con l'amaro in bocca.
emotional
inspiring
reflective
Un libro che a metà anni 90 era un must per la mia generazione. Ora posso dire di averlo letto e posso anche dire che potevo farne a meno. È la storia di un adolescente che ho trovato veramente arrogante, di quelli che dalle mie parti si chiamano convinti. È sicuramente un buon ritratto di quello che gli adolescenti di quel periodo usavano o vedevano o ascoltavano (i Red Hot Chili Peppers, le super-usate Doc Martins), mi son trovata spesso a pensare “Ah, vero, mamma mia le usavo anche io quelle”. Potrebbe anche essere usato come studio dello slang usato da alcuni liceali intorno al 1995... credo, perché certi termini non li ho mai usati, ma può darsi dipenda dalla diversa provenienza geografica. Raggiunge il due di gradimento, solo perché mi ha portato a spasso sulla Memory Lane
emotional
lighthearted
fast-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Complicated
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
Yes
Flaws of characters a main focus:
Yes
Le 5 stelle sono per la me 15enne che legge questo libro e trova per la prima volta un coetaneo che ascolta la sua stessa musica, ed è addirittura il protagonista, quale meraviglia! Chiaramente va letto tenendo bene in mente il contesto di riferimento: anno domini 1992, senza cellulari, senza internet, con la politica che si trovava per la prima volta ad affrontare un cambiamento che pareva epocale, con la mafia che si vedeva e si sentiva, e ammazzava gente per strada. Ma soprattutto, questo libro, per la prima volta dopo il lontanissimo "Porci con le ali", parlava di nuovo la lingua dei ragazzi. Rileggendolo mi sono accorta di aver assorbito e usato negli anni un sacco di espressioni lette in questo romanzo. Insomma, un bell'amarcord. Non sono del tutto convinta di voler leggere "Due", seguito appena pubblicato. Forse certe emozioni è bene lasciarle nel passato per ritrovarle inalterate.
Graphic: Suicide
emotional
inspiring
reflective
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
emotional
reflective
sad
medium-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
Yes
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes
Insomma, carino, tematica abbastanza comune( difficoltà di rientrare in un gruppo e più in generale nella società borghese ipocrita...) ma tratta in modo abbastanza originale. Il linguaggio è volutamente strano, ma non mi ha infastidito. Il narratore esterno che racconta la storia risulta più simpatico del protagonista, che d'altronde è un ragazzino scazzato, fastidioso ed infastidito, fragile come siamo stati tutti alla sua età. Leggerlo ora, ad anni dalla pubblicazione, avendo appena due anni più del protagonista, mi ha lasciato una sorta di disagio e tristezza per la costatazione del fatto che in realtà nulla è cambiato, l'assenza di riferimenti continua ancora oggi e credo che la condivisione di un paesaggio desolato mi abbia fatto empattizare con il protagonista.
Ho letto questo libro due volte e i pareri sono stati terribilmente discordanti: se la prima volta l'ho odiato e disprezzato, a distanza di qualche mese l'ho adorato.
Così ho deciso per un patteggiamento.
Sono ben conscia che non sia tutto questo capolavoro e che siano presenti elementi davvero irritanti, ma, se letto nel momento giusto, andando oltre certe cose, si può trovare piacevole, pur se un po' stucchevole e ripetitivo a volte.
La storia parla di questo ragazzo, Alex, piuttosto normale, che conosce meglio Aidi, divina puella che cerca di aiutarlo nella sua missione di uscire dal cerchio delle convenzioni di cui tutti fanno parte.
Con tutto il contorno di biciclettate solitarie sui colli bolognesi a cui la mitica Vespa fa un baffo e amici che, boh?, ci sono e non ci sono.
Non so in realtà cosa mi sia davvero piaciuto di questo romanzo, forse la poesia che potrebbe permearlo, ma se uno ci pensa bene bene, è tutta fuffa.
C'è una mescolanza di parole aulicheggianti e colloquiali del grado più basso, linguaggio da sms e da ragazzetti, che rende la lettura surreale, forse proprio per far provare al lettore un senso di ampatia: chi mai non ha avuto una storia che parte e non parte, con il senso della fine a due passi?
Perchè capisco Adelaide (già il nome non è il massimo, il nomignolo è ancora peggio) nel non volere una relazione fissa prima di partire per un anno in America, ma tanto vale a questo punto tagliare i contatti del tutto, perchè scommetto che quando si sono rivisti non hanno più provato lo stesso.
E' un sentimento assoluto, quello che provano, o un viaggione mentale, ma non fa differenza: nella realtà mai ha spazio qualcosa del genere, basta vedere Otello e il suo amore incredibile per Desdemona.
E' un libro che anticipa gli Young Adults e tutti i "Tre metri sopra il cielo" del caso, ha un'originalità piuttosto fresca, ma lascia indifferenti se un po' cinici e cresciuti.
Così ho deciso per un patteggiamento.
Sono ben conscia che non sia tutto questo capolavoro e che siano presenti elementi davvero irritanti, ma, se letto nel momento giusto, andando oltre certe cose, si può trovare piacevole, pur se un po' stucchevole e ripetitivo a volte.
La storia parla di questo ragazzo, Alex, piuttosto normale, che conosce meglio Aidi, divina puella che cerca di aiutarlo nella sua missione di uscire dal cerchio delle convenzioni di cui tutti fanno parte.
Con tutto il contorno di biciclettate solitarie sui colli bolognesi a cui la mitica Vespa fa un baffo e amici che, boh?, ci sono e non ci sono.
Non so in realtà cosa mi sia davvero piaciuto di questo romanzo, forse la poesia che potrebbe permearlo, ma se uno ci pensa bene bene, è tutta fuffa.
C'è una mescolanza di parole aulicheggianti e colloquiali del grado più basso, linguaggio da sms e da ragazzetti, che rende la lettura surreale, forse proprio per far provare al lettore un senso di ampatia: chi mai non ha avuto una storia che parte e non parte, con il senso della fine a due passi?
Perchè capisco Adelaide (già il nome non è il massimo, il nomignolo è ancora peggio) nel non volere una relazione fissa prima di partire per un anno in America, ma tanto vale a questo punto tagliare i contatti del tutto, perchè scommetto che quando si sono rivisti non hanno più provato lo stesso.
E' un sentimento assoluto, quello che provano, o un viaggione mentale, ma non fa differenza: nella realtà mai ha spazio qualcosa del genere, basta vedere Otello e il suo amore incredibile per Desdemona.
E' un libro che anticipa gli Young Adults e tutti i "Tre metri sopra il cielo" del caso, ha un'originalità piuttosto fresca, ma lascia indifferenti se un po' cinici e cresciuti.
reflective
sad
fast-paced
Plot or Character Driven:
Character
Strong character development:
No
Loveable characters:
Yes
Diverse cast of characters:
No
Flaws of characters a main focus:
Yes