Reviews tagging 'Police brutality'

Reading Lolita in Tehran: A Memoir in Books by Azar Nafisi

6 reviews

_christinadevin's review against another edition

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emotional informative reflective sad slow-paced

4.0

Very interesting insight into her life in Tehran. I studied this for my English Literature degree, so we also talked about how her perspective is rather privileged and not entirely representative, but it was still insightful and I enjoyed her writing style. 

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chiara_dose's review against another edition

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informative reflective sad slow-paced

3.5


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seanamcphie's review

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challenging informative reflective sad slow-paced

4.75


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culown's review against another edition

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4.5


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jmcordero's review against another edition

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challenging informative reflective slow-paced

4.0


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elenali's review against another edition

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reflective relaxing sad slow-paced

3.0

La riuscita di un memoir dipende dalla voce di chi lo scrive e da quanto chi legge apprezzi quella voce. Nafisi dipinge con le parole l'Iran tra gli anni 70 e la fine del secondo millennio. È un quadro sicuramente soggettivo, con un io estremamente presente, ma anche estremamente variegato, complesso, gentile anche nei suoi passaggi più duri. Parte dal seminario con le studentesse tenuto nel suo ultimo periodo iraniano, per poi viaggiare nel tempo e attraverso i suoi personaggi racconta di una vita stravolta da una rivoluzione che si pensava avrebbe dato più diritti, non meno.
Tra tutti i personaggi, inevitabilmente, mi è rimasta impressa Nassrin, giovanissima al suo primo incontro con la professoressa, aveva sempre portato il velo, era sempre stata una sua scelta eppure questa scelta le viene quasi portata via quando il velo viene imposto a tutte le donne. Il passaggio da una scelta di fede a un'opposizione di stato che non danneggia solo chi non avrebbe compiuto quella scelta, ma anche chi l'avrebbe fatta.

Avendo ascoltato l'audiolibro, vorrei procurarmi una copia cartacea per riprendere e riflettere su alcuni passaggi e personaggi. Particolarmente, si parla a lungo di letteratura e del potere delle parole e della libertà di circolazione e riflessione sui testi; ma anche, il rapporto tra una sinistra rivoluzionaria che portava degli slogan poi utilizzati dai fondamentalisti per imporre le loro leggi. Mi manca però la conoscenza storica della faccenda, che tuttavia quest'opera invoglia ad approfondire. E cosa c'è di meglio di un libro che ti spinge a leggerne altri?

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