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emotional
hopeful
inspiring
lighthearted
reflective
relaxing
slow-paced
Loveable characters:
Yes
E' un romanzo dalla scrittura leggera, intenso di emozioni e di sapori in ogni sua pagina.
Quasi voglia essere una critica alla società industrializzata, superficiale, poco attenta alla qualità della vita, al rapporto con l'ambiente e alla cura interiore, nel romanzo colpiscono la passione e la volontà della protagonista nel preparare (con materie di prima qualità, biologiche) i piatti, nello scegliere ogni singolo ingrediente, l'attenzione verso il cliente.
Dopotutto il cibo è il sostentamento del corpo e dell'anima soprattutto se viene cucinato con passione e amore da qualcuno al di fuori di se stesso
Non mi sento, però, di dare un giudizio superiore al 3: la trama cade un po' in disgrazia nelle ultime 20 pagine, proprio quando si cerca di spiegare e di approfondire, alla velocità della luce, il rapporto tra madre-figlia. Gli avvenimenti finali non sono descritti con profondità, parte la cruenta uccisione del maialino (non voglio fare spoiler), che mi ha alquanto tormentata.
Quasi voglia essere una critica alla società industrializzata, superficiale, poco attenta alla qualità della vita, al rapporto con l'ambiente e alla cura interiore, nel romanzo colpiscono la passione e la volontà della protagonista nel preparare (con materie di prima qualità, biologiche) i piatti, nello scegliere ogni singolo ingrediente, l'attenzione verso il cliente.
Dopotutto il cibo è il sostentamento del corpo e dell'anima soprattutto se viene cucinato con passione e amore da qualcuno al di fuori di se stesso
Non mi sento, però, di dare un giudizio superiore al 3: la trama cade un po' in disgrazia nelle ultime 20 pagine, proprio quando si cerca di spiegare e di approfondire, alla velocità della luce, il rapporto tra madre-figlia. Gli avvenimenti finali non sono descritti con profondità, parte la cruenta uccisione del maialino (non voglio fare spoiler), che mi ha alquanto tormentata.
La nostra protagonista è Ringo, una giovane donna che dopo una grande delusione d'amore perde l'uso della parola. Non avendo più un posto in cui vivere decide di tornare a casa della madre con la quale non ha mai avuto un buon rapporto e dalla quale è scappata.
La sua più grande passione è la cucina e insieme all'aiuto di Kuma-san riesce a realizzare il sogno di aprire un piccolo ristorantino molto particolare, il Lumachino. In questo ristorante infatti Ringo ospita un solo cliente alla volta.
Sin dal principio traspare l'enorme passione che mette nello scegliere e preparare ogni singolo ingrediente e piatto. Percepiamo la gioia immensa che la pervade ogni qualvolta si ritrova nel suo regno. Questo è un viaggio tra i profumi, le spezie, le tradizioni, i piatti e l'amore per il proprio mestiere. La gente arriva quasi a pensare che il suo locale abbia qualcosa di magico.
Il romanzo è molto introspettivo anche per il fatto che essendo che la nostra protagonista, come detto prima, non parla ci sono pochi dialoghi, molto spesso ci ritroviamo tra i suoi pensieri e scopriamo il suo passato, come è nata la sua passione grazie alla nonna e dove prende ispirazione per i suoi piatti che non sono solo i tipici del luogo.
Una protagonista speciale, un luogo magico e una grande passione sono gli elementi che troverete in questa storia. Bisogna saper vedere dietro ogni piccolo gesto. Anche questa volta torna l'importanza che i Giapponesi danno ad ogni singola cosa, anche la più piccola, e che noi spesso diamo per scontata, l'onorare qualcosa che ai nostri occhi sembra insignificante.
L'autrice è riuscita a creare un luogo magico e di rinascita dove l'amore che Ringo mette in ogni singolo gesto che compie nella piccola cucina, quando i suoi piatti vengono poi mangiati, passa ai suoi commensali. Anche un solo piccolo atto d'amore riesce a farli sentire rigenerati.
Lo stile è particolare e ricorda quello dei suoi colleghi nipponici, una lettura da gustare lentamente assaporando ogni singola sfumatura proprio come se anche noi fossimo seduti al Lumachino.
Un finale di rinascita e riconciliazione ma con un grande MA per me. In poche pagine l'autrice è riuscita a distruggere la magia che era andata a crearsi, con un evento che mi ha scioccata e disgustata per la semplicità con cui la protagonista riesca a fare questo gesto e tutto ciò che ne consegue e a descrivercelo nei minimi dettagli, la cosa ad un certo punto diventa anche un tantino inquietate. Sarò anche una sentimentale ma questa cosa non sono proprio riuscita a digerirla ed ha condizionato parecchio il mio giudizio finale che fino a quel momento era più che positivo.
La sua più grande passione è la cucina e insieme all'aiuto di Kuma-san riesce a realizzare il sogno di aprire un piccolo ristorantino molto particolare, il Lumachino. In questo ristorante infatti Ringo ospita un solo cliente alla volta.
Sin dal principio traspare l'enorme passione che mette nello scegliere e preparare ogni singolo ingrediente e piatto. Percepiamo la gioia immensa che la pervade ogni qualvolta si ritrova nel suo regno. Questo è un viaggio tra i profumi, le spezie, le tradizioni, i piatti e l'amore per il proprio mestiere. La gente arriva quasi a pensare che il suo locale abbia qualcosa di magico.
Il romanzo è molto introspettivo anche per il fatto che essendo che la nostra protagonista, come detto prima, non parla ci sono pochi dialoghi, molto spesso ci ritroviamo tra i suoi pensieri e scopriamo il suo passato, come è nata la sua passione grazie alla nonna e dove prende ispirazione per i suoi piatti che non sono solo i tipici del luogo.
Una protagonista speciale, un luogo magico e una grande passione sono gli elementi che troverete in questa storia. Bisogna saper vedere dietro ogni piccolo gesto. Anche questa volta torna l'importanza che i Giapponesi danno ad ogni singola cosa, anche la più piccola, e che noi spesso diamo per scontata, l'onorare qualcosa che ai nostri occhi sembra insignificante.
L'autrice è riuscita a creare un luogo magico e di rinascita dove l'amore che Ringo mette in ogni singolo gesto che compie nella piccola cucina, quando i suoi piatti vengono poi mangiati, passa ai suoi commensali. Anche un solo piccolo atto d'amore riesce a farli sentire rigenerati.
Lo stile è particolare e ricorda quello dei suoi colleghi nipponici, una lettura da gustare lentamente assaporando ogni singola sfumatura proprio come se anche noi fossimo seduti al Lumachino.
Un finale di rinascita e riconciliazione ma con un grande MA per me. In poche pagine l'autrice è riuscita a distruggere la magia che era andata a crearsi, con un evento che mi ha scioccata e disgustata per la semplicità con cui la protagonista riesca a fare questo gesto e tutto ciò che ne consegue e a descrivercelo nei minimi dettagli, la cosa ad un certo punto diventa anche un tantino inquietate. Sarò anche una sentimentale ma questa cosa non sono proprio riuscita a digerirla ed ha condizionato parecchio il mio giudizio finale che fino a quel momento era più che positivo.
3.5 Una storia molto carina di cui ho apprezzato soprattutto la cucina, dalla preparazione e descrizione dei piatti alla filosofia dietro. La trama però non mi ha convinta al 100%, alcune cose mi han fatto storcere il naso per la superficialità o perché gli eventi raccontati ai miei occhi non erano vicini a una possibile realtà. Non ho sempre colto quell'autenticità che invece traspare nella cucina e nel prendersi cura di se stessi e degli altri tramite essa.
One of the side effects of participating in Weekend Cooking is that as soon as I see a book that may be just a little bit food related I instantly look at it to think if it may be a potential Weekend Cooking post. As soon as I saw the title of this particular book, I KNEW it would be! And it is such a delightful read whether you are reading it specifically for that purpose or not!
The Restaurant of Love Regained opens when Rinko comes home to find that her Indian boyfriend has not only dumped her but that he has completely cleaned out the whole apartment. Gone are the furnishings, electronics, pots and pans and the other possessions that accumulate so easily. The only thing left behind was a special container given to Rinko by her grandmother. She feels she has no choice but to return home to the small village where her mother still lives. Rinko’s relationship with her mother was, and still is, very difficult so for Rinko this is a step of desperation. Rinko has always had issues with her mother’s lifestyle, particularly her role as mistress to the local gangster boss, so she tries to stay as distant as possible which is not easy given how small the house and village is.
To find out more head to
http://www.theintrepidreader.com/2012/09/restaurant-of-love-regained-by-ito-ogawa.html
The Restaurant of Love Regained opens when Rinko comes home to find that her Indian boyfriend has not only dumped her but that he has completely cleaned out the whole apartment. Gone are the furnishings, electronics, pots and pans and the other possessions that accumulate so easily. The only thing left behind was a special container given to Rinko by her grandmother. She feels she has no choice but to return home to the small village where her mother still lives. Rinko’s relationship with her mother was, and still is, very difficult so for Rinko this is a step of desperation. Rinko has always had issues with her mother’s lifestyle, particularly her role as mistress to the local gangster boss, so she tries to stay as distant as possible which is not easy given how small the house and village is.
To find out more head to
http://www.theintrepidreader.com/2012/09/restaurant-of-love-regained-by-ito-ogawa.html
Quando si prepara da mangiare, bisogna pensare qualcosa di bello e stare davanti ai fornelli con gioia e serenità.
3 stelline e mezzo più che meritate!
I will never recommend it enough. Ogawa Ito is such a good author. This is one of my all-time favourite books.
The story is just beautiful, the characters are very well constructed. Everything, from the beginning to the very end, is just perfect. I can't express how much I love this book.
The story is just beautiful, the characters are very well constructed. Everything, from the beginning to the very end, is just perfect. I can't express how much I love this book.
Δείτε και την κριτική στα Ελληνικά στις βιβλιοαλχημείες.
Returning home from work (Turkish Restaurant), Rinko finds her apartment totally empty, no furniture, no appliances, no nothing.
Her only other choice is to go back to her village and her mum, who she hasn't seen in 10 years.
There she will decide to open a special restaurant that serves only one table per day. The customers are persons who want to reconciliate, persons in love who want someone else to bring them together, and more.
And so the restaurant of love regained is established having the name "The Snail". Probably for its slow and dedicated pace in preparing foods.
The blurb in the back says it is for fans of [b:Like Water for Chocolate|6327687|Like Water for Chocolate|Laura Esquivel|https://i.gr-assets.com/images/S/compressed.photo.goodreads.com/books/1328308349l/6327687._SX50_.jpg|1172473] by Mexican author Laura Esquivel, which I read two months before this one. And this was the 2nd reason I bought this book at a book bazaar.
The first is well-known. My reading the world project. So when I saw Japanese book I took it.
This was the first book I read in March and the last I started and finished before the arrival of the virus in Cyprus. A strange month. Quarantine, seclusion, praying, flagellation. I'm kidding. Only the first two are valid.
Strange month also in terms of readings too.
With this book as an exception plus my last book from March: [b:Shutter Island|21686|Shutter Island|Dennis Lehane|https://i.gr-assets.com/images/S/compressed.photo.goodreads.com/books/1329269081l/21686._SY75_.jpg|1234227], all the rest were lukewarm disappointments.
They had a slow pace and their themes were not my favourite.
This is the side-effect of blindly buying books from all over the world with the only criterion being the country of origin: Japan, Jordan, Malaysia.
But, they weren't back books. They were pretty slow and I was utterly bored and wanted them to end, in contrast with this book which I found cute, weird, a bit saccharine, but nevertheless with a good pace that didn't bore me. Digestible. You have a nice time and then you move on.
An enjoyable book about food, relationships, and love. I was inspired by the respect each ingredient was given. The storyline was different than I was expecting, being less about the restaurant and more about Rinko in general, but I enjoyed the journey. Very sad ending.