3.72 AVERAGE


Volgersi indietro per non andare avanti mai

"Avevo tredici anni e non sapevo quanto si è piccole a tredici anni, quanto si creda di essere grandi; le fiabe cadute alle spalle non ti avvisano, non ti consegnano strumenti in eredità: quali sono le avvisaglie che un regno sta per finire?"

"Gli oggetti non sono affidabili, i ricordi non esistono, esistono solo le ossessioni. Le usiamo per tenere la crepa aperta e ci raccontiamo che la memoria è importante, che noi soltanto ne siamo i guardiani. Teniamo la ferita larga perché ci stiano dentro i nostri mali, i nostri timori, stiamo attenti che sia profonda abbastanza da contenere il nostro dolore, guai a lasciarlo vagare.
Esistono solo le ossessioni, e intanto il tempo le ha rese più vere di noi."


Un paio di giorni fa sono venuto a sapere dell'accesso di Nadia Terranova alla cinquina finale del Premio Strega 2019.
Nel corso della lettura ho sperato che il premio non andasse a questo romanzo - sono sincero, inutile girarci attorno - perché il progredire delle pagine non dissipava una dissonanza tra la scrittrice e il me lettore.
Sgombriamo immediatamente il campo dall'amletico dubbio: Nadia Terranova ha una prosa raffinata e scorrevole; sa essere persino spietata al momento giusto, senza per questo precludersi momenti di buona e sincera introspezione.
Forse la frattura si viene a creare dalla distanza siderale tra la scrittura armoniosa e il tema dell'abbandono, rielaborato attraverso l'esplorazione di una casa sulle cui stanze, oggetti e arredamento grava la figura paterna (né morta né viva, ma ubiquitaria nel suo sottrarsi alla sfera privata della protagonista).
Lo schema narrativo si adagia su una pletora di stilemi piuttosto collaudata - trauma mai risolto, ritorno a casa, incomunicabilità tra sopravvissuti, ulteriore trauma - e mostra il fianco ad artificiosità necessarie a compattare la vicenda, come i silenzi costretti tra madre e figlia o lo stesso lutto finale, il cui percorso a priori è invero piuttosto frettoloso e volto solamente a far da "ponte" alle pagine finali.
Una scrittura di questo tipo meritava di essere incanalata in un tessuto narrativo più efficace.
Porgo, in ogni caso, i migliori auguri all'autrice per la carriera.
emotional reflective sad slow-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Yes
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: N/A
Flaws of characters a main focus: Complicated

I fantasmi sono quelli che ossessionano la protagonista, dei quali non si riesce a liberare - o meglio, il fantasma è uno solo, quello del padre, sparito quando la protagonista aveva 13 anni. Il padre che soffre di depressione, si sente il senso di impotenza della moglie e di Ida, la figlia. Questa è la storia di un trauma, di ciò che comporta non riuscire a superarlo - come ciò possa anche inasprire dei rapporti, tra madre e figlia, tra amiche... e anche come possa influenzare tutte le relazioni future. Non è un libro leggero, questo è poco ma sicuro, per i temi affrontati. La scrittura è più che buona. Forse il finale non mi ha convinta al 100% ma è sicuramente una lettura che consiglio.
challenging emotional reflective slow-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: No
Loveable characters: Yes
Diverse cast of characters: Yes
Flaws of characters a main focus: Yes

Back and forth on this. There are astonishingly good lines. It is dragging and dramatic but true to life. 

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(3.5) I’m having a hard time figuring out how I feel about this book to be honest, Nadia Terranova does a great job at demonstrating what trauma does to people if it’s ignored and pushed away. I felt very stuck while reading this and I kind of just wanted it to end, I know much of that was intended but still. It also read a bit choppy and I felt like there were some things that just got lost in the translation but I know this is at no fault of the author. Overall, I’m glad I read this but I’m also happy to be done with it, if that makes sense.

It meandered a lot, but ended well. It also made me want to visit Messina.
challenging dark sad slow-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: No
Loveable characters: Complicated
Flaws of characters a main focus: Yes
emotional inspiring reflective sad medium-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Yes
Loveable characters: Yes
Diverse cast of characters: Complicated
Flaws of characters a main focus: Yes
emotional sad slow-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Yes
Loveable characters: N/A
Diverse cast of characters: N/A
Flaws of characters a main focus: Complicated
dark emotional reflective sad tense medium-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: Yes
Loveable characters: Complicated
Diverse cast of characters: No
Flaws of characters a main focus: Yes