451 reviews for:

The Lost Gate

Orson Scott Card

3.64 AVERAGE


Liked it - a little confusing at times, but will read the next in the series

Welp, this will join the very small pile of books I put down before finishing. Enjoy your company ayn rand!

The protagonist was annoying and shallow, the writing was terrible and despite it being a quick read I just cannot be bothered to endure another page of this crap.

Si tratta di uno Young Adult, e come avevo già accennato la storia si inserisce nel filone dei vari Harry Potter ma anche Percy Jackson.
Harry Potter in quanto capostipite delle moderne saghe ya paranormali, con elementi noti e arcinoti come il ragazzino protagonista con parenti illustri e potenti, emarginato fin dalla nascita finché non si scopre che in realtà è la persona più potente che ci sia (per tipo e qualità di potere) e che solo lui potrà compiere una ben determinata impresa.
Percy Jackson, per quanto non lo abbia mai letto, l’ho inserito nel minestrone perché la saga tira in ballo le varie divinità, e qui compaiono tutte le possibili divinità, insieme a qualcunque manifestazione soprannaturale mai registrata nei libri e nelle leggende umani.

Scopriamo infatti che tutti gli Déi esistono, o almeno esistevano.
Si trattava di Famiglie di maghi provenienti da un altro mondo, Westil. Erano arrivati tramite dei Portali creati da un tipo particolare di maghi, i Padri di Portali, i Maghi dei Portali, e il passaggio attraverso questi varchi aumentava enormemente i poteri di chiunque compisse la traversata. Sia che si trattasse di un mago, che diventava così quasi divino, sia che si trattasse di un umano, che diventava una sorta di supersoldato.

Ogni Famiglia si era scelta un posto dove vivere e aveva favorito qualche nazione, appoggiandola in guerra e usandola per muovere guerra alle altre famiglie.
Danny North, il protagonista, è membro della famiglia che definiremmo Asgardiana.
Suo padre è l’attuale Odino, il capo della Famiglia, arrivato a questa posizione grazie alla sua affinità con i metalli che gli ha consentito di far funzionare le macchine senza frizione e senza olii, aumentando la produttività. Sua mamma è una maga della luce che ha imparato a rendere praticamente invisibili gli oggetti o le persone. Sono i maghi più potenti della famiglia.
Ben poca cosa rispetto al passato, quando erano gli Dèi del mito.
Cosa è successo? E’ successo Loki.

Loki era un Mago dei Portali, e come tutti i Maghi dei Portali era noto per le sue truffe e i suoi scherzi. Fino a quando non ha elaborato lo scherzo definitivo: ha chiuso tutti i Portali, togliendo i poteri agli altri maghi come lui e rinchiudendo tutte le Famiglie sulla Terra, senza più la possibilità di aumentare i propri poteri.
Ovviamente le altre Famiglie hanno attaccato per secoli i North, fino a quando non si sono convinti che non era un loro piano per privarli dei poteri, i North stessi erano come loro se non ridotti peggio.
E da allora, è stato proibito a tutti di avere dei maghi dei Portali, per paura che una Famiglia si avvantaggiasse rispetto alle altre. La proibizione sopratutto vale nei confronti dei North, causa di tutti i mali.

Ma Danny è un mago di questo tipo. Nessuno lo sa, almeno nessuno che lo dica apertamente, e lui stesso lo scopre solo all’inizio del libro, dopo anni passati pensando di non avere alcun potere.

Quando lo scopre ovviamente fugge, e da lì comincia il libro vero e proprio.
La sopravvivenza per le strade, senza soldi, documenti o conoscenze di come funzioni realmente la vita dei comuni umani.
I furti.
La scoperta degli Orfani, gli eredi dei semidéi, con tracce di sangue di Westil nelle loro vene, ritenuti finti maghi di classe inferiore dalle Famiglie ma ugualmente maghi e in grado di dire la loro in questo momento.
E il Ladro di Portali, un’entità che toglie la magia ai Maghi dei Portali quando provano a fare un Grande Portale per riaprire i varchi tra Westil e la Terra. Il motivo per cui non sono mai stati riaperti nei secoli.

E Danny intanto cercherà di imparare a usare i suoi poteri, senza che qualcuno lo possa aiutare dato che nessuno sa come funzioni la sua magia.
Almeno fino a quando non compariranno due aiutanti, due ragazze in grado una di aprire i suoi portali, l’altra di chiuderli.

Diciamo che dopo l’inizio che sapeva enormemente di già visto, la storia ingrana e rimane abbastanza originale. Mi è piaciuta tantissimo l’ingenuità e la stupidità tipica di un tredicenne che Danny dimostra, pur essendo sveglio e intelligente. Molto, molto realistico.
L’unica cosa che non mi è piaciuta molto è stata la rapidità del finale, da quando arriva la seconda ragazza.

In contemporanea alla storia di Danny abbiamo però un secondo filone narrativo, ambientato in Westil.
Il filone di Wad, un ragazzo taciturno e misterioso rimasto per chissà quanto prigioniero di un albero. Un ragazzo in grado di creare Portali, che vive come una sguattero nel castello di Iceway, spiando tutti, sapendo tutto. Un ragazzo vittima delle voci nella propria testa, pieno di ricordi risalenti a molto tempo prima.
Un ragazzo che diventerà molto intimo con la regina, fino a rimanere invischiato in cospirazioni e giochi di potere.
Un ragazzo che è ovvio praticamente da subito chi sia in realtà.

Alla fine, malgrado questa ovvietà, anche la storia in Westil è piacevole.
E devo ammettere che l’identità del Ladro mi ha sorpreso, dato che è stata gestita con buona maestria.
Mentre l’identità del villain della saga era abbastanza prevedibile, così come in una certa misura si poteva intuire che la chiusura dei portali non poteva essere stata fatta da Loki per un semplice scherzo né per brama di potere.

Nel complesso un libro ben riuscito, che pecca solo all’inizio in già visto e in alcuni punti di troppa ovvietà.
Carino alla fine del libro il commento dell’autore, che spiega la storia del sistema di magia utilizzato. Un sistema realizzato nel ’77 e poi mai utilizzato dato che gli mancava la storia, per quanto ci fosse già la mappa.
Così come l’origine del personaggio di Wad.
Molto carino.

Penso prenderò il secondo libro della saga.

Looking forward to the next one!

Similar to his Pathfinder book. I admit that the "earthiness" that Card strives for in his books sapped my otherwise enjoyment of the book. I can say without adding a spoiler tag that there is a scene where a married woman gets very close to molesting a 13 year old boy. Nope, no spoiler tag, because it has absolutely nothing at all to do with the plot. As well as several other off-putting (ie dirty) references. If you don't mind a little graphic violence, references to sheep raping, etc, then you will probably enjoy this book more than I did.
adventurous lighthearted mysterious medium-paced
Plot or Character Driven: Character
Strong character development: No
Loveable characters: Yes
Diverse cast of characters: No
Flaws of characters a main focus: Yes

This book is boring. I understand this is a well-known sci-fi and fantasy author, but I couldn't summon enough interest to write a full review.
1/5. Do not recommend.

The Lost Gate was my first experience with Orson Scott Card's fantasy writing. I didn't enjoy it as much as his Science Fiction universes - but I still found it a fun read and will probably keep an eye out for the next book when it comes out.

What I didn't know before I read The Lost Gate was that Mithermages is loosely based on mythology. I say loosely because I felt like they mythological references were a bit superfluous. Basically, the mithermages are from the world of Westil and their different families more-or-less inspire the mythologies of Earth. I felt that it was a very vague connection and I almost feel like it took away some of the originality of the book - I think the same universe could have been created without the use of Earth's Mythologies.

Danny's story runs concurrently with the story of Wad, a kitchen boy back on Westil. His story is more medieval fantasy while Danny's is more contemporary fantasy. He's also a more interesting and complex hero. These two stories were drastically different. While Danny's story felt more coming-of-age and young adult, Wad's story was darker and more mature - this difference made it a bit odd when going back and forth between the two stories.

This had such a great magic system; especially great was the fact that the author tied it into actual mythologies of the ancient world

I found the second half of this book really enjoyable. but I'm trying to decide if I like it enough to read the next one in the series. But this was good.