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A review by stephthepanda
Corrupt by Penelope Douglas
4.0
4 / 5
E' il mio secondo approccio ad un dark romance e ne sono rimasta entusiasta.
Ho apprezzato molto lo stile di scrittura della scrittrice, il ritmo incalzante, le ottime descrizioni sia di ciò che avviene intorno ai protagonisti, che quello che avviene al loro interno (per quanto i POV presentati in questo primo libro della serie, siano solo quelli di: Rika e Michael).
L'alternarsi dei flashback con il presente, rende determinate scelte di trama, azzeccate e coerenti.
Oltre che dà un velo di mistero, che è stato motore per la mia curiosità.
Ogni qualvolta che c'era un flashback, non ne ero scocciata, bensì intrigata!
Avevo bisogno di capire!
Come fosse nato il tutto, il perché del "Patatrack" tra i nostri protagonisti ecc..
E nel momento in cui si viene a scoprire, come una valanga vieni trascinato nelle vicende del libro (ritrovandoti a finirlo tutto d'un fiato con il cuore a mille per le montagne russe appena lette/vissute).
E' un libro che ha decisamente dello spicy, soprattutto per le scene che ci vengono raccontate nel capitolo 15 e nel capitolo 16, forse non facilmente digeribili per chi è più sensibile.
Perché? Perché viene descritto un roleplaying hot del tipo cnc (consent non consent per intenderci) e la scrittrice è stata veramente brava nel rimanere in quel (pericoloso) equilibrio.
E' come se, mi fossi trovata lì, insieme a Rika.
Non vi nego infatti, che per un momento ho avuto paura la situazione degenerasse e mandasse tutto
a rotoli, perché mi rendo conto che non è facile; ma così non è stato... Quindi CHAPEU.
In certi momenti Rika, mi ha dato un po' le vibes della protagonista del film: "finché morte non ci separi".
Una ragazza impaurita, forse ingenua (a causa dell'amore che quest'ultima prova), ma stanca di dover aspettare che gli altri la salvino, perché l'unica che può farlo: è lei stessa .
A quel punto, non avendo più nulla da perdere, l'unica cosa che si può fare è giocare (gioco che le è stato inconsapevolmente insegnato dai nostri cavalieri).
Quindi per quanto in certi momenti le scelte della protagonista, possano sembrare forzate, nell'insieme funzionano ed ammetto che questo atteggiamento mi è piaciuto (un po' alla Katniss, se posso permettermi).
Se devo pensare a qualcosa di negativo, ci sono un paio di cose che secondo me sono leggermente sviluppate "male" e sono:
- La questione in merito ad una delle rivelazioni che abbiamo nel momento in cui il grande nodo inizia a scogliersi:
Sappiamo, tramite un pov di Rika che lei "si sente un po' in colpa per Kai, ma non si sente per nulla in colpa per Damon e Will", però in base a ciò che scopriamo, non solo non vedo perché sentirsi colpevoli, ma per di più non capisco perché escludere Kai dal duo incriminato (e personalmente Kai mi intrippa tantissimo come personaggio), o includere Will nella condanna totale che Rika riserva a Damon, il vero "disturbato" del gruppo ,il quale spesso risulta essere volgare e un po' instabile, non a caso è "temuto" dal resto del gruppo (scopriamo infatti, verso la fine, avere un passato particolare ).
- Il "perdono"/ tranquillità con cui, dopo ciò che ha vissuto (anche questa scena è molto forte), accetta non solo la festa che viene organizzata (del tipo: WTF), ma anche l'atteggiamento un po' infantile di Michael (che poi me lo faccio andare bene lo stesso, perché diciamo che è contestualizzato il perché del mancato "no", ma ecco, fa storcere un po' il naso).
Ho apprezzato molto, oltre alla scena del capitolo 15/16 e la scena della "sauna" (peperoncini ne abbiamo?), anche i flashback correlati alla "Devil's Night" i quali, avevano un calore all'interno, un senso di appartenenza che spesso mi hanno fatta sorridere ed infine la "rivelazione" finale/flashback dell'epilogo dal punto di vista di Michael, di cui finalmente ne vediamo un lato tenero (durante la storia, infatti, emergono principalmente il lato perverso, vendicativo, rabbioso e impaurito).
E' il mio secondo approccio ad un dark romance e ne sono rimasta entusiasta.
Ho apprezzato molto lo stile di scrittura della scrittrice, il ritmo incalzante, le ottime descrizioni sia di ciò che avviene intorno ai protagonisti, che quello che avviene al loro interno (per quanto i POV presentati in questo primo libro della serie, siano solo quelli di: Rika e Michael).
L'alternarsi dei flashback con il presente, rende determinate scelte di trama, azzeccate e coerenti.
Oltre che dà un velo di mistero, che è stato motore per la mia curiosità.
Ogni qualvolta che c'era un flashback, non ne ero scocciata, bensì intrigata!
Avevo bisogno di capire!
Come fosse nato il tutto, il perché del "Patatrack" tra i nostri protagonisti ecc..
E nel momento in cui si viene a scoprire, come una valanga vieni trascinato nelle vicende del libro (ritrovandoti a finirlo tutto d'un fiato con il cuore a mille per le montagne russe appena lette/vissute).
E' un libro che ha decisamente dello spicy, soprattutto per le scene che ci vengono raccontate nel capitolo 15 e nel capitolo 16, forse non facilmente digeribili per chi è più sensibile.
Perché? Perché viene descritto un roleplaying hot del tipo cnc (consent non consent per intenderci) e la scrittrice è stata veramente brava nel rimanere in quel (pericoloso) equilibrio.
E' come se, mi fossi trovata lì, insieme a Rika.
Non vi nego infatti, che per un momento ho avuto paura la situazione degenerasse e mandasse tutto
a rotoli, perché mi rendo conto che non è facile; ma così non è stato... Quindi CHAPEU.
In certi momenti Rika, mi ha dato un po' le vibes della protagonista del film: "finché morte non ci separi".
Una ragazza impaurita, forse ingenua (a causa dell'amore che quest'ultima prova), ma stanca di dover aspettare che gli altri la salvino, perché l'unica che può farlo: è lei stessa .
A quel punto, non avendo più nulla da perdere, l'unica cosa che si può fare è giocare (gioco che le è stato inconsapevolmente insegnato dai nostri cavalieri).
Quindi per quanto in certi momenti le scelte della protagonista, possano sembrare forzate, nell'insieme funzionano ed ammetto che questo atteggiamento mi è piaciuto (un po' alla Katniss, se posso permettermi).
Se devo pensare a qualcosa di negativo, ci sono un paio di cose che secondo me sono leggermente sviluppate "male" e sono:
- La questione in merito ad una delle rivelazioni che abbiamo nel momento in cui il grande nodo inizia a scogliersi:
Sappiamo, tramite un pov di Rika che lei "si sente un po' in colpa per Kai, ma non si sente per nulla in colpa per Damon e Will", però in base a ciò che scopriamo, non solo non vedo perché sentirsi colpevoli, ma per di più non capisco perché escludere Kai dal duo incriminato (e personalmente Kai mi intrippa tantissimo come personaggio), o includere Will nella condanna totale che Rika riserva a Damon, il vero "disturbato" del gruppo ,il quale spesso risulta essere volgare e un po' instabile, non a caso è "temuto" dal resto del gruppo (scopriamo infatti, verso la fine, avere un passato particolare ).
- Il "perdono"/ tranquillità con cui, dopo ciò che ha vissuto (anche questa scena è molto forte), accetta non solo la festa che viene organizzata (del tipo: WTF), ma anche l'atteggiamento un po' infantile di Michael (che poi me lo faccio andare bene lo stesso, perché diciamo che è contestualizzato il perché del mancato "no", ma ecco, fa storcere un po' il naso).
Ho apprezzato molto, oltre alla scena del capitolo 15/16 e la scena della "sauna" (peperoncini ne abbiamo?), anche i flashback correlati alla "Devil's Night" i quali, avevano un calore all'interno, un senso di appartenenza che spesso mi hanno fatta sorridere ed infine la "rivelazione" finale/flashback dell'epilogo dal punto di vista di Michael, di cui finalmente ne vediamo un lato tenero (durante la storia, infatti, emergono principalmente il lato perverso, vendicativo, rabbioso e impaurito).